Trichocereus macrogonus pachanoi

Il cactus di San Pedro (Trichocereus macrogonus var. pachanoi (Britton & Rose) Albesiano & R.Kiesling) è una cactacea colonnare diffusa in Ecuador e Perù.[1][2] Viene chiamato anche wachuma, huachuma, gigantón e aguacolla.[3]

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Cactus di San Pedro
Trichocereus macrogonus var. pachanoi
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaCactaceae
SottofamigliaCactoideae
TribùCereeae
SottotribùTrichocereinae
GenereTrichocereus
SpecieT. macrogonus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdineCaryophyllales
FamigliaCactaceae
GenereTrichocereus
SpecieT. macrogonus
Nomenclatura trinomiale
T. macrogonus var. pachanoi
Sinonimi

Trichocereus pachanoi

Nomi comuni

Cactus San Pedro

Descrizione

La pianta si presenta, a seconda del vigore, come uno o più fusti ramificanti dalla base alti fino a pochi metri, di un colore verde glauco.
I fiori sono bianchi, come spesso nel genere, profumati, effimeri e notturni.
Le areole della pianta sono prominenti e le spine sono piuttosto corte, da 7 a 13 per areola, brune.

Usi

San Pedro tagliato a fette per essere ingerito
La mescalina (3,4,5-trimetossifenetilammina) è l'alcaloide più abbondante in T. macrogonus var. pachanoi e ha effetti psichedelici ed enteogeni

Nelle sue terre d'origine la pianta non ha molti utilizzi, sebbene possa venir usata come recinzione e per i suoi succhi dall'effetto psichedelico.[4][5] Dal 14 novembre 2022, l'uso tradizionale del cactus è Patrimonio Culturale della Nazione in Perù.[6] L'uso di San Pedro per scopi religiosi è provato indirettamente attraverso i ritrovamenti archeologici, per esempio nella cultura Chavín nella immagine di un dio che tiene il cactus in mano come fosse un bastone.[4][7][8]
In italia è molto usata come pianta ornamentale, grazie alla sua rapida crescita.
Contiene molti alcaloidi, tra cui la mescalina.[9][10] Tuttavia, in Italia, la sua coltivazione è legale poiché l'estrazione della mescalina da questa pianta è piuttosto complessa e costosa e dunque poco redditizia. Inoltre, le piante coltivate in Italia presentano concentrazioni di questi metaboliti non paragonabili a quelle che si riscontrano negli habitat originari.
Nella coltivazione hobbystica di cactacee ha grande valore grazie alla sua resistenza, vigoria e facilità di riproduzione, qualità che lo rendono un ottimo portainnesto.

Coltivazione

Frutto del cactus Trichocereus pachanoi, contenente semi.

Va coltivato in pieno sole oppure a mezz'ombra in terreno molto drenato. A questo scopo sono ottimi terreni minerali con granulometrie medio-grosse (a seconda delle dimensioni della pianta). Durante l'inverno può sopportare temperature di -7 °C se tenuto completamente asciutto. In caso si voglia accelerare la crescita occorre utilizzare concimi appositi a basso titolo di azoto.
Viene "bruciato" dall'utilizzo di insetticidi contenenti piretrine, e l'epidermide si riempie di bolle in breve tempo, lignificando.
Viene propagato semplicemente per talea o da seme.[11][12][13]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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