SIRT1

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La sirtuina 1, noto anche come sirtuina-1 deacetilasi NAD-dipendente, è una proteina che nell'uomo è codificata dal gene SIRT1.[1][2]SIRT1 sta per regolatore omologo 2 di silenziamento di informazioni di tipo d'accoppiamento 1, riferendosi al fatto che l'omologo alla sua sirtuina (equivalente biologica tra le specie), nel lievito S. cerevisiae è il Sir2. SIRT1 è un enzima che deacetila le proteine che contribuiscono alla regolazione cellulare in risposta a fattori di stress e nella longevità.[3]

Funzioni

La sirtuina 1 è un membro della famiglia delle proteine sirtuine, omologhi del gene Sir2 nello S. cerevisiae.I membri della famiglia della sirtuine sono caratterizzati dall'avere un nucleo di dominio e sono raggruppati in quattro classi.

Le funzioni fisiologiche nell'uomo delle sirtuine non sono ancora note completamente, tuttavia, nel lievito le proteine sirtuine sono note per la capacità di regolare il silenziamento epigenetico dei geni e per la capacità di sopprimere la ricombinazione del rDNA. Gli studi suggeriscono che le sirtuine umane possono funzionare come proteine regolatrici intracellulari con attività mono-ADP-ribosiltransferasi. La proteina codificata da questo gene è incluso nella famiglia della sirtuine di classe I.[2]La sirtuina 1 è inibita nelle cellule che hanno un'elevata resistenza all'insulina e inducendo la sua espressione aumenta la sensibilità all'insulina, suggerendo che questa molecola è associata a miglioramento della sensibilità all'insulina (diabete).[4] Inoltre, è stato dimostrato che la SIRT1 è capace di deacetilare e influenzare l'attività di entrambi i membri dei complessi recettoriali PGC1-alpha/ERR-alpha, che sono essenziali nel regolare il metabolismodei fattori di trascrizione.[5][6][7][8][9][10]

Le interazioni molecolari attualmente note sono quelle con l'HEY2[11], con il recettore PGC1-alpha[7] e il recettore ERR-alpha.[5] Inoltre, il Mir-132, un microRNA, è stato visto interagisce con la Sirtuina-1 mRNA, così come anche ne riduce l'espressione proteica. Questo sembra essere correlato con l'insulino resistenza negli obesi.[12]

Note

Bibliografia

Riviste

Testi

Collegamenti esterni