Kevin McCarthy (politico)

politico statunitense

Kevin Owen McCarthy (Bakersfield, 26 gennaio 1965) è un politico statunitense, Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America dal 7 gennaio al 3 ottobre 2023, giorno in cui è stata approvata una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Kevin McCarthy
Ritratto ufficiale di McCarthy come Speaker della Camera, 2023

64º Speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d'America
Durata mandato7 gennaio 2023 –
3 ottobre 2023
PredecessoreNancy Pelosi
SuccessorePatrick McHenry (pro tempore)

Leader della minoranza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti
Durata mandato3 gennaio 2019 –
3 gennaio 2023
PredecessoreNancy Pelosi
SuccessoreHakeem Jeffries

Leader della maggioranza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti
Durata mandato1º agosto 2014 –
3 gennaio 2019
PredecessoreEric Cantor
SuccessoreSteny Hoyer

Whip della maggioranza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti
Durata mandato3 gennaio 2011 –
1º agosto 2014
PredecessoreJim Clyburn
SuccessoreSteve Scalise

Membro della Camera dei rappresentanti
Durata mandato3 gennaio 2023 –
1º gennaio 2024
PredecessoreJimmy Panetta
CircoscrizioneCalifornia, distretto n.20

Durata mandato3 gennaio 2013 –
3 gennaio 2023
PredecessoreLois Capps
SuccessoreJay Obernolte
CircoscrizioneCalifornia, distretto n.23

Durata mandato3 gennaio 2007 –
3 gennaio 2013
PredecessoreBill Thomas
SuccessoreDevin Nunes
CircoscrizioneCalifornia, distretto n.22

Dati generali
Partito politicoRepubblicano
FirmaFirma di Kevin McCarthy

Membro del Partito Repubblicano, è stato leader della maggioranza della Camera dal 2014 al 2019. McCarthy ha prestato un totale di otto mandati alla Camera, come rappresentante degli Stati Uniti per il 22º distretto congressuale della California dal 2007 al 2013 e per il 23º distretto dal 2013.

McCarthy è stato uno strenuo difensore dell'ex presidente Donald Trump. Dopo che Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali del 2020, McCarthy ha sostenuto la posizione di Trump negando la vittoria di Biden e partecipando agli sforzi per ribaltare i risultati.[1][2] In seguito ha condannato l'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio.[3][4]

Biografia

McCarthy è nato nel 1965 a Bakersfield, in California,[5] figlio di Roberta Darlene (nata Palladino), casalinga,[6] e Owen McCarthy,[7][8] assistente capo dei vigili del fuoco della città.[9] McCarthy è un residente di quarta generazione della contea di Kern. Suo nonno materno era un immigrato italiano e suo nonno paterno era irlandese.[10] McCarthy è il primo repubblicano nella sua famiglia, poiché i suoi genitori erano membri del Partito Democratico.[11] Ha frequentato la California State University, Bakersfield, dove si è laureato in marketing nel 1989 e ha ottenuto un Master in Business Administration nel 1994.[12]

Carriera politica

Dopo gli studi McCarthy aderì al Partito Repubblicano, nel 1995 ha presieduto i California Young Republicans, dal 1999 al 2001 ha presieduto la Federazione Nazionale Giovani Repubblicani. McCarthy ha vinto la sua prima elezione nel 2000, come amministratore del Kern Community College District. Nel 2002 è stato eletto all'Assemblea dello Stato della California nel 2002 ed è stato eletto alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel 2006.

Nel 2010 McCarthy divenne House Majority Whip, ovvero il vice del leader di maggioranza alla Camera, allora Eric Cantor. Nel 2014 Cantor fu sconfitto nelle primarie repubblicane per le elezioni congressuali e annunciò le dimissioni da leader di maggioranza prima della scadenza del mandato; McCarthy ottenne i consensi dei colleghi repubblicani che lo elessero come loro leader per succedere al dimissionario Cantor.[13]

All'elezione dello Speaker della Camera del 2023 è il candidato ufficiale del Partito Repubblicano. A causa della defezione dei deputati repubblicani più conservatori, che reputano McCarthy inadatto alla carica, nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti nei primi quattordici scrutini. È stata la prima volta dal 1923 in cui lo Speaker non è stato eletto al primo scrutinio, nonché la prima volta dal 1859 in cui sono stati richiesti più di nove scrutini.[14][15][16] McCarthy viene infine eletto il 7 gennaio, al quindicesimo scrutinio, dopo aver fatto alcune concessioni ai repubblicani ribelli, in particolar modo la nomina di alcuni dei suddetti ribelli ad importanti commissioni parlamentari ed una modifica al regolamento che consente a ciascun membro della Camera di proporre una mozione di sfiducia nei confronti dello Speaker (denominata ufficialmente motion to vacate the chair, letteralmente mozione per rendere la presidenza vacante).[17]

Il 3 ottobre 2023 il rappresentante Matt Gaetz ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti di McCarthy. La Camera approvato la mozione quello stesso giorno con 216 voti favorevoli e 210 contrari, rimuovendo quindi McCarthy dalla carica di Speaker della Camera: hanno votato a favore, oltre a tutti i rappresentanti democratici presenti durante la votazione, anche 8 rappresentanti repubblicani (Gaetz, Andy Biggs, Ken Buck, Tim Burchett, Eli Crane, Bob Good, Nancy Mace e Matt Rosendale). Questo evento ha rappresentato un qualcosa di inedito per la politica americana, in quanto è stata la prima volta nella storia degli Stati Uniti che la Camera dei Rappresentanti ha rimosso dall'incarico il suo presidente.[18][19][20]

Nel dicembre 2023 ha annunciato le sue dimissioni (divenute effettive il 1º gennaio 2024), decidendo anche di non ricandidarsi alle elezioni suppletive per il senato del 2024.[21]

Posizioni politiche

Ambiente

Kevin McCarthy ha posizioni scettiche sul clima.[22] Nel 2014 è stato uno dei principali oppositori del Clean Power Plan per ridurre le emissioni di gas serra delle centrali a carbone. Si è opposto alle norme sulla fuoriuscita di metano dagli impianti di trivellazione per i combustibili fossili definendole "burocratiche e inutili".

Nel 2015, durante l'accordo sul clima di Parigi, Kevin McCarthy si è opposto alla partecipazione degli Stati Uniti agli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. Nel 2011 è stato l'autore principale del Wilderness and Roadless Area Release Act, una legge che avrebbe rimosso lo status di protezione da 60 milioni di acri di terreno pubblico.

Politica estera

Kevin McCarthy ha ricevuto donazioni da lobbisti sauditi per finanziare le sue campagne elettorali.[23] Nel giugno 2016, in un incontro con funzionari eletti repubblicani, ha affermato che Donald Trump è "pagato da Vladimir Putin".[24]

Nel 2019 ha espresso il suo sostegno alle proteste di Hong Kong contro il governo cinese.[25] Il 3 gennaio 2020 ha applaudito l'assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani.[26] Si esprime a favore dell'annessione della Cisgiordania da parte di Israele. Nel 2020 ha firmato una lettera al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu per ribadire "l'alleanza indissolubile tra Stati Uniti e Israele".[27]

Problemi sociali

Ha esercitato pressioni per l'abrogazione del Patient Protection and Affordable Care Act, soprannominato Obamacare.

In particolare, sta combattendo l'amministrazione Biden sulla legge "Build Back Better". La legge, con un budget di 1.700 miliardi di dollari, prevede l'asilo per tutti i bambini di 3 e 4 anni, una migliore copertura sanitaria e investimenti significativi per ridurre le emissioni di gas serra. Kevin McCarthy definisce il disegno di legge una "truffa di spesa socialista". Nel novembre 2021, il giorno del voto alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy parlò per quasi 8,5 ore per impedire il voto. Ha stabilito un nuovo record per il discorso più lungo alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Il disegno di legge viene approvato dalla Camera dopo il discorso di Kevin McCarthy.[28]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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