Gran Premio della Malesia 2002

corsa automobilistica

Il Gran Premio della Malesia 2002 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 17 marzo 2002 sul circuito di Sepang. La gara fu vinta da Ralf Schumacher su Williams-BMW davanti al compagno di squadra Juan Pablo Montoya e a Michael Schumacher su Ferrari.

Bandiera della Malaysia Gran Premio della Malesia 2002
682º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 2 di 17 del Campionato 2002
Data17 marzo 2002
LuogoCircuito di Sepang
Percorso5.543 km
circuito permanente
Distanza56 giri, 310,408 km
Climacoperto
Risultati
Pole positionGiro più veloce
Bandiera della Germania Michael SchumacherBandiera della Colombia Juan Pablo Montoya
Ferrari in 1'35"266Williams - BMW in 1'38"049
(nel giro 38)
Podio
1. Bandiera della Germania Ralf Schumacher
Williams - BMW
2. Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya
Williams - BMW
3. Bandiera della Germania Michael Schumacher
Ferrari

Vigilia

Aspetti tecnici

Il clima caldo e umido del circuito malese spinse molte scuderie a praticare aperture aggiuntive nelle fiancate delle proprie monoposto, in modo da migliorare il raffreddamento delle componenti interne.[1] La Ferrari, in attesa del debutto ormai imminente della F2002, schierò nuovamente due F2001 modificate per Michael Schumacher e Barrichello, sulle cui fiancate furono aperti degli sfoghi supplementari, di dimensioni maggiori sul lato destro.[1] La scuderia più attiva fu la Renault, che utilizzò in gara una versione potenziata del proprio propulsore (riservata alle sole qualifiche in Australia) e portò in pista un nuovo alettone posteriore e un nuovo profilo estrattore.[1]

Aspetti sportivi

La Phoenix Finance provò a presentarsi al Gran Premio, spedendo in Malesia due telai Prost equipaggiati con motori Hart del 1998 ed i retrotreni delle vetture biposto della Arrows.[2] Si presentarono a Sepang anche Tarso Marques e Gastón Mazzacane, oltre ad un gruppo di 30 persone formato da ex personale Prost e TWR.[3] Tuttavia, le vetture furono bloccate alla dogana perché non riconosciute come facenti parte degli accordi che permettono ai team di Formula 1 di trasportare le proprie monoposto dentro e fuori i vari Paesi senza pagare tasse[4] e la FIA non riconobbe la validità del passaggio di proprietà dell'iscrizione della Prost al mondiale 2002 alla Phoenix, escludendola dal campionato.[5]

Prove libere

Risultati

Nella prima sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[6]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
11 Michael SchumacherFerrari1'38"626
22 Rubens BarrichelloFerrari1'39"602
37 Nick HeidfeldSauber - Petronas1'41"124

Nella seconda sessione di prove di venerdì i risultati furono i seguenti:[6]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
14 Kimi RäikkönenMcLaren - Mercedes1'37"399
23 David CoulthardMcLaren - Mercedes1'38"038
31 Michael SchumacherFerrari1'38"490

Nella sessione di prove di sabato mattina i risultati furono i seguenti:[6]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
16 Juan Pablo MontoyaWilliams - BMW1'36"556
24 Kimi RäikkönenMcLaren - Mercedes1'36"648
35 Ralf SchumacherWilliams - BMW1'36"689

Qualifiche

Resoconto

Michael Schumacher ottenne la prima pole position stagionale (150ª per la Ferrari), precedendo di poco più di due decimi Montoya. Il colombiano si dovette accontentare della seconda posizione nonostante avesse fatto segnare i tempi migliori sia nel secondo che nel terzo settore della pista.[7] Barrichello e Ralf Schumacher, rispettivamente terzo e quarto, non si avvicinarono alle prestazioni dei rispettivi compagni di squadra, dai quali risultarono staccati di circa sei decimi. La McLaren dovette accontentarsi della terza fila, con Räikkönen davanti a Coulthard. Le monoposto di Woking pagarono un distacco di oltre un secondo dalla pole position di Schumacher.

Heidfeld fece segnare il settimo tempo, davanti a Button, Fisichella e Salo, alla guida di una Toyota sorprendentemente competitiva nel secondo Gran Premio della sua storia. Continuarono invece le difficoltà della Jaguar, che vide i propri piloti relegati nelle ultime file.

Risultati

PosNoPilotaCostruttorePneumaticiTempoDistacco
11 Michael SchumacherFerrariB1'35"266
26 Juan Pablo MontoyaWilliams - BMWM1'35"497+0"231
32 Rubens BarrichelloFerrariB1'35"891+0"625
45 Ralf SchumacherWilliams - BMWM1'36"028+0"762
54 Kimi RäikkönenMcLaren - MercedesM1'36"468+1"202
63 David CoulthardMcLaren - MercedesM1'36"477+1"211
77 Nick HeidfeldSauber - PetronasB1'37"199+1"933
815 Jenson ButtonRenaultM1'37"245+1"979
99 Giancarlo FisichellaJordan - HondaB1'37"536+2"270
1024 Mika SaloToyotaM1'37"694+2"428
1120 Heinz-Harald FrentzenArrows - CosworthB1'37"919+2"653
1214 Jarno TrulliRenaultM1'37"920+2"654
1311 Jacques VilleneuveBAR - HondaB1'38"039+2"773
148 Felipe MassaSauber - PetronasB1'38"057+2"791
1510 Takuma SatōJordan - HondaB1'38"141+2"875
1621 Enrique BernoldiArrows - CosworthB1'38"284+3"018
1717 Pedro de la RosaJaguar - FordM1'38"374+3"108
1812 Olivier PanisBAR - HondaB1'38"390+3"124
1925 Allan McNishToyotaM1'38"959+3"693
2016 Eddie IrvineJaguar - FordM1'39"121+3"855
2123 Mark WebberMinardi - AsiatechM1'39"454+4"188
2222 Alex YoongMinardi - AsiatechM1'40"158+4"892

Warm up

Nel warm up di domenica mattina i migliori tempi furono i seguenti:[6]

PosNoPilotaCostruttoreTempo
12 Rubens BarrichelloFerrari1'39"611
21 Michael SchumacherFerrari1'39"748
33 David CoulthardMcLaren - Mercedes1'39"753

Gara

Resoconto

Alla partenza la Arrows di Frentzen rimase ferma sullo schieramento. La vettura del tedesco fu riportata tempestivamente ai box, da dove ripartì con due tornate di ritardo sul gruppo.

Alla prima curva Montoya, partito meglio del rivale, affiancò all'esterno Michael Schumacher. I due vennero a contatto e il pilota tedesco perse l'alettone anteriore, mentre il colombiano finì nella via di fuga, rientrando in pista in undicesima posizione. Passò quindi al comando Barrichello, seguito da Ralf Schumacher e dalle due McLaren di Räikkönen e Coulthard. Nel corso del secondo giro Sato, in decima posizione, tamponò violentemente il compagno di squadra Fisichella. Entrambi furono costretti ai box per le riparazioni, che nel caso del pilota romano si protrassero per oltre quattro minuti. Anche Schumacher effettuò una sosta per sostituire il musetto danneggiato, tornando in pista nelle retrovie. Montoya approfittò dell'incidente tra le due Jordan e sopravanzò Salo, Trulli (rallentato da problemi tecnici che lo costrinsero al ritiro dopo poche tornate) e Button, risalendo fino al sesto posto. Il colombiano fu, però, ritenuto responsabile dai commissari di gara per l'incidente con Schumacher e penalizzato con un drive-through, che effettuò al nono passaggio, perdendo tre posizioni.

Al 13º giro Coulthard cominciò ad accusare problemi al propulsore. Lo scozzese subì diversi sorpassi, ritirandosi poco più tardi. Al quarto posto si trovò quindi Heidfeld, seguito da Button e Salo. Al 19º giro Michael Schumacher si fermò ai box insieme ad Heidfeld, mentre due tornate più tardi fecero lo stesso Montoya e Barrichello. Al 24º giro cedette il motore anche sulla McLaren di Räikkönen, risalito fino alla seconda posizione grazie a ritiri e rifornimenti degli avversari. Button conquistò così la terza posizione, alle spalle di Barrichello e Ralf Schumacher. Sia il pilota della Renault che quello della Williams erano partiti con la tattica di un unico pit stop, che effettuarono contemporaneamente nel corso della 31ª tornata. Barrichello recuperò il comando della corsa per quattro giri, fermandosi poi per la seconda volta ai box. Il brasiliano tornò in pista in seconda posizione, ma le sue residue possibilità di vittoria svanirono nel corso del 40º giro, quando sulla sua Ferrari esplose il motore.

Ralf Schumacher rimase quindi senza rivali per la vittoria, mentre alle sue spalle Button dovette difendere la seconda posizione dai rimontanti Montoya e Michael Schumacher. Il colombiano si liberò del pilota della Renault nel corso del 44º giro, mentre Schumacher, pur essendo molto più veloce del rivale, riuscì a raggiungerlo e superarlo solo ad un giro dalla fine, quando sulla Renault dell'inglese cedette la sospensione posteriore. Nonostante questo inconveniente Button riuscì a concludere la corsa con un ottimo quarto posto; dietro di lui si piazzarono le due Sauber di Heidfeld e di Massa, che conquistò il primo punto iridato alla seconda gara della carriera. La Williams ottenne la sua prima doppietta dal Gran Premio del Portogallo 1996.

Risultati

PosNoPilotaCostruttorePneumaticiGiriTempo/Ritiro e posizione al ritiroPartenzaPunti
15 Ralf SchumacherWilliams - BMWM561h34'12"912410
26 Juan Pablo MontoyaWilliams - BMWM56+39"70026
31 Michael SchumacherFerrariB56+1'01"79514
415 Jenson ButtonRenaultM56+1'09"76783
57 Nick HeidfeldSauber - PetronasB55+1 giro72
68 Felipe MassaSauber - PetronasB55+1 giro141
725 Allan McNishToyotaM55+1 giro19
811 Jacques VilleneuveBAR - HondaB55+1 giro13
910 Takuma SatōJordan - HondaB54+2 giri15
1017 Pedro de la RosaJaguar - FordM54+2 giri17
1120 Heinz-Harald FrentzenArrows - CosworthB53+3 giri11
1224 Mika SaloToyotaM53+3 giri10
139 Giancarlo FisichellaJordan - HondaB53+3 giri9
Ritirato2 Rubens BarrichelloFerrariB39Motore (2°)3
Ritirato23 Mark WebberMinardi - AsiatechM34Impianto elettrico (11°)21
Ritirato16 Eddie IrvineJaguar - FordM30Impianto idraulico (12°)20
Ritirato22 Alex YoongMinardi - AsiatechM29Cambio (14°)22
Ritirato4 Kimi RäikkönenMcLaren - MercedesM24Motore (4°)5
Ritirato21 Enrique BernoldiArrows - CosworthB20Pompa benzina (8°)16
Ritirato3 David CoulthardMcLaren - MercedesM15Motore (9°)6
Ritirato12 Olivier PanisBAR - HondaB9Frizione (13°)18
Ritirato14 Jarno TrulliRenaultM9Surriscaldamento motore (18°)12

Classifiche

Note

Fonti

Tutti i dati statistici provengono da Autosprint n.12/2002

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2002
 

Edizione precedente:
2001
Gran Premio della MalesiaEdizione successiva:
2003
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