Guglielmo II di Besalú

Guglielmo, detto il Tuono; Guillaume in francese, Guillem in catalano, Guillermo in spagnolo, in portoghese e in galiziano, Guillelmus in latino (1025 circa – 1066 circa), fu Conte di Besalú, dal 1052 alla sua morte.

Guglielmo II
Conte di Besalú
In carica1052 - 1066
PredecessoreGuglielmo I
SuccessoreBernardo II
Nome completoGuglielmo
Altri titoliconte di Ripoll
Nascita1025 circa
Morte1066 circa
Dinastiacasa di Barcellona
PadreGuglielmo I
MadreAdelaide (o Gerberga) di Provenza
ConsorteStefania di Provenza
FigliBernardo e
Stefania

Origine

Guglielmo, secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, era il figlio maschio primogenito del Conte di Besalú, Guglielmo I[1] e, come ci viene confermato dal documento n° 237 della Histoire générale de Languedoc avec des notes et les pièces justificatives, tome V di Adelaide (o Gerberga) di Provenza[2] ( † dopo il 1036), di cui non si conoscono gli ascendenti.
Guglielmo I di Besalú, secondo il Gesta Comitum Barchinonensium[3], era il figlio maschio primogenito del Conte di Besalú, Bernardo I[4] e della moglie, Toda di Provenza, che secondo le Europäische Stammtafeln, volume II, tavola 187 (non consultato), era figlia del conte d'Avignone, conte di Provenza e marchese di Provenza, Guglielmo I e della prima moglie, Arsenda di Comminges[5]; seconda altri invece era figlia del duca di Guascogna, Guglielmo Sánchez e di Urraca di Pamplona[6][7].

Biografia

Guglielmo viene citato per la prima volta in un documento, nel 1029, quando il padre, Guglielmo I confermò alcuni privilegi al monastero San Pietro di Besalù, come da documento n° 96 del Diplomatari i escrits literaris de l'abat i bisbe Oliba (non consultato)[8].

Quando, nel 1049, fu convocato un concilio a Narbona, dove erano presenti tutti i vescovi catalani, tutti i nobili colpevoli di comportamento aggressivo nei confronti della chiesa furono scomunicati ad eccezione di conti di Besalù e Cerdayna[9]; suo padre, Guglielmo I assieme a Guglielmo, pur essendo stati tra coloro che avevano assaltato l'Abbazia di San Michele di Cuxa, in cambio del perdono restituirono il mal tolto e promisero che avrebbero difeso l'abbazia di San Michele di Cuxa[10].

Secondo il Chronicon alterum Rivipullense, suo padre, Guglielmo I, morì nel 1052 (1052. obiit Guillelmus comes Bisull.)[11]; il Gesta Comitum Barchinonensium riporta che Guglielmo detto il Grosso morì nel 1052, fu inumato assieme alle spoglie del padre, nel monastero di Santa Maria di Ripoll e che gli succedettero entrambi i figli,[1].
Guglielmo nel documento n° 237 della Histoire générale de Languedoc avec des notes et les pièces justificatives, tome V, viene citato col titolo di conte (Guilielmus comes filius Adalaiz)[2].

Secondo lo storico catalano Pròsper de Bofarull i Mascaró, nel suo Los condes de Barcelona vindicados, Tome II, Guglielmo nel 1054, si fidanzò con Lucia de La Marche, cognata del conte di Barcellona, Raimondo Berengario I detto el Vell ("il Vecchio") (1024-1076) e sorella di Almodis de La Marche[12], figlia di Bernardo I (ca. 991- 16 giugno 1047) conte de La Marche e della moglie, Amelia de Rasés (? - † 1053).
Due documenti della Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, confermano la volontà di Guglielmo di sposare Lucia: il n° MMCLXXXIX (Lucie sponse mee)[13], ed il n° MMCXC (Lucie sponse mee)[14].
Molto probabilmente, anche la consegna di due castelli da parte di Raimondo Berengario I (Remundum comitem Barchinonensem filium Sancie comitisse) a Guglielmo (Guilelmum comitem Bisuldunensem filium Adalezia comitisse), come da documento n° MMCLXXXVIII della Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, faceva parte di questo contratto di matrimonio[15], che non andò a buon fine, tanto che Raimondo Berengario I, secondo il documento n° MMCXCI della Colección diplomática del Condado de Besalú, tomus XV, fece reclami e rimostranze a Guillermo, conte di Besalù[16].
Guglielmo allora attaccò la contea di Barcellona, anche senza l'approvazione di tutti i suoi feudatari[10].
La situazione si risolse, nel 1057, quando entrambi i conti firmarono un trattato di pace[10].

Nel 1055, Guglielmo (Willelmus comes Bisulunensis) fece una donazione alla chiesa di Girona, come ci viene confermato dal documento n° XXXII della España sagrada . Tomo XLIII. De la santa iglesia de Gerona[17].

Guglielmo aveva un carattere irritabile e intransigente, che gli fecero guadagnare il suo soprannome[10], e lo fecero questionare col vescovo di Girona ed avere rapporti conflittuali coi suoi feudatari che, verso il 1066, col consenso del fratello, Bernardo, lo assassinarono[18][19].
Il fratello Bernardo, che già collaborava nel governo della contea[10], gli succedette come Bernardo II.

Matrimonio e discendenza

Dopo il 1055, Guglielmo aveva sposato Stefania di Provenza, che, secondo lo storico e genealogista, ungherese, Szabolcs de Vajay, nel suo La Provence Historique, Tome XII (non consultato), era figlia del conte Goffredo I di Provenza e di Stefania o Dolce[8], viscontessa di Marsiglia, figlia del visconte di Marsiglia, Guglielmo II[20]; il matrimonio viene indirettamente confermato dal documento n° 364 dell'Histoire Générale de Languedoc, Tome V, Preuves, Chartes et Diplômes[21].
Guglielmo da Stefania ebbe due figli[8][22]:

Note

Bibliografia

Fonti primarie

Letteratura storiografica

Voci correlate

Collegamenti esterni