Sindrome di Plummer-Vinson

malattia
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La sindrome di Plummer-Vinson (detta anche PVS, disfagia sideropenica, o sindrome di Patterson-Kelly) è costituita dalla triade clinica di disfagia, anemia sideropenica e glossite. È dovuta ad una carenza di ferro, pertanto può essere accompagnata dalle conseguenze secondarie della sideropenia, come la coilonichia[2], la cheilite angolare e le manifestazioni sintomatologiche dell'anemia.

Sindrome di Plummer-Vinson
Specialitàgastroenterologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM280.8
ICD-10D50.1
MeSHD011004
MedlinePlus001158
eMedicine187341
Sinonimi
Sindrome di Patterson-Kelly
Disfagia sideropenica[1]
Diaframma esofageo
Eponimi
Henry Stanley Plummer
Porter Paisley Vinson

Epidemiologia

A causa della rarità della patologia, non sono disponibili studi epidemiologici affidabili[3]; la patologia sembra prevalere maggiormente nelle donne dalla quarta alla settima decade di età[4], ma sono stati registrati casi anche nell'infanzia ed adolescenza[5].

Eponimia

Il nome da attribuire alla sindrome è stato oggetto di controversia[6]. Il nome, più diffuso, di PVS, fa riferimento ai due medici americani Henry Stanley Plummer (18741936) (che l'aveva scoperta nel 1912[7]), e Porter Paisley Vinson (18901959) che la discusse nel 1919[8]. Il nome alternativo con cui ci riferisce a volte alla sindrome (sindrome di Patterson-Kelly) è riferito ai due medici inglesi Donald Ross Patterson (18631939)[9] ed Adam Brown-Kelly (18651941)[10], che senza sapere nulla delle pubblicazioni dei loro colleghi americani pubblicarono le loro ricerche in merito nel 1919.

Eziologia

L'etiopatologia della sindrome è ancora sconosciuta, anche se è evidente il ruolo rivestito dall'insufficienza di ferro. Sono stati ipotizzati anche fattori alimentari, genetici ed autoimmuni.

Complicanze

Se la malattia non viene trattata, vi è un aumentato rischio di tumore a livello dell'esofago o della faringe[11].

Terapia

Per quanto riguarda il trattamento, vengono somministrati supplementi di ferro (terapia marziale), per riequilibrarne la carenza sistemica.

In alcuni casi, è opportuna la dilatazione meccanica del lume esofageo in corso di EGDS (esofagogastroduodenoscopia), per risolvere il problema della riduzione del lume stesso a causa delle membrane (esophageal web) causanti la disfagia.

Prognosi

La prognosi è buona; la somministrazione del ferro permette di tenere sotto controllo la maggior parte dei sintomi. Visto l'aumentato rischio, in caso di PVS, di processi tumorali dell'esofago e della faringe, è opportuno un monitoraggio clinico regolare.

Note

Bibliografia

  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.

Voci correlate

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