Pietro Mocenigo
Pietro Mocenigo (Venezia, 3 gennaio 1406 – Venezia, 23 febbraio 1476) è stato il 70º doge della Repubblica di Venezia.
Pietro Mocenigo | |
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Doge di Venezia | |
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In carica | 14 dicembre 1474 – 23 febbraio 1476 |
Predecessore | Nicolò Marcello |
Successore | Andrea Vendramin |
Nascita | Venezia, 3 gennaio 1406 |
Morte | Venezia, 23 febbraio 1476 (70 anni) |
Sepoltura | Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia |
Dinastia | Mocenigo |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
Era il primo degli otto figli (cinque maschi e tre femmine) di Leonardo di Pietro Mocenigo, fratello del futuro doge Giovanni, e di Franceschina di Michele Molin. Nel 1429 convolò a nozze con Laura di Bernardo Zorzi, dalla quale non ebbe figli[1].
Entrò in politica abbastanza tardi, dopo aver dedicato gli anni precedenti ai commerci. Nel 1438 fu eletto giudice del Proprio e nel 1439 fu nominato ufficiale di Notte per il sestiere di San Marco[1].
Morto il padre verso la fine del 1442, intraprese la carriera in marina; così, il 17 marzo dell'anno successivo, divenne sopracomito della flotta dell'Adriatico. Il 17 marzo 1443, mentre inseguiva dei corsari catalani, fece naufragio sulla spiaggia di Brindisi e fu imprigionato dall'autorità del posto; condotto a Napoli, venne liberato dopo l'intervento dell'ambasciatore veneziano[1].
Tornato a Venezia, partecipò alla zonta del Senato per quasi tutto il periodo 1444-49, ma tornò a imbarcarsi quando, il 24 agosto 1449, fu eletto capitano della muda di Beirut[1].
Fu uno dei più grandi ammiragli della Serenissima, combattendo contro i turchi conquistò Smirne nel 1472 e annesse Cipro alla Repubblica nel 1475. Nel 1470 fu eletto ammiraglio contro i turchi quando, perduta Negroponte, l'Italia stessa era minacciata. In 12 giorni Venezia costruì 73 galere che, al suo comando, cambiarono le sorti della guerra da lui condotta per quattro anni.[2][3]
Fu eletto doge il 14 dicembre 1474. Sotto il suo dogato iniziò la coniazione della lira d'argento, che in suo ricordo venne chiamata mocenigo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6b/Interior_of_Santi_Giovanni_e_Paolo_%28Venice%29_-_Monumento_del_doge_Pietro_Mocenigo_-_Pietro_Lombardo.jpg/220px-Interior_of_Santi_Giovanni_e_Paolo_%28Venice%29_-_Monumento_del_doge_Pietro_Mocenigo_-_Pietro_Lombardo.jpg)
Il suo breve dogato si concluse il 23 febbraio 1476, quando Mocenigo si spense per la malaria contratta durante una campagna militare. La sua tomba è oggi nella Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.
Note
Bibliografia
- Giuseppe Gullino, MOCENIGO, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 75, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011. URL consultato il 31 ottobre 2017.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Mocenigo, Pietro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Pavanello, MOCENIGO, Pietro, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- (EN) Pietro Mocenigo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Pietro Mocenigo, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24448988 · ISNI (EN) 0000 0001 2209 5037 · BAV 495/127881 · CERL cnp01296205 · LCCN (EN) nr90009880 · GND (DE) 1013357809 · J9U (EN, HE) 987007265408405171 |
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