Surplace

Il surplace (dal francese sur place, "sul posto" [syʀˈplas]) è una tecnica, utilizzata soprattutto nelle gare di velocità del ciclismo su pista, che permette di rimanere fermi in equilibrio sulla bicicletta in attesa del momento migliore per attaccare e sorprendere l'avversario. Tale tecnica viene utilizzata anche nel trial, allo scopo di studiare il sistema migliore per superare l'ostacolo successivo.

Surplace in una prova su pista tra Yondi Schmidt e il campione del mondo della velocità Grégory Baugé

Nel surplace non si può in alcun modo poggiare il piede a terra né retrocedere per più di 20 cm. Il suo scopo, nelle prove di velocità su pista, è quello di provare a fare in modo che sia l'avversario a passare avanti, al fine di costringerlo a tirare la volata: il ciclista alla ruota avrà così il vantaggio della scia e potrà più facilmente superare il rivale e ottenere il successo.

Un tempo nelle gare di velocità non era raro vedere due atleti confrontarsi nel surplace per tempi anche molto lunghi: il record in gara appartiene a Giovanni Pettenella, che restò fermo in equilibrio per un'ora e 3 minuti contro Sergio Bianchetto nella semifinale del campionato italiano a Varese nel 1968 [1].Successivamente il regolamento dell'Unione Ciclistica Internazionale ha sancito che non potessero essere attuati più di due surplace in ciascuna manche di una gara di velocità, e che ciascun surplace non dovesse durare più di trenta secondi, pena un richiamo e, se necessario, la dichiarazione di sconfitta.[2]

Il record di surplace non in gara, ma sempre in pista, con bicicletta da pista senza freni e con scatto fisso, appartiene a Francesco Del Zio, atleta azzurro dell'AS Roma Ciclismo e del Corpo Forestale dello Stato, che il 20 settembre 1975, al Velodromo Olimpico di Roma, rimase in equilibrio per 2 ore, 6 minuti e 15 secondi.

Il record assoluto di surplace (non in gara e non in pista, con bici da pista senza freni e con scatto fisso) è attualmente detenuto da Salvatore Colosimo (San Pietro in Guarano - Cosenza), che il giorno 8 maggio 1998 in diretta televisiva, durante la trasmissione "Casa Mosca" a Milano presentata dal conduttore Maurizio Mosca, ha battuto il record mondiale rimanendo fermo per 3 ore, 5 minuti e 25 secondi. La prova è stata annotata nell'edizione del Guinness World Record del 1999[3].

Note

Portale Ciclismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di ciclismo