Geronimo (figlio di Carlo Martello)

nobile francese

Geronimo, Hieronymus in latino (720 circa – dopo il 782) è stato un principe della casa reale carolingia, conte di San Quintino, che si distinse in campo militare.

Origine

Era il figlio del Maggiordomo di palazzo di Austrasia[1] ed in seguito maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[2], Carlo Martello (che era figlio di Pipino di Herstal o Pipino II maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[3] e di Alpaïde di Bruyères[4], (circa 650-† 717), di cui non si conoscono gli ascendenti, ma l'Ex Chronico Sigeberti monachi ci informa che era sorella di un certo Dodone, domestico di Pipino II, che martirizzò il vescovo di Liegi, San Lamberto[5]) e di una sua amante di cui non si conscono gli ascendenti.

Biografia

Egli è una figura oscura della quale si hanno scarse notizie[6], comunque il Genealogiae Comitum Flandriae conferma che Geronimo era figlio di Carlo Martello[7].

Così come ai fratellastri, Bernardo, Remigio e Grifone, alla morte del padre, gli venne negata qualunque pretesa sull'eredità paterna, che spettò ai soli figli di primo letto, Carlomanno e Pipino.

Secondo l'Herimanni Augiensis Chronicon, dopo che il papa Stefano II, a Parigi, aveva unto (28 giugno 754) Pipino il Breve, re dei Franchi, il duca Geronimo, fratello (fratellastro) di Pipino, scortò il papa a Roma[8].
Molto probabilmente, dopo questi avvenimento divenne abate laico di San Quintino[9].

Si era sposato con Ercheswinda (o Ermentrude, secondo la storico francese Christian Settipani, esperto di genealogie, Geronimo si era sposato due volte[10]). Il nome Ercheswinda viene usato dall'abate Folcuino che scrisse la biografia di uno dei figli della coppia, il vescovo Folcuino, figlio di Geronimo, zio di Carlomagno e Ercheswinda[11], mentre nel Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, il presule Folcuino è detto figlio di Geronimo e di Ermentrude[12].

Geronimo viene citato in un documento di un giudizio di Carlomagno, datato 782, in cui Carlo lo definisce, assieme ad altri, suo fedele conte[13].

Di Geronimo non si conosce l'anno esatto della morte perché, dopo il 782, non viene più citato in nessun documento

Discendenza

Geronimo dalla moglie, Ercheswinda (o Ermentrude), di cui non si conoscono gli ascendenti, molto probabilmente di stirpe gota[11], gli diede quattro figli[9]:

  • Audoino, citato nel Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin[12];
  • Fulrado (†31 gennaio 826), abate di San Quintino[11]
  • Ricarda, che sposò Nitardo e, secondo la storico francese Christian Settipani, esperto di genealogie, ricevette in dono una proprietà dal fratello, Fulrado[14]:
  • Fulcuino[11] († Esquelbecq, 15 dicembre 855), fu, secondo l'abate Folcuino, vescovo di Thérouanne[15]. Viene citato nel Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, come santo vescovo, figlio di Geronimo e di Ermentrude[12].

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
AnsegisoArnolfo di Metz 
 
Doda di Metz 
Pipino di Herstal 
BeggaPipino di Landen 
 
Itta di Nivelles 
Carlo Martello 
? 
 
 
Alpaïde di Bruyères 
? 
 
 
Geronimo di San Quintino 
 
 
 
 
 
 
 
? 
 
 
 
 
 
 
 
 

Note

Bibliografia

Fonti primarie

Letteratura storiografica

  • Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale, Cambridge, Cambridge University Press, 1999, pp. 688-711.
  • Gerhard Seeliger, Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno, in Storia del mondo medievale, Cambridge, Cambridge University Press, 1999, pp. 358-396.

Voci correlate

Collegamenti esterni