Villa Santina

comune italiano

Villa Santina (Vile di Cjargne in friulano standard, Vile nella variante locale[5]) è un comune italiano di 2 135 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Villa Santina
comune
(IT) Villa Santina
(FUR) Vile di Cjargne[1]
Villa Santina – Stemma
Villa Santina – Bandiera
Villa Santina – Veduta
Villa Santina – Veduta
Invillino e Villa Santina dal Col Santino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoDomenico Giatti (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate46°24′50.75″N 12°55′14.69″E
Altitudine363 m s.l.m.
Superficie12,99 km²
Abitanti2 135[2] (31-5-2022)
Densità164,36 ab./km²
FrazioniInvillino
Comuni confinantiEnemonzo, Lauco, Raveo, Tolmezzo, Verzegnis
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33029
Prefisso0433
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030133
Cod. catastaleL909
TargaUD
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona F, 3 109 GG[4]
Nome abitantivillots o villosi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villa Santina
Villa Santina
Villa Santina – Mappa
Villa Santina – Mappa
Posizione del comune di Villa Santina nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Geografia fisica

È uno dei 28 comuni della Carnia, situato in un ampio pianoro che arriva sino a Tolmezzo. L'unica frazione del comune è Invillino (Divilìn), uno dei borghi più antichi della Carnia. Il paese, completamente ripresosi dai terremoti del 1976, è oggi un attivo centro agricolo e industriale, caratterizzato da inverni rigidi e calde estati.

Storia

Nel territorio del comune, in località Col di Zuca e nei pressi della Pieve di S. Maria Maddalena (Col Santino), sono stati rinvenuti resti di origine preistorica e paleocristiana.[6] Questi scavi sono però da tempo abbandonati per problemi economici.

Villa Santina ha cambiato nome nel 1867, il nome precedente era Villa di Invillino, essendo allora frazione del vecchio comune di Invillino; il nome attuale deriva dal Col Santino (402 m) alle cui pendici sorge l'abitato.

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni e molte vittime.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 27 marzo 1927.[7]

«D'azzurro, alla torre d'argento, fondata su un monte di verde, movente dalla punta dello scudo, accostata dalle lettere V S, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo interzato in palo di azzurro, di bianco e di verde.

Onorificenze

«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976»
— 12 dicembre 2002[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

Nelle immediate vicinanze, più precisamente sul Col Santina, si può ammirare la Pieve di Santa Maria Maddalena, con all'interno un bell'altare marmoreo del Settecento e la chiesetta di Madonna del Ponte, situata vicino al Tagliamento e al Col di Zuca.

Sulle pareti rocciose dell'abitato, solo in occasione di abbondanti precipitazioni, sorge la cascata Radime, detta "Farine dal Diaul" (Farina del diavolo, secondo una leggenda del posto); la sua altezza è di ben 230 m.

Altro punto di riferimento cittadino e culturale è la vecchia stazione ferroviaria, dove vennero girate alcune scene del film Penne Nere con Marcello Mastroianni (1952).Vicino si trova il monumento dei caduti per ricordare le vittime della guerra.

Al centro di Villa Santina sorge la chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, realizzata nel 1763 e restaurata nel 1955.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Lingue e dialetti

A Villa Santina, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[10].
La lingua friulana che si parla a Villa Santina rientra fra le varianti appartenenti al friulano carnico[11].

Economia

Artigianato, commercio

Per quanto riguarda l'artigianato, Villa Santina è rinomata per la produzione di tessuti caratteristici in lino decorati con motivi floreali, oltreché di tappeti ed arazzi.[12] Villa è famosa per il frico.

Amministrazione e sport

Il comune fa parte dell'associazione dei comuni del Parco intercomunale delle Colline Carniche costituita nel 2007 insieme ai comuni di Enemonzo, Lauco e Raveo.Villa ha una squadra che gioca nel campionato carnico.

Galleria d'immagini

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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