San Giovanni Lipioni

comune italiano

San Giovanni Lipioni è un comune italiano di 136 abitanti[2] della provincia di Chieti in Abruzzo, facente parte dell'unione dei comuni del Sinello.

San Giovanni Lipioni
comune
San Giovanni Lipioni – Stemma
San Giovanni Lipioni – Veduta
San Giovanni Lipioni – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Amministrazione
SindacoCatherine Aurore Rossi[1] (lista civica Insieme per San Giovanni Lipioni) dall'8-6-2009 (2º mandato)
Territorio
Coordinate41°51′N 14°34′E
Altitudine563 m s.l.m.
Superficie8,67 km²
Abitanti136[2] (30-6-2023)
Densità15,69 ab./km²
Comuni confinantiCastelguidone, Celenza sul Trigno, Roccavivara (CB), Torrebruna
Altre informazioni
Cod. postale66050
Prefisso0873
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT069080
Cod. catastaleH923
TargaCH
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 2 062 GG[4]
Nome abitantisangiovannesi
Giorno festivo20 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Giovanni Lipioni
San Giovanni Lipioni
San Giovanni Lipioni – Mappa
San Giovanni Lipioni – Mappa
Posizione del comune di San Giovanni Lipioni all'interno della provincia di Chieti
Sito istituzionale

Geografia fisica

San Giovanni Lipioni sorge su un poggio a nord del fiume Trigno. Il suo territorio si estende per 8,67 km², su un'area di media collina.

Storia

Le origini del paese sono incerte per mancanza di documentazioni, tuttavia la presenza italica è attestata dal ritrovamento della testa di bronzo e di una statuetta in bronzo alta 14 cm. e la tavola osca di Agnone attesta in loco la presenza di un tempio pagano ove più tardi fu riedificata una chiesa.[5] Secondo alcune fonti corrisponderebbe a Terventum, municipio romano costruito su di un pagus. Successivamente fu denominato Sanctus Johannes a podio Bacco e poi come San Giovanni Lupino, nel XVII secolo cambio il nome nell'attuale.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse

Borgo fortificato

Probabilmente risale al XIII-XIV secolo. Il borgo si sviluppa su di un crinale con gli isolati posti a pettine lungo un asse mediano che si sviluppa in asse nord-sud in cui gli edifici principali sono la chiesa parrocchiale sita a nord ed il palazzo Lozzi-Grosso. La chiesa forse era collegata tramite un sottopassaggio (passante per la Porta da Capo) al palazzo baronale Marinelli, oggi non esistente più. Invece, nel palazzo Lozzi-Grosso (risalente al XVII-XVIII secolo) sopravvive un sottopassaggio (passante per la Porta da piedi). Le mura vengono ricordate nei toponimi, tra cui: orto della corte sotto le mura e via sotto le mura. Delle case-mura sono visibili quasi tutti i tratti composti da murature a scarpa ed archi di sostegno delle case servite da strade di servizio passanti per sotto-portici, attraverso gradinate, passaggi arcuati e sotterranei.[7]

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

È sita in largo della chiesa. Risale al XVI secolo. La facciata è a capanna divisa in due livelli da una cornice marcapiano, verticalmente divisa da paraste e lesene. L'esterno è stato intonacato ed arredato di frammenti lapidei[8] del XIV secolo[7] tra cui un capitello, un rosone ed un leone stiloforo[8]. La porta è in pietra calcarea alternata a laterizio[7]. L'interno è stato rinnovato tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo è a navata unica. L'organo è stato portato via insieme agli arredamenti nel dopoguerra.[8] La chiesa è stata costruita nel 1504.[6] La chiesa sorge sulla sommità del paese,[9] su un sito originariamente occupato da un tempio pagano, nominato nella Tavola Osca di Agnone.[senza fonte]

Fonte vecchia

È sita in via fontana vecchia. Del 1808 è il primo restauro poi ripreso nel 1821. Un secondo restauro risale al 1832. Invece, del 1844, è una ristrutturazione globale col recupero delle vene acquifere. La fontana è composta da pilastro, archi a tutto sesto, mascheroni e lastre a figure vegetali ed animali, forse provenienti da una fontana preesistente.[10] Oggi è di proprietà della famiglia Rossi-Cianci, in forza di un atto di cessione da parte del Comune, risalente al 1960.[senza fonte]

Casa della famiglia Lozzi

XVI secolo. La cerchia urbana di San Giovanni ripete lo schema dell'insediamento di crinale “con sviluppo a pettine bifrontale con isolati disposti perpendicolarmente ad un asse mediano” con asse Nord-Sud. L'asse mediano corrisponde ancora oggi a due importanti edifici architettonici: la chiesa parrocchiale ed il Palazzo Lozzi.

Casa della famiglia Rossi

Risale al XVII secolo, contraddistinta da un poderoso arco in pietra e da un portone con fregi d'epoca.[senza fonte]

Cappella di Santa Liberata

È sita fuori dal centro abitato. Originariamente edificata tra il XII e il XIII secolo, con un caratteristico rosone a forma di croce, che spicca sulla facciata in pietra, con due bifore. La cappella è stata recentemente restaurata.[senza fonte]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]

Cultura

Eventi

  • 1º maggio: festa del Majo con processione di ghirlande di fiori;
  • agosto: agosto sangiovannese con serate danzanti e letture di poesia;
  • 20-21 agosto: festa di san Felice e sant'Antonio.

Economia

La marcata tendenza verso il decremento della popolazione ha determinato l'assenza di significative forme di occupazione. È presente una cooperativa, operante nel settore dell'edilizia. Prevalgono le piccole imprese agricole, dedite alla produzione di olio, vino e frutta.

Amministrazione

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
23 aprile 199513 giugno 1999Franco Nazario MonacoLista Civica di Centro-sinistraSindaco[12]
14 giugno 19997 giugno 2009Angelo Di ProsperoLista CivicaSindaco[13][14]
8 giugno 2009in caricaCatherine Aurore RossiLista Civica Insieme per San Giovanni LipioniSindaco[1][15]

Sport

Calcio

A San Giovanni Lipioni dal 1997 è attiva la Associazione Sportiva Sangiovannese.Da ricordare il giorno 11 maggio 2008 la sfida TORREBRUNA-ASS 0-3 con la squadra sangiovannese che accede per la prima volta nella sua storia nei play-off. Vittoria doppiamente importante perché l'ASS perdeva con il TORREBRUNA da ben 10 anni.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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