Lina Attalah
Lina Attalah (in arabo لينا عطاالله?) (1983) è una giornalista e attivista egiziana cofondatrice e caporedattrice del quotidiano on-line Mada Masr.È stata caporedattrice del quotidiano Egypt Independent prima della chiusura dell'edizione stampata nel 2013. È attiva nella lotta contro la repressione del giornalismo indipendente da parte del regime dittatoriale di al-Sisi. Il settimanale Time nel 2017 l'ha definita "leader della nuova generazione"[1] e successivamente l'ha inserita nella lista delle 100 persone più influenti del 2020.[2]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c9/Lina_Attalah_2017.jpg/220px-Lina_Attalah_2017.jpg)
Biografia
Nata da famiglia cristiana,[3] Attalah ha studiato al Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico a Duino, in provincia di Trieste.[4] Ha studiato giornalismo all'Univeristà Americana del Cairo. Ha pubblicato articoli sia per quotidiani egiziani sia per il libanese The Daily Star[5], sia per l'agenzia di stampa canadese Thomson Reuters.
Attività giornalistica
Nel 2005 si è recata nel Darfur, dove si è occupata del conflitto in atto in quel Paese per conto della BBC. Ha poi seguito la rivoluzione siriana nel 2011 per conto di Egypt Independent e le elezioni presidenziali iraniane nel 2013 per il Guardian.[4]
Si è occupata di molti fatti importanti in Egitto, ed è stata fra i giornalisti picchiati dalle forze di sicurezza mentre seguivano le proteste della rivoluzione del 2011.[6]
Arresti
Nel novembre nel 2019 è stata arrestata e trattenuta per qualche ora,[7] assieme ad altri colleghi di Mada Masr, per aver pubblicato un articolo in cui spiegavano il piano di rimuovere uno dei figli del dittatore al-Sisi dal servizio segreto GIS e trasferirlo all'ambasciata egiziana a Mosca, per evitare che la sua presenza sui media mettesse in cattiva luce il dittatore.[8]
Il 18 maggio 2020 Attalah è stata arrestata mentre si trovava all'esterno del carcere di Tora e stava intervistando la madre dell'attivista Alaa Abd el-Fattah ivi detenuto; Attalah è stata rilasciata su cauzione tre ore dopo.[9][10]
Riconoscimenti
Lina Attalah ha ricevuto il Knight International Journalism Award dall'International Center for Journalism di Washington,[11] con una cerimonia che si è svolta in videoconferenza nell'ottobre 2020.[12]
Nel 2020 ha ricevuto anche il Prize for Independece (Premio per il giornalismo indipendente) di Reporter senza frontiere,[13] e l'Hermann-Kesten-Förderpreis della sezione tedesca di PEN International.[14]
Nel marzo 2022 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell'Ordine delle arti e delle lettere presso l'ambasciata francese al Cairo.[15]
Note
Altri progetti
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