Sievert

unità di misura della dose equivalente di radiazione
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Il sievert (simbolo Sv, pronuncia svedese [ˈsiːvəʈ]) è l'unità di misura della dose equivalente di radiazione nel SI. La dose equivalente misura il danno biologico provocato dalla radiazione su un organismo. Il nome deriva da quello dello scienziato svedese Rolf Sievert. La dose equivalente ha le stesse dimensioni della dose assorbita, che si misura in gray (Gy), ovvero energia per unità di massa.

Sievert
Informazioni generali
SistemaSI
Grandezzadose equivalente
SimboloSv, Зв
EponimoRolf Sievert
In unità base SIm2 × s−2

Il sievert e il gray sono unità derivate (non base) del sistema internazionale SI[1]; si ha infatti

Come si vede, il sievert e il gray sono entrambi sinonimi di J/kg, una nomenclatura sentita assolutamente contraria allo spirito dell'SI, ma adottata per prevenire confusioni fra dosi assorbite ed equivalenti con i conseguenti rischi per la salute[2].

Come per tutte le unità di misura del sistema internazionale, i sottomultipli sono il millisievert (mSv, 1 Sv = 1 000 mSv) e il microsievert (μSv, 1 mSv = 1 000 µSv). Il sievert ha sostituito l'unità tradizionale, il rem (1 Sv = 100 rem).

Causa o pratica medicaDose equivalente
Fondo naturale di radiazione (media)2,4 mSv (in un anno)
Massima dose di fondo naturale (massimi locali a Ramsar)131 mSv (in un anno)
Radiografia convenzionale0,05 ~ 0,7 mSv
Tomografia computerizzata2 ~ 15 mSv
Tomografia a emissione di positroni5 ~ 20 mSv
Scintigrafia2 ~ 10 mSv
Inizio limite rischio100 mSv
Radioterapia (singola seduta)1 500~2 000 mSv [3]

Dosi equivalenti tipiche

Grafici comparativi delle dosi di radiazione
Primo grafico che mette in relazione a comparazione diretta e proporzionata la dose di radiazioni fornita da una banana (uguale a quella fornita da una centrale nucleare in un anno), con quelle nocive e anche letali per l'uomo. Occorre zoomare l'immagine di molto per vedere la quantità più piccola.
Secondo grafico più completo che fornisce tutti i tipi di esempi di radiazioni possibili, in scala non direttamente proporzionata.

In Italia la dose media assorbita in un anno per esposizione alla sola radioattività naturale viene calcolata in circa 3 millisievert.[4]

Una radiografia al torace comporta per il paziente una dose di circa 0,02 mSv, mentre una radiografia ordinaria all'addome o una mammografia comportano dosi comunque inferiori a 1 mSv (0,4-0,7 mSv).[5] Una TAC addominale 8 mSv,[5] invece per una PET o una scintigrafia si va dai 10 ai 20 millisievert. In radioterapia si forniscono invece dosi molto più massicce di radiazioni: per trattamenti curativi sono dell'ordine delle decine di sievert, ma concentrate limitatamente ed esclusivamente sul tumore da distruggere. Ad esempio per cancro alla gola vengono somministrati 2 gray a seduta per 30 sedute. I 60 gray totali di questo trattamento equivalgono circa a 60 sievert, dato che per queste radiazioni il fattore di pericolosità è essenzialmente uno.

Effetti biologici

Per quanto riguarda gli effetti sulla salute di una radiazione assorbita in tempi brevi, una dose di 1 Sv può causare lievi alterazioni temporanee dell'emoglobina, una dose di 2 ~ 3 Sv causa nausea, perdita dei capelli, emorragie. 4 sievert possono portare alla morte nel 50% dei casi [senza fonte] se non si interviene terapeuticamente. Oltre 6 sievert, la sopravvivenza è altamente improbabile; la malattia correlata è anche detta avvelenamento da radiazione.

Dose equivalenteEffetti biologici
1 SvAlterazioni temporanee dell'emoglobina
2 ~ 3 SvNausea, perdita dei capelli, emorragie
4 SvMorte nel 50% dei casi
6 SvSopravvivenza improbabile

Fattore di pericolosità della radiazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Dose equivalente.

Mentre la dose assorbita, espressa nella sua unità di misura gray (Gy), riflette in assoluto la dose (D) di energia assorbita (E) da una data massa (m), come riportato dalla formula

, dimensionalmente:

la dose equivalente (espressa in sievert) riflette invece gli effetti biologici della radiazione sull'organismo.

Infatti i diversi tipi di radiazione possono avere effetti più o meno dannosi per l'organismo.

La dose equivalente di una radiazione , espressa in , si ottiene moltiplicando la dose assorbita , in , per il fattore adimensionale di pericolosità della radiazione in esame, , stabilito dalla legge[6]:

Note

Voci correlate

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