V348 Sagittarii
V348 Sagittarii è una stella variabile nella costellazione del Sagittario. La sua magnitudine varia in periodi non regolari da +11,2 a 19.[1]
V348 Sagittarii | |
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Classificazione | Stella variabile |
Classe spettrale | B0/1?I?e |
Distanza dal Sole | 18650 al |
Costellazione | Sagittario |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 18h 40m 19,93s |
Declinazione | −22° 54′ 29,3″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 180 R⊙ |
Massa | 1,08 M⊙ |
Temperatura superficiale |
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Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine app. | 12,1, 11,9732, 10,413, 8,944 e 7,34 |
Velocità radiale | 145 km/s |
Nomenclature alternative | |
EPIC 216129500, 2MASS J18401992-2254292, IRAS 18372-2257 | |
Caratteristiche
V348 Sagittarii è una stella che è già passata per il ramo asintotico delle giganti (o AGB) del diagramma HR, e viene quindi talvolta menzionata come stella post-AGB. Viene classificata come variabile R Coronae Borealis, anche se per alcuni aspetti sembra presentare alcune differenze con quel tipo di stelle.[2]
La sua variabilità fu descritta da Doris Hoffleit già nel 1958, che osservò una curva di luce che oscillava dalla magnitudine 11 alla 16,5, anche se i tempi dei suoi aumenti di luminosità sono piuttosto irregolari. Osservata nel 1998 dal telescopio spaziale Hubble, è stato confermato che, come le stelle della sua classe, la diminuzione della sua luminosità è dovuta a grandi quantità di polveri di carbonio espulse, che ne offuscano la luce stellare in direzione dell'osservatore.[3]
Come tutte le stelle ricche di carbonio si trova in uno stadio avanzato della sua evoluzione, prossima al termine della sua esistenza di stella normale;[3] con un nucleo inerte che ha terminato da tempo l'idrogeno interno da fondere in elio, si è notevolmente espansa, al punto che nonostante una massa di poco superiore a quella solare (1,08 M⊙) il suo raggio è circa 180 volte maggiore, mentre la sua temperatura superficiale è diminuita a poco più di 3000 kelvin.[4]