Rivoluzione italiana

concetto storiografico

La locuzione rivoluzione italiana è stata più volte impiegata da alcuni storici e scrittori del XIX e XX secolo per indicare diversi periodi di cambiamento degli assetti di potere nella penisola italiana, tra cui anche l'unità.

Il significato della locuzione non è univoco e a tutt'oggi non è pacificamente condiviso ne come attribuzione ad uno determinato evento temporale ne come accezione positiva o negativa dell'evento individuato.

Il dibattito sul significato

Diversi momenti storici sono stati chiamati "rivoluzione" in Italia, sia da storici, che da scrittori o giornalisti, o percepiti come tali:

  • La locuzione è stata usata con varie accezioni anche con riferimento al periodo del regime fascista. Secondo esponenti ed autori di area fascista ed alcuni storici contemporanei la rivoluzione italiana coincide con la rivoluzione fascista, fatta iniziare talvolta con la fondazione dei fasci nel 1919 talaltra con l'interventismo del 1914-1915, e portata a compimento con la Marcia su Roma[9]. Per Curzio Malaparte invece l'inizio della rivoluzione fu la disfatta di Caporetto, interpretata come una protesta dei fanti, tesi che è alla base del suo romanzo Viva Caporetto!.[10] Benito Mussolini tuttavia negò il carattere rivoluzionario della presa di potere da parte del fascismo nel 1922 con la Marcia su Roma, che considerava piuttosto un'insurrezione.[11] Il riconoscimento di un carattere rivoluzionario alla presa di potere fascista è negato anche da diversi studiosi contemporanei ai fatti (tra costoro, Antonio Gramsci[12]) e da buona parte della storiografia attuale.
  • Altri autori di area marxista hanno invece definito rivoluzione italiana il tentativo filo-bolscevico noto come Biennio rosso del 1919-1920, e che venne interrotto dalla reazione fascista.[14]
  • Il sessantotto in Italia e le sue conseguenze, come il movimento del '77 e il terrorismo rosso, sono state interpretate come un tentativo di rivoluzione dai suoi militanti, specie da quelli che scelsero la lotta armata o l'attivismo nella sinistra extraparlamentare.[16][senza fonte]

Note

Voci correlate