Giulia Moi
Giulia Moi (Cagliari, 24 maggio 1971) è una politica italiana.
Giulia Moi | |
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Europarlamentare | |
Legislatura | VII |
Gruppo parlamentare | EFDD (fino al 16/10/2014) NI (dal 16/10/2014) EFDD (dal 20/10/2014) |
Circoscrizione | Italia insulare |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento 5 Stelle (2010-2018) Indipendente (2018-2021) Progresso Sostenibile (dal 2021) |
Titolo di studio | Ph.D. in Scienze Biologiche |
Università | King's College London e Università degli Studi di Cagliari |
Professione | Ricercatrice |
Biografia
Laureata in Scienze Biologiche presso l'Università di Cagliari[1], ha successivamente conseguito un Ph.D. presso il King's College London, con una tesi dal titolo Chemistry and Biological Activity of Kigelia pinnata Relevant to Skin Conditions.[2]
Nel 2010 si è candidata alle elezioni provinciali di Cagliari nella lista dell'Unione Popolare Cristiana, in sostegno al candidato del centrosinistra Graziano Milia, ottenendo 16 voti.[3]
Successivamente aderisce al Movimento 5 Stelle, nelle cui liste viene eletta europarlamentare alle elezioni europee del 2014, suscitando delle polemiche interne[3][4] poi oggetto di vicende giudiziarie[5][6].Il 31 dicembre 2018 viene infine espulsa dal Movimento 5 Stelle su decisione dei Probiviri[7] dopo una procedura disciplinare presso il Parlamento europeo[8] per cui pende[9] appello.[10]
Moi si è occupata di presunti abusi di un ente di formazione sardo finanziato con un milione di euro di fondi europei[11]. L'ente fu oggetto di inchiesta nel 2013 a seguito di un suo esposto[12] e l'ha poi querelata per le sue affermazioni del 2011[13]. Con sentenza del 23 luglio 2020, il Tribunale penale di Cagliari l'ha condannata per diffamazione a 800 euro di multa e a 60.000 euro di risarcimento dei danni, quindicimila per ciascuna delle quattro parti civili[14].
Come componente della commissione agricoltura del Parlamento europeo (AGRI), Moi è stata relatrice insieme a Renate Sommer per la direttiva sulla clonazione di animali delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina allevati e fatti riprodurre a fini agricoli[15]. È stata inoltre al centro di un acceso dibattito nella medesima commissione[16] in relazione a una proposta della Commissione europea in materia di OGM che è stata infine respinta dalla plenaria del Parlamento europeo il 28 ottobre 2015[17] su proposta del relatore principale Giovanni La Via e di una commissione quasi unanime.[18]
Terminata l'esperienza all'europarlamento, Giulia Moi fonda il movimento Progresso Sostenibile, che in vista delle elezioni europee del 2024 inizialmente aderisce a Libertà, lista elettorale promossa da Cateno De Luca di Sud chiama Nord,[19] salvo poi ritirarsi prima del deposito delle liste[20].
Note
Collegamenti esterni
- Giulia Moi, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.