Gordon Sinclair

aviatore e ufficiale inglese

Gordon Leonard Sinclair (Eastbourne, 15 agosto 191626 giugno 2005) è stato un aviatore e ufficiale britannico, asso dell'aviazione durante la seconda guerra mondiale con 10 vittorie confermate[1].

Gordon Leonard Sinclair
NascitaEastbourne, 15 agosto 1916
Morte26 giugno 2005
Dati militari
Paese servitoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataBritish Army
Royal Air Force
ArmaArtiglieria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1935 - 1957
GradoWing Commander
GuerreSeconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia di Francia
Battaglia d'Inghilterra
Decorazionivedi qui
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Biografia

Nacque a Eastbourne il 15 agosto 1916,[2] figlio di un ufficiale del Reggimento di cavalleria "Dragoni d'Inniskilling" rimasto ferito nel 1915, in piena Grande Guerra. Seguì gli studi presso il locale college e nel 1935 entrò successivamente nell'esercito, assegnato all'artiglieria,[N 1] transitando in forza alla Royal Air Force nel marzo del 1937.[2] Dopo aver conseguito il brevetto di pilota militare fu assegnato al No.19 RAF Squadron,[3] il primo reparto da caccia ad essere equipaggiato con i nuovi Supermarine Spitfire.[3] Durante il suo primo volo sul velivolo, il 16 agosto del 1938,, in fase di atterraggio all'aeroporto di Duxford, perse, per un guasto la gamba destra del carrello d'atterraggio, cappottandosi[4] ma riuscì ad uscire illeso dall'aereo incidentato.[2]

La seconda guerra mondiale

Dopo il periodo della phoney war fu di servizio di scorta ai convogli che salpavano dalla costa est dell'Inghilterra, e nel 1940 il No.19 Squadron fu inviato presso Hornchurch per proteggere le operazioni di evacuazione del contingente britannico in Francia a Dunkerque (Operazione Dynamo).[2] Il 26 marzo 1940 affrontò alcuni Messerschmitt Bf 109 durante la prima missione sopra Dunkerque, riuscendo ad abbatterne uno, e ne abbatte un altro in quello stesso giorno nel corso della seconda sortita, ma tale vittoria non poté essere confermata.[N 2] Il giorno dopo conseguì due vittorie abbattendo altrettanti bombardieri, ma anche queste vittorie non gli furono accreditate.[2] Il 1 giugno conseguì tre vittorie a spese di un Bf 109 e due bombardieri, mentre un altro Bf 109 gli fu assegnato in condivisione con altri piloti. Diventato un Asso[1] verso la fine dell'evacuazione, alla fine di giugno fu decorato con la Distinguished Flying Cross.[2]

Durante il corso della Battaglia d'Inghilterra gli fu affidato il comando della Flight A del No.310 Squadron,[5] la prima unità composta da piloti cecoslovacchi equipaggiata con gli Hawker Hurricane.[5] Il 9 settembre 1940, mentre attaccava un bombardiere Dornier Do 17, a sud di Londra, si scontrò in volo con un altro Hurricane e fu costretto a lanciarsi con il paracadute, ferendosi ad una gamba.[N 3]All'inizio del 1941 gli fu conferita la Croce di guerra Cecoslovacca, e nel maggio di quello stesso anno assunse il comando del nuovo No.313 Squadron[5] formato anch'esso da piloti cecoslovacchi. Basato in un aeroporto della Cornovaglia il nuovo reparto iniziò ad operare in pattugliamenti offensivi, e in missioni di scorta ai bombardieri, nel nord-est della Francia. Verso la fine dell'anno fu trasferito alla direzione delle operazioni dei reparti da caccia presso l'Air Ministry.[N 4]

Nel settembre 1943 assunse il comando del No.56 Squadron[6] equipaggiato con i potenti caccia Hawker Typhoon F.Mk.1,[6] presto convertiti al ruolo di appoggio tattico.[N 5]Nell'aprile del 1944 fu promosso Wing Commander entrando nel comando del No.84 Wing (Stormo), per poi tornare al Ministero dell'aviazione come specialista delle operazioni dei caccia.[2]

Dopoguerra

Dopo la fine del conflitto lavorò per due anni come segretario personale del Segretario di stato per l'aviazione, il Visconte di Stansgate, e poi per altri due anni ad Aden. Dopo aver frequentato il corso presso il RAF Staff College,[N 6] ricoprì altri incarichi presso il Ministero dell'aviazione, e poi per due anni fu consulente per l'aviazione presso il governo libanese.[2]Tornato in Patria nel 1955, servì presso il Centro di controllo caccia del settore dello Yorkshire, ritirandosi dal servizio nel 1957.[2] Lasciata la carriera militare lavorò per due anni presso la Morgan Croucible, e quindi si impegnò nell'industria siderurgica, divenendo nei primi anni sessanta vice direttore della British Steel Export Association, lasciando l'incarico nel 1972 quando il settore fu nazionalizzato. Andò quindi a lavorare in Francia fino al suo definitivo pensionamento, e fu anche direttore della Royal Society for the Prevention of Accidents.[2]Insignito dell'ordine di Re Giorgio di Podograd dal governo ceco per il suo impegno nella seconda guerra mondiale a fianco dei piloti cechi, si spense il 26 giugno 2005.[2]

Onorificenze

«This officer has destroyed four enemy aircraft. His unfailing cheerfulness and gallantry in the face of the enemy has set an example to his fellow pilots.»
— [7]

Onorificenze estere

  • Medaglia al merito militare (Cecoslovacchia)
  • Ordine di Re Giorgio di Poděbrady (Repubblica Ceca)

Note

Annotazioni

Fonti

Bibliografia

  • (EN) Ken Delve, Fighter Command 1936-1968. An Operational & Historical Record, Barnsley, Pen & Sword, 2007.
  • (EN) John Lake, The Battle of Britain, Etobicoke (Ontario), Prospero Books, 2000, ISBN 1-55267-007-4.
  • (EN) Peter Lewis, Squadron Histories. RFC, RNAS & RAF since 1912, London, Putnam & Company, 1968.
  • (EN) Alfred Price, Spitfire Mark I/II Aces 1939-41, Botley, Osprey Publishing, 1996, ISBN 1-85532-627-2.
  • (EN) Alfred Shores, Aces High: A Further Tribute to the Most Notable Fighter Pilots of the British and the Commonwealth Air Forces in WWII, London, Grub Street, 2008, ISBN 1-909808-43-1.