Museo storico dell'Aeronautica Militare

museo italiano

Il Museo Storico dell'Aeronautica Militare è un museo aeronautico situato a Vigna di Valle nel comune di Bracciano, presso l'omonimo lago, luogo in cui nel 1908 venne costruito e volò il primo dirigibile militare italiano e inaugurato l'Aeroporto di Vigna di Valle, oggi intitolato a Luigi Bourlot, la più antica infrastruttura aeroportuale italiana.

Museo Storico dell'Aeronautica Militare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàVIGNA DI VALLE

Bracciano (Roma)

IndirizzoVia Circumlacuale snc

00062 Loc. Vigna di Valle

Coordinate42°05′06.86″N 12°13′02.14″E
Caratteristiche
TipoMuseo aeronautico
Istituzione1977
Apertura24 maggio 1977
DirettoreTen. Col. Paolo DE VITA
Visitatori60 000

(Giugno-Dicembre 2 023)

Sito web

L'inaugurazione del museo è avvenuta il 24 maggio 1977, alla presenza del Presidente della repubblica On. Giovanni Leone e dell'ispiratore del Museo Gen. SA Giuseppe Pesce. Gestito direttamente dall'Aeronautica Militare, occupa le strutture che furono prima del Centro Sperimentale Aeronautico e quindi, fino al 1945, del Centro Sperimentale per gli idrovolanti e per l'armamento navale, poi sede di un reparto di Caccia Marittima e quindi di un gruppo di volo del soccorso aereo.[1] Il Museo, oltre ai velivoli e ai motori che rappresentano l'evoluzione dell'Aeronautica in Italia, conserva importanti collezioni riguardanti apparecchiature fotografiche, apparati radioelettrici, armi, equipaggiamenti di bordo individuali e collettivi. A completamento è possibile ammirare numerosi oggetti e cimeli legati all'aeronautica gran parte dei quali provenienti da collezioni private.

Pur mantenendo un indirizzo tipicamente tecnico e storico, una parte del museo è dedicata all'influenza che ha avuto l'aviazione nell'arte figurativa, esponendo opere dei pittori futuristi Pietro Annigoni, Giacomo Balla, Tato e pittura contemporanea come l'opera Volo PAPIER foissé[2] di Antonio Papasso.

Tra le attività che riguardano il museo figurano quelle che sono attinenti al recupero ed al restauro di velivoli storici, anche in collaborazione con enti ed associazioni esterne, al fine di conservare il patrimonio aeronautico nazionale.

Sezioni Espositive

Il Museo si sviluppa su una superficie espositiva coperta di circa 16000 m2 suddivisa in cinque hangar,[3] oltre ad un settore esterno all'aperto:

Hangar Troster

Ospita il settore che va dagli albori dell'aeronautica sino alla fine della prima guerra mondiale. L'hangar stesso è il più antico presente in Italia ed è stato ottenuto in conto riparazione danni di guerra dall'Austria alla fine del primo conflitto mondiale.[4]All'interno vi sono esposti reperti che risalgono ai primordi del volo come il pallone aerostatico di Garnerin del 1804, oltre al barchino idroplano di Crocco e Ricaldoni che servì a sviluppare le conoscenze necessarie alla costruzione del primo dirigibile militare italiano, a fianco ai primi velivoli impiegati dalle Forze armate italiane. La replica[5] di un Wright N°4 mostra il velivolo con cui venne brevettato il primo pilota militare italiano Mario Calderara, mentre il settore che ricorda la prima guerra mondiale è dotato di un Blériot XI[6] da ricognizione, due SPAD S.VII e un Hanriot HD.1 utilizzati da tre assi della caccia, un bombardiere Caproni Ca.36 nonché uno degli Ansaldo S.V.A.5 utilizzati per il raid su Vienna, mentre un Lohner L austro-ungarico di preda bellica e la fusoliera di un Junkers J.I tedesco rappresentano gli aerei in forza agli avversari.

Hangar Velo

Ospita principalmente i velivoli operanti a cavallo delle due guerre mondiali.[7] Vi si trovano dunque esposti alcuni degli idrocorsa che presero parte alla Coppa Schneider quali il Fiat C.29, i Macchi M.39 e M.67 e il Macchi-Castoldi M.C.72, alcuni oggetti legati alle spedizioni polari dei dirigibili Norge ed Italia di Umberto Nobile, tra cui anche una replica a grandezza naturale della navicella del secondo, e dei reperti che vogliono ricordare le trasvolate atlantiche[8] organizzate da Balbo. Assieme all'addestratore Caproni Ca.100 e all'aliante Bonomi B.S.17 sono esposti due dei più significativi biplani da caccia prodotti dalla FIAT: il C.R.32[9] impiegato dall'Aviazione Legionaria durante la Guerra civile spagnola e il successivo C.R.42 ampiamente utilizzato nel corso della seconda guerra mondiale, mentre per simboleggiare il teatro di guerra dell'Africa Orientale è presente un ricognitore IMAM Ro.37 dipinto con la livrea dell'aereo personale di Amedeo d'Aosta. In questa sezione sono inoltre esposti un idrovolante IMAM Ro.43, il Campini-Caproni CC.2 primo aereo a reazione italiano, ed un AnsaldoAC2

Hangar Badoni

Ospita i velivoli operanti nella seconda guerra mondiale e quelli del primo periodo post-bellico.[10] L'edificio è stato costruito nel 1930 e vi sono esposti alcuni dei principali caccia di costruzione italiana del secondo conflitto mondiale quali i Macchi M.C.200, M.C.202 e M.C.205, il Fiat G.55 nonché i corrispettivi che erano in dotazione alle aviazioni degli Alleati e poi dell'Aeronautica Militare quali il Supermarine Spitfire e il North American P-51. Per quanto riguarda l'ambito dei plurimotori da bombardamento, aerosiluramento o trasporto sono presenti i Savoia-Marchetti S.M.79 e S.M.82 oltre al Douglas C-47 Skytrain, al Fiat G.212 e all'idrovolante CANT Z.506, per rappresentare gli aerei da ricognizione e da collegamento del periodo il monomotore Fieseler Fi 156 mentre per i cacciabombardieri si può ammirare un Reggiane Re.2002. Per finire per quanto riguarda i velivoli d'addestramento sono esposti un Nardi FN.305, un Fiat G.46 e un IMAM Ro.41[11].

Hangar Skema

Ospita i velivoli più recenti.[12] Sono presenti gli aerei sperimentali Aerfer Ariete e Sagittario II, i caccia North American F-86 Sabre e Canadair Sabre,il Lockheed F-104 Starfighter e il più recente Panavia Tornado F3 ADV, il DeHavilland DH-113 NF Mk.54 intercettore notturno e i cacciabombardieri Republic F-84F Thunderstreak e F-84 Thunderjet, Fiat G.91R, Aeritalia G-91Y e AMX. Nel campo degli aerei da ricognizione è esposto un Republic RF-84F Thunderflash, mentre per quanto riguarda i velivoli da addestramento si possono vedere gli Aermacchi MB 323, MB 326, MB 308 e il Macchi M.416, i Fiat G.59, G.80 e G.91T, il SAI Ambrosini Super S.7, un SIAI SF.260AM, un North American T-6 Texan, un Lockheed RT-33 e uno Stinson L-5 Sentinel. Sono inoltre presenti gli elicotteri Agusta Bell AB.47 G2 e AB.47 J e un AB.204-B, l'aereo antisommergibile Grumman S-2 Tracker, l'aereo acrobatico Fiat G.91 PAN utilizzato delle Frecce Tricolori e l'aliante da record CVV 6 “Canguro Palas”. In questo settore vi sono anche alcuni oggetti che testimoniano l'impegno dell'Italia nell'astronautica, come per esempio uno spaccato del satellite SIRIO, oltre che ad alcuni esempi di missili usati dall'Aeronautica Militare.

Hangar 100

L’Hangar 100 è il quinto padiglione del Museo. Struttura di moderna concezione completata nel 2023, ha consentito un aumento della superficie espositiva di 1.800 m2 per accogliere i velivoli di ultima generazione. Il nuovo padiglione è composto da due corpi di fabbrica affiancati che costituiscono un unico ambiente di pianta rettangolare, delle dimensioni metri 30 per 60 con un’altezza massima al colmo di 11 metri e un’altezza netta minima di 5,50. La struttura è costituita da sette arcate parallele collegate tra loro da un sistema di arcarecci costituiti da tubi quadri e rettangolari in acciaio zincato, con controventi in funi di acciaio. Le pareti di tamponatura esterna sono in pannelli sandwich isolati autoportanti, la pavimentazione è di tipo industriale con rivestimento in resina. La copertura è costituita da una doppia membrana in PVC di colore verde militare. Il padiglione ha due portoni a “libro” motorizzati elettricamente, con un’altezza massima di 7 metri e una larghezza di 18.Il padiglione ospita i velivoli operanti tra il 1952 e il 2020, e guarda al presente dell’Aeronautica Militare, proponendo una focalizzazione sulle pattuglie acrobatiche. Vi sono poi i velivoli da trasporto e supporto P.166M e PD.808, e i caccia moderni. Nell’Hangar 100 sono inoltre presenti aree tematiche dedicate ai caschi di protezione, alle eliche e alle missioni spaziali degli astronauti dell’Aeronautica Militare.

Esposizione all'aperto

Ospita un anfibio Grumman HU-16 Albatross, un aereo da guerra elettronica Piaggio-Douglas PD-808, un Piaggio P.166, un aereo da pattugliamento marittimo Breguet Br 1150 Atlantic e un caccia multiruolo F-16. Sono inoltre presenti vari monumenti posti a ricordo di alcuni personaggi o eventi significativi della storia aeronautica italiana quali per esempio Oreste Salomone o l'equipaggio del dirigibile Italia compresi coloro che persero la vita nel tentativo di portar loro soccorso.[13]

Esemplari in esposizione

AeromobileMatricola[14]Matricola civile
Matricola di reparto[15]
OrigineTipoAnno[16]NoteImmagine
Aerfer ArieteMM569[17]  Italiaaereo sperimentale1958c/n 2
Aerfer Sagittario IIMM561[18]  Italiaaereo sperimentale1955c/n 2, primo aereo italiano a superare il muro del suono
Aeritalia G-91YMM6959[19]8-66  Italiacacciabombardiere1966esemplare ex 8º Stormo Cacciabombardieri ritirato dal servizio nel 1994
Aermacchi MB.323MM554[19]RS-10  Italiaaereo da addestramento1952
Aermacchi MB 326EMM54389[20]68  Italiaaereo da addestramento1957assegnato alla Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti (SVBIA) di Galatina prima di finire la sua vita operativa alla 609ª squadriglia collegamenti del 9º Stormo "Francesco Baracca"
Aermacchi MB-339A PAN MLUMM54485[21]0  Italiaaereo acrobatico1982Pattuglia Acrobatica Nazionale, porta la livrea del Pony 0, l'aereo del comandante
Agusta Bell AB.47 G2MM80113[22]12  Stati Uniti
 Italia
elicottero1954c/n 116, assegnato alla Scuola Volo Elicotteri
Agusta Bell AB.47 JMM80187[23]SE-38  Stati Uniti
 Italia
elicottero1954assegnato alla Scuola Volo Elicotteri
Agusta-Bell AB.204-BMM80357[20]RM-112  Stati Uniti
 Italia
elicottero1961utilizzato dal Servizio Aereo dei Carabinieri prima di essere trasferito all'Aeronautica Militare
Agusta Sikorsky SH-3D/TSMM80973[24]  Stati Uniti
 Italia
elicottero1976utilizzato per il trasporto VIP
AMX "Ghibli"MM7125[25]  Italia
 Brasile
cacciabombardiere1991utilizzato dal 3º Stormo di Villafranca e dal Reparto sperimentale volo
Ansaldo AC.2MM1208[19]94-6  Francia
 Italia
aereo da caccia1924
Ansaldo S.V.A.5SVA-11721[19]1  Italiaaereo da ricognizione1917uno degli aerei che effettuò il raid su Vienna ai comandi di Giordano Bruno Granzarolo, appartenente alla 87ª Squadriglia "la Serenissima"
Bonomi B.S.17 "Allievo Cantù"  Italialibratore1930unico esemplare esistente
Breguet Br 1150 AtlanticMM40118[26]  FranciaAereo da pattugliamento marittimo1973in esposizione all'esterno, assegnato prima al 30º e poi al 41º Stormo
Campini-Caproni CC.2MM488[19]  Italiaaereo sperimentale1940primo aereo a reazione italiano; ha compiuto il suo primo volo il 27 agosto 1940
Canadair CL-13 Sabre Mk IV (F-86E-6-CAN)MM19724[27]13-1  Stati Uniti
 Canada
 Regno Unito
aereo da caccia1950esemplare consegnato all'Aeronautica Militare nel novembre 1956, già impiegato dalla RAF con serial XD723
CANT Z.506S "Airone"MM45425[19]84-4  Italiaidrovolante multiruolo1937unico esemplare esistente
Caproni Ca.36Ca3-23174[19]"11"  Italiaaereo da bombardamento1916appartenuto a Casimiro Buttini, porta la livrea del Ca3-4166 della 11ª Squadriglia da Bombardamento Caproni assegnata all'8º Gruppo, uno dei due esemplari sopravvissuti, l'altro si trova esposto negli U.S.A.
Caproni Ca.100FIR-9  Italiaaereo da addestramento1928motorizzato Colombo S.63
CVV 6 “Canguro Palas”MM100028[19]  Italia
 Italia
aliante motorizzato1941nel 1964 stabilì il record mondiale di altezza per aviogetti C.1B
DeHavilland DH-113 NF Mk.54 "Vampire"MM6152[28]  Regno Unitoaereo da caccia notturna1949
Douglas C-47DL SkytrainMM61776[20]14-45  Stati Unitiaereo da trasporto1935esemplare c/n 19194, in forza al 14º Stormo radiomisure
Elicottero sperimentale di Forlanini  Italiamacchina sperimentale1877replica della macchina a vapore usata da Forlanini per dimostrare che un mezzo più pesante dell'aria potesse volare
Fiat C.29MM130bis[19]  Italiaidrocorsa1929c/n 2, è il più antico velivolo Fiat ancora esistente[29]
Fiat C.R.42 "Falco""162-6"  Italiaaereo da caccia1938esemplare ricostruito con parti originali recuperate in Svezia, Francia e Italia; il velivolo porta la livrea del MM5643 appartenuto alla 162ª Squadriglia CT di base a Rodi nel 1941, con codici 162-6
Fiat G.46-4AMM53286[19]Z-I 7  Italiaaereo da addestramento1948c/n 192
Fiat G.55 "Centauro"MM53265[30]"5"  Italiaaereo da caccia1942esemplare ricostruito per trasformazione di un Fiat G.59-2A IV serie (c/n 74, matricola MM53265) e mediante l'installazione di un motore DB 605A-1 (Fiat RA.1050 RC 58), porta la livrea appartenuta ad un velivolo della Squadriglia complementare d’allarme “Montefusco-Bonet”
Fiat G.59-4BMM53276[31]SE-7  Italiaaereo da addestramento1948c/n 61, creato come G.59-2B IV serie, poi modificato per portarlo allo standard G.59-4B, porta la livrea che aveva quando era in carico alla scuola di volo di Elmas
Fiat G.80-3BMM53882[32]RS-22  Italiaaereo da addestramento1951c/n 2
Fiat G.91 PANMM6250[33]9  Italiaaereo acrobatico1952Pattuglia Acrobatica Nazionale
Fiat G.91RMM6280[33]2-33  Italiacacciabombardiere1956è sezionato per mostrare la struttura interna
Fiat G.91TMM6344[33]32-44  Italiaaereo da addestramento1960
Fiat G.212MM61804[19]142-5  Italiaaereo da trasporto1949unico esemplare esistente
Fieseler Fi 156 C-3 "Storch"MM12822[19]20  Germaniaaereo da collegamento e ricognizione1937aereo usato da Furio Lauri dal 1943 al 1945 per trasportare personale oltre la linea del fronte, l'ala è ripiegabile
General Dynamics F-16A block 15H ADF "Fighting Falcon"MM7251[34]37  Stati UnitiCaccia multiruolo1983in esposizione all'esterno, esemplare c/n 61-482 trasformato nella variante Air Defense Fighter per l'Air National Guard, trasferito in leasing all'Aeronautica Militare con il programma Peace Caesar
Grumman HU-16A "Albatross"MM50-179[19]15-5  Stati Unitianfibio da soccorso marittimo1948in esposizione all'esterno, utilizzato dal 15º Stormo
Grumman S2F-1 "Tracker"MM136556[35]41-6  Stati Unitiaereo antisommergibile1952
Hispano Aviación HA-132L"3-6"  Italia
 Spagna
aereo da caccia1933c/n C1-328, versione costruita su licenza in Spagna dalla Hispano Aviación del Fiat C.R.32, porta la livrea appartenuta ad un velivolo della 24ª Squadriglia, XVI Gruppo Caccia Cucaracha
Idroplano di Crocco e Ricaldoni  Italiaidroplano1907la navicella del primo dirigibile militare italiano, l'N.1, era la copia di questo barchino senza le alette idrodinamiche
IMAM Ro.37bis "Lince"MM11341[36]"110-12"  Italiaaereo da ricognizione1933recuperato in Afghanistan, porta la livrea dell'aereo personale di Amedeo d'Aosta con codici 110-12
IMAM Ro.41  Italiaaereo da addestramento1933in ricostruzione da parte del GAVS
IMAM Ro.43 "Grillo"MM27050[19]ORB-23  Italiaidrovolante da ricognizione1937unico esemplare esistente, prese parte, imbarcato sull'incrociatore Fiume, alla battaglia di Punta Stilo, porta la livrea della Scuola di Osservazione Aerea Marittima di Orbetello[37]
Junkers J.I805/??[38]  Germaniaaereo da attacco al suolo e ricognizione1917solo fusoliera e motore, probabilmente appartenenti ad uno dei cinque Junkers J.I giunti in Italia al termine del conflitto in riparazione dei danni di guerra, oltre a questo ne esiste solo un altro esemplare completo
Lockheed F-104G "Starfighter"MM6501[39]3-11  Stati Uniticaccia intercettore1960è l'unico degli F-104G dell'Aeronautica Militare ad essere stato costruito negli Stati Uniti
Lockheed RT-33MM53-5594[20]9-35  Stati Unitiaereo da addestramento e traino bersagli1947c/n 580-8933, appartenuto al 9º Stormo, il velivolo è della variante da ricognizione
Lohner LL-127[40] Austria-Ungheriaidrovolante da ricognizione e bombardamento1916unico esemplare esistente, portato in Italia da due matrosen (marò) di origine italiana che volevano disertare; un altro Lohner, l'esemplare L-40 catturato nel 1915, venne studiato dalla Macchi che ne produsse una propria versione denominata L.1, poi ulteriormente sviluppata e migliorata con i modelli L.2 e L.3, che equipaggiarono le Forze Armate Italiane[41]
Macchi M.39MM76[19]II  Italiaidrocorsa1926modello che vinse la Coppa Schneider nel 1926
Macchi M.67MM105[19]10  Italiaidrocorsa1929
Macchi M.416MM53762[20]AA-48  Italiaaereo da addestramento1951
Macchi MB.308MM53058[19]SG-8  Italiaaereo da addestramento1946
Macchi-Castoldi M.C.72MM181[19]  Italiaidrocorsa1931detiene il record di velocità per idrovolanti (709,202 km/h) conquistato a Desenzano del Garda il 23 ottobre 1934 dal maresciallo pilota Francesco Agello
Macchi M.C.200 "Saetta" serie IVMM5311[19]"369-1"  Italiaaereo da caccia1937costruito dalla Breda, porta la livrea della 369ª Squadriglia, 22º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre dispiegata in Unione Sovietica nell'agosto 1941
Macchi M.C.202 "Folgore"MM9667[19]"73-7"  Italiaaereo da caccia1940costruito dalla Breda, proveniente dalla Scuola Caccia di Lecce; porta la livrea del velivolo 73-7 di Giulio Reiner, uno dei due esemplari esistenti, l'altro si trova esposto negli U.S.A.
Macchi M.C.205 "Veltro"MM9546[42]"97-2"  Italiaaereo da caccia1942costruito dalla Breda ricondizionando un M.C.202 serie X
Macchi-Hanriot HD.1Hd-19309[19]76  Francia
 Italia
aereo da caccia1916aereo di Flavio Torello Baracchini, porta la livrea dell'Hd-515, primo Hanriot HD.1 di Baracchini
Nardi FN.305MM52757[19]3  Italiaaereo da addestramento1933donato dal GAVS
North American F-86K SabreMM55-4868[43]51-62  Stati Unitiaereo da caccia1953esemplare c/n 221-108 montato dalla Fiat con componenti fabbricati dalla North American, consegnato all'Armée de l'air e poi passato all'Italia nel gennaio 1962
North American P-51D-25-NA MustangMM4323[44]RR-11  Stati Unitiaereo da caccia1940ex USAAF serial number 44-73451, il velivolo porta le insegne distintive del Generale di Squadra Aerea Ranieri Cupini e i codici del Centro Addestramento al Volo della 2ª Regione Aerea che aveva al momento del suo ultimo volo nel 1964
North American T-6G-1-NH TexanMM54097[19]RR-67  Stati Unitiaereo da addestramento1951
Pallone aerostatico di Garnerin  Franciapallone aerostatico1804venne lanciato a Parigi per festeggiare l'incoronazione di Napoleone, trasportato dal vento arrivò fino al Lago di Bracciano[45][46]
Panavia PA-200 Tornado F3 ADVMM7210[47]36-12  Regno Unito
 Italia
 Germania
caccia intercettore1974esemplare c/n AS080/728/3333, 80° di serie britannica (AS080), 333° di produzione British Aerospace (ex-ZE836 della RAF); primo volo il 23 settembre 1988, consegnato alla RAF il 22 novembre 1988, poi all'Aeronautica Militare il 21 dicembre 1995 (in leasing all'Italia dal 1995 al 2004) dove ha operato con il 36º Stormo
Piaggio-Douglas PD-808 GEMM61961[20]  Italia
 Stati Uniti
aereo da guerra elettronica1964in esposizione all'esterno, utilizzato dall'8º Gruppo del 14º Stormo
Piaggio P.166MM61933[19]53-34  Italiaaereo da ricognizione1957in esposizione all'esterno
Reggiane Re.2002 "Ariete II"MM8669[48]"239-5"  Italiacacciabombardiere1943c/n 126, porta la livrea di un velivolo della 239ª Squadriglia del 102º Gruppo, 5º Stormo dell'Aeronautica Cobelligerante Italiana
Republic F-84F-71-RE "Thunderstreak"MM53-6892[49]36-38  Stati Uniticacciabombardiere1951utilizzato dal 36º Stormo
Republic F-84G-26-RE "Thunderjet"MM111049[50]51-29  Stati Uniticacciabombardiere1951c/n 2842-1502B, porta la livrea della pattuglia acrobatica Tigri Bianche del 51º Stormo
Republic RF-84F-31-RE "Thunderflash"MM527458[51]3-05  Stati Unitiaereo da ricognizione1951utilizzato dal 18º Gruppo della 3ª Aerobrigata di Villafranca
SAI Ambrosini Super S.7MM558[19]  Italiaaereo da addestramento1951c/n 2
Savoia-Marchetti S.56I-AEDA  Italiaanfibio1929solo due esemplari sopravvissuti ad oggi
Savoia-Marchetti S.M.79 "Sparviero"MM45508"278-2"  Italiaaereo da bombardamento e aerosilurante1934porta la livrea del velivolo 278-2 di Carlo Emanuele Buscaglia
Savoia-Marchetti S.M.82 PW "Marsupiale"MM61187[19]ZR-89  Italiaaereo da trasporto e bombardamento1939unico esemplare esistente, del Cap. Pil. Alessandro Duval, porta i simboli del Sovrano Militare Ordine di Malta
SIAI SF.260AMMM54436[52]70-63  Italiaaereo da addestramento1976in coda reca il numero 235.500 che corrisponde alle ore di volo effettuate dalla flotta degli SF.260
S.I.T.-Blériot XI-IIBL-160XIII  Francia
 Italia
aereo da ricognizione1909versione biposto costruita su licenza dalla Società Italiana Transaerea, porta la livrea del BL-246 della XIII Squadriglia del Corpo Aeronautico Militare del Regio Esercito
SPAD S.VIIS-153[53]  Franciaaereo da caccia1916aereo di Fulco Ruffo di Calabria; il più antico S.VII al mondo, è del settembre 1916
SPAD S.VII  Franciaaereo da caccia1917aereo di Ernesto Cabruna
Stinson L-5 SentinelMM52848[19]S-12  Stati Unitiaereo da collegamento e ricognizione1942
Supermarine Spitfire LF Mk IXeMM4084[20]  Regno Unitoaereo da caccia1944ex RAF serial number MK805, porta una livrea del 5º Stormo.
Wright N°4  Stati Unitiaereo da addestramento1908replica[5] del velivolo con cui venne brevettato il primo pilota dell'Aeronautica Italiana, al museo ne è conservato il motore originale

Centro Documentazione

Il centro, intitolato al generale Umberto Nobile, conserva importanti testimonianze relative alle spedizioni polari e dispone di una biblioteca di oltre 6000 volumi oltre ad una raccolta di disegni, documenti e fotografie di interesse aeronautico. L'accesso avviene solo su prenotazione previa autorizzazione del museo.[54]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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