Longyearbyen

villaggio norvegese

Longyearbyen è la città più popolosa delle isole Svalbard, con circa 2 144 abitanti. È situata a 78°13′ N 15°33′ E ed è la sede della residenza del Governatore (Sysselmannen, dal 2021 Sysselmester).

Longyearbyen
località
Longyearbyen – Stemma
Longyearbyen – Veduta
Longyearbyen – Veduta
Veduta sul villaggio
Localizzazione
StatoBandiera della Norvegia Norvegia
   Bandiera delle Svalbard e Jan Mayen Svalbard e Jan Mayen
Amministrazione
GovernatoreArild Olsen (PLN)
Lingue ufficialinorvegese
Territorio
Coordinate78°13′N 15°38′E
Altitudinem s.l.m.
Superficie242,86 km²
Abitanti2 150 (2016)
Densità8,85 ab./km²
Località confinantiNessuna
Altre informazioni
LingueNorvegese
Cod. postale9170
Prefisso+47
Fuso orarioUTC+1
TargaSJ
Nome abitantiNorvegesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svalbard
Longyearbyen
Longyearbyen
Sito istituzionale

È il centro abitato con più di 1 000 abitanti più a nord del mondo.[1]

Geografia fisica

Territorio

Clima

Il sole di mezzanotte illumina la città approssimativamente per poco più di 4 mesi, dal 19 aprile al 23 agosto, nei quali il sole è sopra l'orizzonte per 24 ore al giorno. Il sole rimane sotto l'orizzonte dal 26 ottobre al 16 febbraio, ma la notte polare ufficialmente (durante la quale il sole è almeno 6 gradi sotto l'orizzonte e non vi è nemmeno il crepuscolo civile) inizia il 14 novembre e finisce il 29 gennaio. In realtà, a causa dell'ombra prodotta dalle montagne, il sole non è visibile a Longyearbyen fino a circa l'8 marzo. L'ultima apparizione del sole di mezzanotte avviene durante la notte tra il 23 ed il 24 agosto, mentre la prima mezzanotte di buio totale, a causa dei crepuscoli estremamente lenti, avviene tra il 5 ed il 6 settembre.

Il clima delle Isole Svalbard è il risultato di un clima artico temperato dalla Corrente del Nord Atlantico. La parte più calda e più umida dell'arcipelago è Nordenskiöld Land, a causa dalla convergenza di aria mite e umida da Sud e aria fredda da Nord. Le temperature medie estive sono in genere di 3-7 °C (37-45 °F), mentre le medie invernali più elevate possono arrivare da -11 a -13 °C (da 12 a 9 °F). La neve copre in genere la città da novembre a marzo. La temperatura più alta mai registrata a Longyearbyen è stata 21,3 °C (70,3 °F) nel mese di luglio 1979, mentre la più bassa è stata -46,3 °C (-51,3 °F) nel marzo 1986.

Le temperature estremamente rigide hanno indotto l’amministrazione locale a emettere un'ordinanza che vieta la sepoltura all’interno del paese. L’inconsueto provvedimento è stato motivato a seguito di una importante epidemia avvenuta nel 1917-20 e del successivo ritrovamento di virus “ancora attivi” nei tessuti prelevati da corpi riesumati a distanza di anni, risultati ancora intatti. La normale decomposizione dei cadaveri, infatti, viene impedita dalle condizioni climatiche e con essa la distruzione dei microrganismi. Tanto è bastato all'umorismo anglosassone per etichettare Longyearbyen come “La cittadina dove è vietato morire”.[2]

Storia

Il villaggio fu fondato nel 1906 da John Munro Longyear, proprietario principale della Arctic Coal Company of Boston. Longyearbyen, che fu distrutta nel 1943 dai tedeschi e successivamente ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale, è il centro amministrativo sito più a nord del mondo.

Società

La popolazione di Longyearbyen ammontava al 1º gennaio 2012 a 2 115 abitanti, così distribuiti:

Paese1º gennaio 2009[3]1º gennaio 2010[4]1º gennaio 2011[5]1º gennaio 2012[6]
Norvegia1792174416951738
Thailandia929697104
Svezia43535876
Russia21293434
Danimarca12141219
Germania26242016
Croazia10111214
Altri Paesi898189114
Totale2085205220172115

Cultura

Media

L'ambientazione della serie televisiva britannica Fortitude è ispirata alla città di Longyearbyen e alle Isole Svalbard, pur essendo girata in Islanda.[7]

Economia

Nonostante le dimensioni relativamente ridotte, la cittadina di Longyearbyen gode, grazie al suo stato di sede amministrativa, di molti dei privilegi di una grande città: è sede di un aeroporto internazionale, l'Aeroporto Svalbard (LYR), attivo dal 14 agosto 1975, e dal 1993 di un centro universitario per gli studi artici, l'Universitetssenteret på Svalbard, o UNIS. È presente inoltre il museo etnografico Svalbard Museum e l'Airship Museum, con reperti e documenti relativi al volo del dirigibile Italia e all'operazione di recupero dei superstiti[8].

Ad un chilometro dal centro di Longyearbyen si trova lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano "Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard"), un importante centro/museo che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del "patrimonio genetico tradizionale" delle sementi. È costituito da tre sale di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza. Le chiusure hanno porte di acciaio di notevole spessore e la struttura in calcestruzzo è capace di resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo.

Negli ultimi due decenni (2000 e 2010), grazie allo sviluppo del turismo alle isole Svalbard, la cittadina si è popolata di numerosi hotel, ristoranti, negozi e soprattutto di tour operator locali che offrono soggiorni ed escursioni nei panoramici e suggestivi dintorni della località.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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