Vicariato apostolico di Harar

Il vicariato apostolico di Harar (in latino: Vicariatus Apostolicus Hararensis) è una sede della Chiesa cattolica in Etiopia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2022 contava 25.000 battezzati su 7.786.000 abitanti. È retto dal vescovo Angelo Pagano, O.F.M.Cap.

Vicariato apostolico di Harar
Vicariatus Apostolicus Hararensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
 
Vicario apostolicoAngelo Pagano, O.F.M.Cap.
Vescovi emeritiWoldetensaé Ghebreghiorghis, O.F.M.Cap.
Presbiteri14, tutti secolari
1.785 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 32 donne
 
Abitanti7.786.000
Battezzati25.000 (0,3% del totale)
StatoEtiopia
Superficie262.000 km²
Parrocchie14
 
Erezione4 maggio 1846
Ritoromano
IndirizzoP.O. Box 177, Harar, Ethiopia
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Etiopia

Territorio

Il vicariato apostolico comprende i seguenti territori dell'Etiopia: l'intera regione di Harar, l'intera regione di Somali ad eccezione delle zone di Afder e Liben; la città autonoma di Dire Daua; l'estrema parte orientale della regione di Oromia; e parte della zona 1 della regione di Afar.

Sede del vicariato è la città di Harar, dove si trova la procattedrale del Santo Nome di Maria.

Il territorio è suddiviso in 14 parrocchie.

Storia

Il vicariato apostolico dei Galla fu eretto il 4 maggio 1846 con il breve Pastoralis muneris di papa Gregorio XVI, ricavandone il territorio dalla prefettura apostolica di Abissinia (oggi soppressa). Esso aveva giurisdizione anche sulle missioni cattoliche d'Arabia, sulla riva opposta del golfo di Aden.

Il 4 maggio 1888 cedette la porzione di territorio oltremare a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Aden (oggi vicariato apostolico dell'Arabia meridionale).

Nel 1907 il vicariato apostolico era suddiviso in tre distretti missionari con sede a Harar, Addis Abeba e Caffa, per un totale di circa 19.000 fedeli.[1]

Il 28 gennaio 1913 e il 28 aprile 1914 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente delle prefetture apostoliche di Caffa meridionale (oggi vicariato apostolico di Nekemte) e di Gibuti (oggi diocesi).

Il 25 marzo 1937 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Neghelli (oggi vicariato apostolico di Auasa). Contestualmente, in forza della bolla Quo in Aethiopia di papa Pio XI, ha cambiato nome in favore di vicariato apostolico di Harar, il cui territorio fu fatto coincidere con quello del governatorato di Harar. Il governo italiano espulse i missionari francesi dall'Etiopia, fra cui il vicario apostolico padre Jarosseau, ma il padre Lucas Lombard, che era stato prefetto apostolico di Gibuti, ebbe il permesso di continuare insieme ai cappuccini italiani la sua missione fra i Galla, che aveva dato numerose conversioni.[2]

Il 6 marzo 1980 ha ceduto ancora una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Meki (oggi vicariato apostolico).

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

Il vicariato apostolico nel 2022 su una popolazione di 7.786.000 persone contava 25.000 battezzati, corrispondenti allo 0,3% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
19507.7562.000.0000,41514151731
19709.8002.250.0000,4209114902260
198015.3002.913.0000,53853340247693
199012.7503.812.0000,314311910205214
199921.1505.026.0000,4181171.175195617
200023.1155.700.0000,4222201.050266319
200123.0005.700.0000,424519958256320
200223.1755.700.0000,426620891266319
200323.2005.700.0000,42662089283119
200423.2105.700.0000,426620892266320
200723.2005.921.0000,4218131.1041256121
201023.6005.810.5000,4271215874174818
201421.5106.453.0000,314141.5364318
201722.4796.976.0000,3251213899133418
202024.0007.454.3700,3261610923143215
202225.0007.786.0000,314141.78543214

Note

Bibliografia

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