Publio Sempronio Tuditano

magistrato romano

Publio Sempronio Tuditano (Publius Sempronius Tuditanus; Roma, ... – Eraclea, ...; fl. III secolo a.C.) è stato un magistrato romano che ricoprì in diverse circostanze gli incarichi di tribuno militare, pretore e censore.

Publio Sempronio Tuditano
Console della Repubblica romana
Nome originalePublius Sempronius Tuditanus
NascitaRoma
MorteEraclea
ConiugeClaudia Agrippina
Ulpia Claudia
FigliClodia Marzia, Ulpia Rossane, Agrippina, Icilio Cesare, Marzio, Giunio, Pompeius, Pompeia, Sempronia
GensSempronia
PadrePublio Sempronio
MadreAgrippina
Edilità215 a.C.[1]
Pretura213 a.C.[1]
Propretura212 a.C.,[2] 211 a.C.[3]
Consolato204 a.C.

Biografia

Partecipò alla battaglia di Canne come tribuno militare e riuscì a salvarsi passando a forza attraverso lo schieramento dei nemici.[4] Nel 215 a.C. venne eletto edile curule.

Nel 213 a.C. ottenne la pretura,[1] ed organizzò come edile i ludi scenici che durarono per la prima volta quattro giorni.[5] Lo stesso, una volta ottenuto il comando della Gallia cisalpina, la cui base operativa era posta ad Ariminum (Rimini),[6] combatté contro i Galli della regione, espugnando l'oppidum Atrinum, facendo più di 7.000 prigionieri e ottenendo un ricco bottino di rame e argento coniato.[7] Il comando gli venne prorogato come propretore l'anno successivo (212 a.C.).[2] Anche nel 211 a.C. gli venne prorogato il comando in Gallia.[3]

Fu console nel 204 a.C. assieme a Marco Cornelio Cetego e combatté contro Annibale nella battaglia di Crotone, il cui esito fu incerto.

Note

Bibliografia

Voci correlate