Olimpia Giustiniani

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Olimpia Giustiniani
Principessa consorte di Palestrina
TrattamentoDonna
NascitaRoma, 18 maggio 1641
MorteRoma, 27 dicembre 1729 (88 anni)
DinastiaGiustiniani per nascita
Barberini per matrimonio
PadreAndrea Giustiniani, I principe di Bassano
MadreAnna Maria Flaminia Pamphili
ConiugeMaffeo Barberini, II principe di Palestrina
ReligioneCattolicesimo

Olimpia Giustiniani (Roma, 18 maggio 1641Roma, 27 dicembre 1729) è stata una delle pronipoti di Olimpia Maidalchini, pronipote di papa Innocenzo X, nonché moglie di Maffeo Barberini, II principe di Palestrina.

Il Palazzo Pamphilj di Roma ove nacque Olimpia.

Olimpia Giustiniani nacque a Roma il 18 maggio 1641 a Palazzo Pamphilj, figlia di Andrea Giustiniani, I principe di Bassano, e di sua moglie, Anna Maria Flaminia Pamphili, da due potenti famiglie della roma papalina dell'epoca.

Suo prozio, papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphili), era cognato della sua nonna materna, Olimpia Maidalchini, nota donna del suo tempo, da cui prese il nome.[1]

Ritratto di Maffeo Barberini, principe di Palestrina in armatura con il collare del Toson d'oro del XVII secolo

Olimpia Giustiniani sposò nel 1653 il principe Maffeo Barberini, figlio di Taddeo Barberini (che era morto in esilio a Parigi), futuro Principe di Palestrina ed erede della nobile e ricca casata dei Barberini.[2]

Il suo matrimonio risultò fondamentale per riconciliare le famiglie Barberini e Pamphili,[3] e venne architettato dalla nonna materna di Olimpia, Olimpia Maidalchini, e dallo zio del Barberini, il cardinale Antonio Barberini, molti anni dopo l'esilio dei Barberini ad opera di Innocenzo X dopo la Guerra di Castro. Quando Olimpia Maidalchini si accorse che la sua personale influenza su papa Innocenzo stava diminuendo, cercò di organizzare questo matrimonio per facilitare il ritorno dei Barberini a Roma nella speranza di influenzare positivamente molti dei cardinali che pure la famiglia Barberini deteneva ancora nel Sacro Collegio. Tale piano incontrò ovviamente il favore dei Barberini, ben lieti di tornare a Roma e di poter riprendere la loro influenza nella corte pontificia.

Malgrado il fatto che la appena dodicenne Olimpia Giustiniani si rifiutasse strenuamente di sposare il ventiduenne Maffeo Barberini, i due alla fine dovettero maritarsi in una fastosa cerimonia celebrata dallo stesso papa Innocenzo. Dopo la cerimonia, ad ogni modo, fu singolare l'episodio nel quale la ragazzina si rifiutò di recarsi a casa dello sposo né acconsentì alla consumazione del matrimonio. Sua madre a questo punto si rivolse a lei dicendole che era stata fortunata in quanto molte altre ragazze da marito della buona società romana dell'epoca erano costrette a sposare mariti molto più anziani di loro, mentre lei aveva la possibilità di sposare il principe Barberini che aveva 22 anni. La ragazza ad ogni modo continuò a rifiutarsi ed a questo punto intervenne Olimpia Maidalchini che spinse la nipote sulla carrozza che la portò a Palazzo Barberini dove iniziò la sua vita matrimoniale.[4]

Col suo matrimonio, Olimpia divenne cognata sia del cardinale Carlo Barberini che di Lucrezia Barberini, che poi sposerà il duca Francesco I d'Este.

La principessa Olimpia morì il 27 dicembre 1729 a Roma.

Maffeo Barberini e Olimpia Giustiniani ebbero in tutto cinque figli:

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Andreolo Giustiniani de Banca, consignore di ChioBernardino Giustiniani de Banca 
 
Maddalena Garibaldi 
Cassano Giustiniani de Banca, patrizio genovese 
Luchina UghettiCassano Ughetti, patrizio genovese 
 
Chiara Giustiniani de Banca 
Andrea Giustiniani, I principe di Bassano 
Francesco de Bellis, conte palatino 
 
 
Caterina de Bellis 
Costanza Papardo 
 
 
Olimpia Giustiniani 
Camillo PamphiliPamphilio Pamphili 
 
Orazia Mattei 
Pamphilio Pamphili 
Flaminia Cancellieri del BufaloFulvio Cancellieri del Bufalo, nobile romano 
 
Antonia Serlupi 
Anna Maria Flaminia Pamphili 
Sforza MaidalchiniAndrea Maidalchini 
 
Pacifica Feliziani 
Olimpia Maidalchini 
Vittoria GualtieroGiulio Gualtiero 
 
Giulia Gherardi 
 

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Controllo di autoritàVIAF (EN269248385 · ISNI (EN0000 0003 8338 1058 · CERL cnp02063356 · GND (DE1027829457

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