Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée

cardinale, vescovo cattolico e diplomatico francese

Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée (Parigi, 25 settembre 1734Ettenheim, 16 febbraio 1803) è stato un cardinale, vescovo cattolico e diplomatico francese.Era figlio di Ercole Mériadec di Rohan-Guéméné e di Luisa di Rohan-Rohan, e quindi membro del potente casato di Rohan.

Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée
cardinale di Santa Romana Chiesa
Anonimo, Ritratto del cardinale de Rohan-Guéménée (XVIII secolo); olio su tela, Abbazia di San Pietro nella Foresta Nera, Sankt Peter.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato25 settembre 1734 a Parigi
Ordinato presbitero1756
Nominato vescovo24 marzo 1760 da papa Clemente XIII
Consacrato vescovo18 maggio 1760 dall'arcivescovo Christophe de Beaumont du Repaire
Creato cardinale1º giugno 1778 da papa Pio VI
Deceduto16 febbraio 1803 (68 anni) ad Ettenheim
 

Biografia

Infanzia

Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée nacque il 25 settembre 1734 a Parigi, figlio terzogenito di Hercule Mériadec de Rohan, principe di Guéméné, e di Louise Gabrielle Julie de Rohan. Era pronipote del cardinale Armand I de Rohan-Soubise, vescovo di Strasburgo, nonché nipote dei cardinali Armand II de Rohan-Soubise e di Louis-César-Constantin de Rohan-Guémené-Montbazon, entrambi vescovi di Strasburgo. Era anche un lontano cugino del principe di Guéméné e del marchese de Launay, l'ultimo governatore reale della Bastiglia responsabile per la sua detenzione dal 1785 al 1786.

Carriera ecclesiastica

Louis-René-Édouard con gli abiti ecclesiastici

Destinato dalla famiglia sin dalla giovinezza allo stato ecclesiastico, dal 20 aprile 1743 divenne canonico della cattedrale di Strasburgo, iniziando poco dopo la frequentazione del Collège du Plessis di Parigi e poi il seminario di Saint-Magloire, ove ottenne la licenza in utroque iure.

Sedia a baldacchino del Principe Vescovo di Strasburgo Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée

Ordinato sacerdote, ottenne una dispensa non avendo ancora l'età per essere eletto vescovo coadiutore di Strasburgo (aveva cinque anni di meno) il 22 giugno 1759. Preconizzato vescovo titolare di Canopo e nominato coadiutore con diritto di successione dal 24 marzo 1760, ottenne la consacrazione episcopale il 18 maggio di quell'anno nella cattedrale di Parigi ad opera di Christophe de Beaumont, arcivescovo di Parigi, assistito da Jean-Georges Le Franc de Pompignan, vescovo di Le Puy, e da Gilbert de May de Termont, vescovo di Blois. Membro dell'Académie française dal 27 aprile 1761, fu ambasciatore francese presso la corte austriaca a Vienna, dal 1771 al 1774. Mentre ricopriva questo incarico, a causa dei suoi comportamenti e delle sue maldicenze nei confronti dell'imperatrice Maria Teresa, si inimicò la figlia di questa e regina di Francia, Maria Antonietta. Era, inoltre, vicino all'ultima favorita di Luigi XV, la potentissima contessa du Barry, tanto da poter essere considerato uno dei membri di punta del partito dei "barristes".

Papa Pio VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 1º giugno 1778, ma non gli fu mai assegnato un titolo cardinalizio né imposta la berretta rossa, ed ottenne il titolo di grande elemosiniere di Francia. Per la sua nomina a cardinale ottenne la necessaria dispensa, poiché aveva uno zio nel Sacro Collegio dei Cardinali.

Nel 1778 come abate dell'abbazia di San Vedasto di Arras ricostruì la chiesa abbaziale che, in seguito alla distruzione della vecchia cattedrale, divenne a inizio Ottocento l'attuale cattedrale di Arras.[senza fonte]

Affare della collana

Fu una delle vittime, insieme alla regina Maria Antonietta dell'affare della collana, in seguito al quale si vide togliere tutte le sue cariche ed esiliare a La Chaise-Dieu, nell'omonima abbazia, della quale dal 1756 era divenuto abate commendatario.

Il 13 febbraio 1786 anche papa Pio VI prese provvedimenti: il cardinale fu sospeso, privato della «voce» attiva e passiva e di tutti gli onori. Entro il termine di sei mesi fissato dal papa, il cardinale Rohan si presentò a Roma, dove fu reintegrato nella carica il 18 dicembre 1786.[1]

Nel 1790, i rivoluzionari s'impadronirono dell'abbazia, ne distrussero la parte conventuale cacciando via i monaci rimasti: fu quindi l'ultimo degli abati di quest'abbazia. Radunatosi a corte, tornò nella sua diocesi e lì stabilì intrighi controrivoluzionari con l'impero e gli emigrati dell'esercito di Condé.

Ultimi anni e morte

Piatto del servizio del cardinal Louis-René-Édouard

Nel 1779, inoltre, succedette alla sede episcopale di Strasburgo. Fu eletto, suo malgrado, agli Stati generali nel distretto di Haguereau-Wissembourg. Fedele all'ancien régime e quindi contrario alla rivoluzione, si oppose vivamente alla costituzione civile del clero promulgata dalla rivoluzione e l'abolizione della monarchia. Ritiratosi dunque in esilio ad Ettenheim, nell'area germanica della sua diocesi (e parte del principato vescovile di Strasburgo), si schierò con l'emigrazione, radunando truppe per l'esercito di Condé, suo cugino. Non prese parte al conclave del 1799-1800 che elesse Pio VII. Per facilitare i rapporti ancora molto tesi tra Francia e Stato della Chiesa, nel 1801 si dimise dalla propria carica di vescovo di Strasburgo il 29 novembre di quell'anno mantenendo la sua giurisdizione sulla parte tedesca della diocesi e del principato.[senza fonte]

Fu membro della Massoneria di "rito egizio", fondata da Cagliostro nel 1784 a Bordeaux.[2]

Un'immagine del Cardinale de Rohan nella Biblioteca del Gran Seminario di Strasburgo

Morì ad Ettenheim il 16 febbraio 1803 e la sua salma venne esposta e sepolta poi nella chiesa di San Bartolomeo di Ettenheim. Lasciò tutti i suoi beni in eredità alla nipote Carlotta di Rohan-Rochefort.[3]

Con il Reichsdeputationshauptschluss, deciso pochi giorni dopo la sua morte, il suo principato vescovile fu secolarizzato e passò all'Elettorato di Baden.[senza fonte]

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  • Arcivescovo Ferdinand-Maximilien-Mériadec de Rohan-Guéménée (1770)

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
8. Charles II de Rohan-Guéméné16. Louis VIII de Rohan-Guéméné 
 
17. Anne de Rohan-Guéméné 
4. Charles III de Rohan-Guéméné 
9. Jeanne Armande de Schomberg18. Henri de Schomberg 
 
19. Anne de La Guiche 
2. Hercule Mériadec de Rohan-Guéméné 
10. Charles de Cochefilet20. André de Cochefilet 
 
21. Élisabeth de L'Aubespine 
5. Charlotte Élisabeth de Cochefilet 
11. Françoise Angélique Aubéry22. Robert Aubéry 
 
23. Claude de Prestreval 
1. Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée 
12. François de Rohan24. Hercule de Rohan 
 
25. Marie de Bretagne d'Avaugour 
6. Hercule Mériadec de Rohan-Soubise 
13. Anne de Rohan-Chabot26. Henri Chabot 
 
27. Marguerite de Rohan 
3. Louise de Rohan-Soubise 
14. Louis Charles de Lévis28. Charles de Lévis 
 
29. Marie de La Guiche 
7. Anne Geneviève de Lévis 
15. Charlotte de La Mothe Houdancourt30. Philippe de La Mothe Houdancourt 
 
31. Louise de Prie 
 

Onorificenze

Stemma

ImageStemma
Louis-René-Édouard de Rohan-Guéménée
Principe del Sacro Romano Impero, Cardinale, Grand'Elemosiniere di Francia, Commendatore dell'Ordine dello Spirito Santo

Di rosso a nove losanghe d'oro, poste 3, 3, 3. Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5. Dietro allo scudo sono presenti le insegne da principe del Sacro Romano Impero

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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