Lume

cavità di taluni organi anatomici (es. stomaco)

In biologia per lume (dal latino lūmĕn, «luce, apertura»[1]) si intende una cavità anatomicamente delimitata dal complesso dei tessuti che costituiscono un organo detto appunto "cavo", come ad esempio l'intestino (lume intestinale), lo stomaco (lume gastrico) o i vasi sanguigni (lume vascolare). Per estensione il termine viene altresì utilizzato per riferirsi al compartimento interno di una cellula (lume cellulare) o di un singolo organulo (ad esempio il lume del reticolo endoplasmatico)[2].

Sezione di un'arteria umana. In vivo il lume (la cavità centrale) è occupato dal sangue circolante.

In particolare, la presenza di compartimenti delimitati da membrana risolve molte problematiche rilevanti per la cellula. Nel lume di ogni organulo sono confinati specifici enzimi, substrati e ioni e avvengono reazioni a volte incompatibili o dannose per il resto della cellula.[3]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Portale Anatomia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di anatomia