Paragrafo

tipo di divisione testuale

Un paragrafo (abbreviato in par., e rappresentato dal simbolo §) è ogni divisione testuale dei capitoli di uno scritto.

L'etimologia fa risalire il termine dal latino tardo paragraphus, che è dal greco παράγραφος (parágraphos), con παρα, 'vicino', e γραφος, 'relativo alla scrittura'[1][2].

Nei testi antichi

Negli antichi papiri greci il paragrafo (la paragraphos) era un segno divisorio (generalmente una lineetta o una freccia) che indicava una pausa nel testo. Nelle commedie e nelle tragedie greche era, ad esempio, utilizzato come segnale di divisione per i cambi di locutore o per le parti dei cori. Segni di divisione di parti maggiori dell'opera erano la diple obelismene e la coronide, che spesso in combinazione con quest'ultima o con la paragraphos marcava la fine dell'opera stessa.

Nel medioevo, il paragrafo era un simbolo generalmente rosso o blu che gli amanuensi utilizzavano per indicare suddivisioni nei testi, quali titoli, elenchi o argomenti diversi[2].

Accezione moderna

Un paragrafo è una suddivisione interna di un capitolo. Per scelta dell'autore, un capitolo può contenere la spiegazione di un singolo concetto o unità di pensiero (quindi esaurirsi in alcune pagine), oppure può essere molto strutturato al proprio interno. In questo secondo caso è utile suddividere il capitolo in diverse sezioni interne: questi sono i paragrafi. Ciascun paragrafo è individuato da un titolo.

Soprattutto nei testi argomentativi il paragrafo ha una struttura precisa: deve essere costituito da una prima parte che introduce l'idea principale (la tesi), una parte centrale, o corpo del testo, che sostiene l'idea iniziale con argomenti a favore e una parte conclusiva che dimostra la validità della seconda parte per sostenere l'idea o la tesi espressa[3].

Un paragrafo può essere suddiviso a sua volta in sotto-paragrafi, per approfondire in modo più specifico alcune parti del paragrafo stesso.

In tipografia generalmente i capitoli vengono indicati con numeri romani e i paragrafi con numeri arabi. Oggi è invalso l'uso anglosassone, secondo il quale: a) sia i capitoli che i paragrafi sono indicati con numeri arabi; b) separati da un punto[4]. Ad esempio[1]:

  • i paragrafi all'interno del capitolo 1 prendono il numero di 1.1, 1.2, 1.3, ecc.;
  • i sotto-paragrafi sono individuati dalla seguente numerazione: 1.1.1, 1.1.2, 1.1.3, ecc.

Alcune fonti[5] suggeriscono il termine capoverso (una parte di testo compreso tra un a capo e l'altro) come sinonimo di paragrafo. Questo uso[6], riscontrabile soprattutto in informatica, è un calco linguistico causato principalmente dall'influsso del falso amico inglese paragraph[6] che ammette entrambe le accezioni: sia quella di breve componimento strutturato, sia quella di capoverso[7]. Sotto questo aspetto, un traducente inglese meno ambiguo del termine paragrafo potrebbe essere section[8], visto anche che il nome del simbolo § si traduce in inglese con section sign.

In informatica

In informatica, specie nei programmi di videoscrittura, il paragrafo è erroneamente equiparato al capoverso[9] (traducente – e falso amico – dellʼinglese paragraph; segnalato col simbolo piede di mosca (¶)). Questa traduzione (impropria) è presente anche nella documentazione ufficiale del programma Microsoft Word, reperibile in linea[10].

Anche nel linguaggio di markup HTML, per paragrafo si intende la parte del testo tra i due tag <P> ... </P>, seguita sempre da un a capo.

Nello sport

Nel pattinaggio artistico su ghiaccio il paragrafo è una figura obbligatoria che si esegue prima su un piede e poi sull'altro, descrivendo due cerchi che formano un segno simile al simbolo tipografico §[2].

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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