Marcus Ericsson

pilota automobilistico svedese

Marcus Thorbjörn Ericsson (Kumla, 2 settembre 1990) è un pilota automobilistico svedese, attivo in Formula 1 dal 2014 al 2018 con Caterham e Sauber, e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2022.

Marcus Ericsson
Marcus Ericsson nel 2021 al Gran Premio di Long Beach.
NazionalitàBandiera della Svezia Svezia
Altezza180 cm
Peso68 kg
Automobilismo
CategoriaIndyCar Series, IMSA
RuoloPilota
SquadraBandiera degli Stati Uniti Andretti Autosport (IndyCar)
Bandiera degli Stati Uniti Wayne Taylor Racing (IMSA)
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio16 marzo 2014
Stagioni2014-2018
ScuderieCaterham 2014
Sauber 2015-2018
Miglior risultato finale17º (2018)
GP disputati97
Punti ottenuti18
Carriera nella IndyCar Series
Esordio10 marzo 2019
Stagioni2019-
ScuderieBandiera degli Stati Uniti Schmidt Peterson 2019
Bandiera degli Stati Uniti Chip Ganassi 2020-2023
Bandiera degli Stati Uniti Andretti 2024-
Miglior risultato finale6º (2021, 2022, 2023)
GP disputati80
GP vinti4
Podi10
Pole position0
Giri veloci4
Statistiche aggiornate al 2023

Carriera

Kart

Il primo assaggio nel motorsport Ericsson lo ebbe quando a nove anni iniziò a gareggiare con i kart. Provò quasi per caso al kartodromo di Fredrik Ekblom, ex pilota di Formula 3000 e Indy Lights e per poco non batté il record sul giro. Ekblom riuscì a convincere il padre di Ericsson, Tomas, a comprare al figlio un kart e così il giovane svedese passò i quattro anni successivi nei kartodromi, nonostante non credesse di poter andare avanti a lungo a causa di problemi economici in famiglia.[1]

Ericsson vince la sua seconda gara in Formula BMW a Brands Hatch con sei secondi di vantaggio

Formula BMW

Kenny Bräck, già vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 1999, si imbatté in Ericsson durante una corsa di kart a Göteborg nel 2006 e venne colpito dalle sue capacità, tanto da riuscire a convincere Richard Dutton, proprietario del team Fortec Motorsport, a dargli un posto in squadra per il 2007. Gli obiettivi di inizio stagione erano arrivare tra i primi otto, per poi lentamente provare a vincere qualche gara verso la fine del campionato.[1] La prima vittoria arrivò però prima del previsto, alla prima gara della serie, a Brands Hatch, dove arrivò 3º in gara-1 e vinse partendo dalla pole position in gara-2. Dopo questa vittoria, Bräck lo elevò a miglior giovane talento che avesse mai visto. Ericsson combatté per il titolo per l'intera stagione contro il pilota ceco Josef Král e l'inglese Henry Arundel. Alla fine, l'allora sedicenne svedese vinse il titolo con 40 punti di vantaggio su Král, diventando vincitore della Formula BMW britannica (prima ancora che questa si fondesse con quella tedesca e formassero insieme la Formula BMW europea).

Formula 3

Ericsson alla guida della TOM'S al Gran Premio di Macao del 2009 in Formula 3, dove finì quarto

Dopo la vittoria in Formula BMW, Ericsson iniziò a concorrere per un sedile in Formula 3. I test con il team britannico Räikkönen Robertson Racing (del quale il pilota di Formula 1 Kimi Räikkönen era proprietario) era una conseguenza della vittoria del titolo in quell'anno. Successivamente provò nuovamente una vettura di questa categoria, il team ASM, oggi ART Grand Prix. Nonostante ebbe un'offerta da parte della scuderia francese, Ericsson decise di stare in Inghilterra e correre per il team Fortec, la stessa squadra per la quale corse in Formula BMW. Lo svedese si presentò con due pole position e diversi podi ma senza vittorie, il che gli fruttò un 5º posto nel campionato.

Durante l'inverno del 2008, Ericsson firmò un contratto per la squadra di Formula 3 giapponese TOM'S per competere al campionato per la stagione successiva. Lo svedese pensò così di guadagnare l'esperienza necessaria per vincere il Gran Premio di Macao.[2] Ericsson vinse il campionato giapponese di F3 e corse anche facendo qualche comparsa nella F3 inglese. Di conseguenza partecipò al Gran Premio di Macao dove si qualificò in pole position e finì la gara lunga 4º.

GP2 Series

Ericsson sull'iSport durante il round svoltosi all'Autodromo nazionale di Monza della GP2 Series 2011

Ericsson entrò a far parte della GP2 Asia Series per la stagione 2009-2010, guidando per il team ART Grand Prix.[3] Comunque, successivamente venne confermato che Ericsson avrebbe dovuto guidare per il team Super Nova Racing nella stagione 2010 della GP2.[4] Si aspettò di completare la serie asiatica con il team, ma Jake Rosenzweig fu incaricato di sostituire lo svedese per le ultime due corse.[5] Ericsson tornò alla Super Nova per la stagione 2010 come compagno di Josef Král e, più avanti, Luca Filippi. Fece la sua prima serie di vittorie a Valencia, ma l'aver segnato punti in sole due occasioni lo fecero arrivare 17º nel campionato piloti.

Ericsson passò al team iSport International per il 2011, insieme a Sam Bird. Finì 6º nel campionato asiatico e 10º nella main series. Rimase all'iSport per il 2012, partner di Jolyon Palmer. Dopo un inizio della stagione relativamente deludente, riuscì a vincere a Spa, iniziando una serie di sei arrivi consecutivi a punti, inclusi tre podi. Questo grande finale di stagione lo portò all'8º posto in campionato.

Formula 1

Ericsson guidò una Brawn GP ai test per giovani piloti a Jerez per tre giorni, dal 1º al 3 dicembre 2009, dividendo la vettura con il pilota Indycar Mike Conway. Quest'ultimo ebbe la meglio per tre decimi sullo svedese, ciononostante il team principal Ross Brawn si complimentò con Ericsson per la sua performance.[6]

Caterham (2014)

2014

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2014.
Ericsson con il team Caterham durante il Gran Premio di Monaco

Il 21 gennaio 2014 la Caterham ufficializzò il suo ingaggio per la stagione 2014, al fianco del nipponico Kamui Kobayashi. Nella prima parte di stagione, complice anche la scarsa competitività della monoposto, non riuscì a conquistare nessun punto, venendo spesso messo in ombra dal compagno di squadra e ottenendo come miglior piazzamento un undicesimo posto a Montecarlo.

Nell'ultima parte di stagione le prestazioni di Ericsson migliorarono, grazie a delle migliorie apportate dalla scuderia all'impianto frenante della monoposto.[7]. Tuttavia, la situazione economica della scuderia si fece molto difficile, tanto che la squadra entrò in amministrazione controllata e rinunciò a partecipare al Gran Premio degli Stati Uniti e al Gran Premio del Brasile. La Caterham tornò a correre nel conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, grazie anche a una raccolta fondi su Internet, ma Ericsson rinunciò a partecipare, venendo sostituito dall'esordiente Will Stevens.[8]

Sauber (2015-2018)

2015
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2015.
Ericsson al primo anno con il team Sauber durante il Gran Premio di Gran Bretagna

Ericsson fu ingaggiato dalla Sauber, con compagno di squadra il brasiliano Felipe Nasr. Decisivo per la partecipazione al mondiale fu l'appoggio di vari sponsor, tra cui la Tetra Pak, che garantirono alla scuderia una cifra compresa tra 18 e 25 milioni di dollari, circa 20 milioni di euro[9].

Nella prima gara con la scuderia elvetica il pilota svedese ottenne i primi punti in carriera, giungendo ottavo al traguardo anche grazie ai numerosi ritiri (nove piloti ritirati). In Malesia si ritirò in seguito a un tentativo di sorpasso su Nico Hulkenberg. Lo svedese finì in testacoda e provocò l'entrata in pista della safety car.

Ericsson tornò a punti nel Gran Premio di Cina, giungendo decimo davanti a Sergio Pérez. Nel successivo Gran Premio del Bahrein le sue speranze di ripetersi furono rovinate da un problema al pit stop, che gli fece perdere 24 secondi, facendolo sprofondare nelle retrovie[10]. Nelle sei gare successive Ericsson giunse sempre al traguardo, ma senza entrare tra i primi dieci, sfiorando i punti nel Gran Premio di Gran Bretagna dove chiude undicesimo.

Il pilota svedese riuscì a tornare a punti nel Gran Premio d'Ungheria, chiuso in decima posizione; seguirono altri due risultati utili in Belgio e a Monza, dove Ericsson tagliò il traguardo rispettivamente decimo e nono. Nelle ultime gare il pilota svedese non colse altri piazzamenti utili, chiudendo la stagione al diciottesimo posto assoluto con nove punti.

2016
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2016.
Ericsson durante il Gran Premio della Malesia

Nel 2016 la Sauber non risultò competitiva e sia Ericsson sia il compagno di squadra Nasr furono relegati nelle retrovie. Il difficile inizio di stagione culminò nel Gran Premio di Monaco, nel quale i due vennero a contatto e si ritirarono dopo che Nasr aveva ignorato un ordine della scuderia di lasciar passare il suo compagno di squadra[11].

Soprattutto nella prima parte di campionato Ericsson risultò più efficace del compagno, battendolo in qualifica 12 volte su 21 Gran Premi[12]. Tuttavia, a differenza di Nasr il pilota svedese non riuscì a conquistare punti, cogliendo un undicesimo posto nel Gran Premio del Messico come miglior risultato. Ericsson chiuse l'anno in ventiduesima posizione assoluta.

2017
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2017.

Nel 2017 Ericsson parte discretamente bene, con una buona 14ª posizione in qualifica. Nonostante la ottima qualifica, sarà costretto a terminare la gara dopo 25 giri per un problema idraulico. Le successive gare continueranno a non essere perfette, causa brutte posizioni e ritiri. Nel Gran Premio di Spagna e in quello d'Azerbaigian raggiunge il suo miglior risultato, cioè la 11ª posizione. Chiude la stagione con 0 punti in classifica piloti, posizionandosi in ventesima posizione e venendo battuto dal compagno di squadra, Pascal Wehrlein, che termina la stagione con un bottino di 5 punti e la diciottesima posizione assoluta.

2018
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2018.
Ericsson durante i test 2018 con la nuova Sauber C37

Il 2 dicembre 2017 viene riconfermato anche per la stagione seguente come pilota titolare della scuderia Sauber.[13] Nella seconda gara stagionale, in Bahrein, giunge nono al traguardo, tornando a punti per la prima volta dal 2015. Nelle gare successive non riesce a segnare alcun punto, al contrario del compagno Charles Leclerc che ottiene diversi piazzamenti nei primi dieci. Nel Gran Premio d'Austria ottiene un piazzamento in zona punti grazie al decimo posto finale. Dopo un ritiro in Gran Bretagna ottiene un altro nono posto al GP di Germania, mentre in Ungheria finisce in quindicesima posizione. Nella seconda metà di stagione ottiene altri piazzamenti a punti in Belgio, Stati Uniti e Messico, concludendo la stagione con 9 punti ed il 17º posto in classifica.

Il 25 settembre 2018 viene annunciato che a partire dalla stagione 2019 Ericsson svolgerà un ruolo di terzo pilota, sempre all'interno del team Sauber[14].

IndyCar

L’esordio con Arrow Schmidt Peterson (2019)

2019
Ericsson con il team Schmidt Peterson al suo debutto ufficiale nella IndyCar.
Lo stesso argomento in dettaglio: IndyCar Series 2019.

Dalla stagione 2019, Ericsson approda in IndyCar Series, correndo come pilota titolare per il team Schmidt Peterson[15].Con un secondo posto sul circuito di Detroit conquista il suo primo podio nella categoria, concludendo al diciottesimo posto in campionato e quarto tra i rookie[16].

Chip Ganassi Racing (2020-2023)

Ericsson con il team Chip Ganassi Racing

Nel 2020 passa al team Chip Ganassi Racing sempre motorizzato Honda[17]. Sfiora il podio in tre occasioni, chiudendo il campionato in dodicesima posizione[18].

Nel 2021 viene confermato dal team Chip Ganassi Racing. Nelle prime sei gare finisce tre volte nella top 10, a Detroit riesce grazie a un'ottima strategia a vincere la sua prima gara in IndyCar davanti a Rinus VeeKay[19]. Dopo altre due top 10 raggiunge un altro podio, con un secondo posto dietro a Josef Newgarden a Mid-Ohio, torna alla vittoria a Nashville davanti al campione in carica Scott Dixon[20].

Ericsson viene confermato anche per la stagione 2022 dal team Chip Ganassi Racing[21]. Lo svedese chiude terzo in Texas poi ottiene uno strepitoso risultato vincendo la 500 Miglia di Indianapolis, la gara più importante della serie. Ericsson trionfa davanti a Patricio O'Ward e Tony Kanaan[22]. Grazie a un secondo posto a Road America Ericsson diventa il leader della classifica, nelle quattro gare successive chiude sempre in top 10.

Andretti (2024-)

Dopo quattro stagioni con Chip Ganassi, Ericsson passa al team rivale Andretti Autosport, dove trova come compagni di team Colton Herta e Kyle Kirkwood[23].

IMSA

Nel 2022 Ericsson partecipa alla 24 Ore di Daytona nella classe DPi con Cadillac Chip Ganassi Racing. Il pilota svedese si dividerà la Cadillac DPi-V.R, con Earl Bamber, Alex Lynn e il pilota Haas di Formula 1 Kevin Magnussen[24].

Nel 2024 torna a correre nella 24 Ore di Daytona, questa volta con l'Acura ARX-06 del team Wayne Taylor Racing supportato da Andretti Global[25].

Risultati

Sommario

StagioneSerieTeamGareVittoriePoleGpvPodiPuntiPos.
2007Formula BMW ingleseFortec Motorsport18711613676
2008Formula 3 ingleseFortec Motorsport20210365
Gran Premio di MacaoCarlin Motorsport10000N/AN.C.
2009Formula 3 ingleseRäikkönen Robertson Racing621036511º
Formula 3 giapponeseTOM'S1655911112
Gran Premio di Macao10100N/A
2009–10GP2 Asia SeriesART Grand Prix40000024º
Super Nova Racing
2010GP2 SeriesSuper Nova Racing2010011117º
2011GP2 SeriesiSport International1800022510º
GP2 Asia Series400019
GP2 Finali2000110
2012GP2 SeriesiSport International241015124
2013GP2 SeriesDAMS221235121
2014Formula 1Caterham F1 Team160000019º
2015Formula 1Sauber F1 Team190000918º
2016Formula 1Sauber F1 Team210000022º
2017Formula 1Sauber F1 Team200000020º
2018Formula 1Alfa Romeo Sauber F1 Team210000917º
2019IndyCar SeriesArrow Schmidt Peterson Motorsports16001129017º
Formula 1Alfa Romeo RacingCollaudatore
2020IndyCar SeriesChip Ganassi Racing14001129112º
2021IndyCar SeriesChip Ganassi Racing162013435
2022IndyCar SeriesChip Ganassi Racing1000022*9°*
IMSA - DPiCadillac Racing10000275*6°*

* Stagione in corso.

GP2 Series

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

AnnoTeam123456789101112131415161718192021222324PuntiPos.
2010Super Nova RacingCAT
MON
IST
VAL
SIL
HOC
HUN
SPA
MNZ
YMC
1117º
11Rit129RitRit7112186Rit1210137Rit1111Rit
2011iSport InternationalIST
CAT
MON
VAL
SIL
NÜR
HUN
SPA
MNZ
2510º
9853RitRitRit1134516516Rit12148
2012iSport InternationalSEP
BHR1
BHR2
CAT
MON
VAL
SIL
HOC
HUN
SPA
MNZ
SGP
124
13Rit1316771322242Rit217111518Rit143772
2013DAMSSEP
BHR
CAT
MON
SIL
NÜR
HUN
SPA
MNZ
SGP
YMC
121
Rit1313RitRit20Rit1811811324215Rit237236

GP2 Asia Series

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

StagioneTeam12345678PuntiPos.
2009–10ART Grand PrixYMC1
024º
1112
Super Nova RacingYMC2
BHR1
BHR2
1712
2011ART Grand PrixYMC1
MNZ
9
431016

Formula 1

2014ScuderiaVettura PuntiPos.
CaterhamCT05 Rit 14 Rit 20 20 11 Rit 18 Rit 18 Rit 17 19 15 17 19 019º
2015ScuderiaVettura PuntiPos.
SauberC34 8 Rit 10 14 14 13 14 13 11 10 10 9 11 14 Rit Rit 12 16 14 918º
2016ScuderiaVettura PuntiPos.
SauberC35 Rit 12 16 14 12 Rit 15 17 15 Rit 20 18 Rit 16 17 12 15 14 11 Rit 15 022º
2017ScuderiaVettura PuntiPos.
SauberC36 Rit 15 Rit 15 11 Rit 13 11 15 14 16 16 18 Rit 18 Rit 15 Rit 13 17 020º
2018ScuderiaVettura PuntiPos.
SauberC37 Rit 9 16 11 13 11 15 13 10 Rit 9 15 10 15 11 13 12 10 9 Rit Rit 917º
Legenda1º posto2º posto3º postoA puntiSenza punti/Non class.Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
SqualificatoRitiratoNon partitoNon qualificatoSolo prove/Terzo pilota

IndyCar Series

AnnoSquadraTelaioMotore1234567891011121314151617PuntiPos.
2019Arrow Schmidt PetersonDallara DW12HondaSTP
20
COA
15
ALA
7
LBH
20
IMS
24
INDY
23
DET
13
DET
2
TXS
7
RDA
13
TOR
20
IOW
11
MDO
23
POR
12
GTW
16
PORLAG
11
29017º
2020Chip Ganassi RacingTXS
19
IMS
6
ROA
10
ROA
4
IOW
9
IOW
9
INDY
32
GTW
5
GTW
23
MDO
15
MDO
5
IMS
10
IMS
15
STP
7
29112º
2021ALA
8
STP
7
TXS
19
TXS
12
IMS
10
INDY
11
DET
1
DET
9
ROA
6
MDO
2
NSH
1
IMS
9
GTW
9
POR
7
LAG
6
LBH
28
435
2022STP
9
TXS
3
LBH
22
ALA
12
IMS
4
INDY
1
DET
7
ROA
2
MDO
6
TOR
5
IOW
8
IOW
6
IMS
11
NSH
14
MAD
7
POR
11
LAG
9
506
2023STP
1
TXS
8
LBH
3
ALA
10
IMS
8
INDY
2
DET
9
ROA
6
MDO
27
TOR
11
IOW
4
IOW
9
NSH
7
IMS
10
MAD
10
POR
7
LAG
15
438
2024Andretti GlobalSTP
23
LBH
5
ALA
18
IMS
16
INDY
33
DET
2
ROALAGMDOIOWIOWTORGATPORMILMILNSH108*

500 Miglia di Indianapolis

AnnoN° autoPartitoMedia qualifica (mph)FinitoGiriGiri in testaCausa ritiro
2019713º228.51123º1980/
2020811º230.56632º240Incidente
20218231.10411º2000/
20228232.77520013/
2023810°232.88920030/
Totale81843

24 Ore di Daytona

AnnoTeamCo-pilotiAutoClasseGiriPos.Pos Cat.
2022 Cadillac Racing Earl Bamber
Alex Lynn
Kevin Magnussen
Cadillac DPi-V.RDPi73412°
2024 WTR - Andretti Autosport Filipe Albuquerque
Ricky Taylor
Brendon Hartley
Acura ARX-06GTP

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni