Gazzada Schianno

comune italiano

Gazzada Schianno (La Gagiàva e S'ciàn in dialetto varesotto[5]) è un comune italiano di 4 592 abitanti della provincia di Varese in Lombardia, sorto nel 1927 dall'unione dei due precedenti comuni autonomi di Gazzada e Schianno.[6] È costituito dalla seguenti località e frazioni: Gazzada, Schianno, Campagnola, Vigano, C.na Lucchi, Piana di Luco, La Campagnola, Viganò e Roccolo.

Gazzada Schianno
comune
Gazzada Schianno – Stemma
Gazzada Schianno – Bandiera
Gazzada Schianno – Veduta
Gazzada Schianno – Veduta
Veduta della Gazzada, dipinto di Bernardo Bellotto datato 1744, Milano Pinacoteca di Brera.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoStefano Frattini (lista civica di centrodestra Il paese in comune) dal 10-6-2024[1]
Territorio
Coordinate45°46′51.73″N 8°49′55.84″E
Altitudine368 m s.l.m.
Superficie4,84 km²
Abitanti4 592[2] (30-11-2023)
Densità948,76 ab./km²
FrazioniSchianno
Comuni confinantiBrunello, Buguggiate, Castronno, Lozza, Morazzone, Varese
Altre informazioni
Cod. postale21045
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012073
Cod. catastaleD951
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 652 GG[4]
Nome abitantischiannesi e gazzadesi
PatronoS. Croce (Gazzada) e S. Giorgio (Schianno)
Giorno festivo14 settembre e 23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gazzada Schianno
Gazzada Schianno
Gazzada Schianno – Mappa
Gazzada Schianno – Mappa
Posizione del comune di Gazzada Schianno nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Storia

Gazzada era parte del feudo della Val Bossa, i cui signori erano i Bossi, nel quale rimase possesso fino all'abolizione dei diritti feudali[7][8]. Dal 1809 al 1816 a Gazzada fu aggregato il soppresso comune di Buguggiate, poi tornato autonomo con il Regno Lombardo-Veneto[9].

Schianno, citato per la prima volta in un documento dell’852[10] proveniente dal Monastero di Sant’Ambrogio di Milano, era compreso nel feudo della Fraccia superiore di Varese prima dei Girami (1538), poi dei Visconti (1538), feudo donato nel 1647 ai Visconti Borromeo ed infine ereditato nel 1750 dai Visconti Borromeo Arese[7]. Dal 1809 al 1816 fu aggregato all'allora comune di Bizzozero, tornando in seguito autonomo.

Il comune unificato fu istituito l'8 giugno 1927, previa entrata in vigore del decreto di soppressione dei precedenti comuni e la loro aggregazione nel nuovo ente amministrativo[11].

Simboli

Lo stemma comunale (inquartato d'oro e d'azzurro, al leone di rosso attraversante) è stato disegnato nel 1913 dall'architetto Fausto Bagatti Valsecchi, che lo declinò in un ancile dall'elegante cornice barocca.

Per oltre un secolo esso (insieme al gonfalone, di colore rosso) non venne mai sottoposto ad approvazione formale, che venne finalmente concessa il 29 agosto 2014 con decreto del Presidente della Repubblica[12]: nell'occasione la forma venne modificata in scudo sannitico e all'esterno vennero aggiunti i coronamenti da Comune.[13]

«Inquartato d'oro e di azzurro, al leone attraversante, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

A ricordo della chiesa di San Martino, antica parrocchiale, sorge una stele in un campo di Schianno, all'altezza di via Matteotti 35, a metà strada tra i due paesi.

Esisteva in Gazzada anche la Chiesa di San Bernardino, ormai distrutta, nella zona dell'attuale omonima piazza San Bernardino[15].

Architetture civili

Veduta di Villa Cagnola in Gazzada di Bernardo Bellotto 1744 ca., Milano Pinacoteca di Brera

Villa Cagnola

Collocata in posizione panoramica[16] sul Lago di Varese,[17] Villa Cagnola (già Perabò[16]) è un complesso monumentale del secolo XVII. La villa è sicuramente conclusa nel 1745, anno in cui è documentata una visita da parte dell'arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli a Gabrio Fratelli Perabò, allora proprietario della dimora.[17]
Una riproduzione Settecentesca del lato ovest della villa è rappresentata da un dipinto realizzato da Bernardo Bellotto e conservato presso la Pinacoteca di Brera.[18] Dai Perabò, la villa passò dapprima ai Melzi d'Eril e, in seguito, a Carlo Cagnola, committente di importanti lavori di ristrutturazione intercorsi sul finire dell'Ottocento.[17] Nel 1946 il figlio di Carlo, Guido, donò la villa alla Santa Sede, che vi stabilì l'Istituto Superiore di Studi Religiosi,[17] un centro convegni ed un ristorante.

La villa si presenta con un impianto sostanzialmente a "U" aperta verso est.[19] Nel braccio meridionale, aggiunto nel corso del XIX secolo, si apre un porticato caratterizzato dalla presenza di colonne binate.[17] La facciata occidentale si affaccia su una terrazza panoramica[20] che ospita un giardino formale[21].

Gli interni della villa monumentale, dotati di uno scalone Settecentesco e di gallerie risalenti al secolo successivo,[22] ospita la Collezione Cagnola.[23] La raccolta è costituita da dipinti di maestri dal XIII al XIX secolo, arazzi, sculture, placchette di bronzo, mobili, maioliche e porcellane, oltre a una preziosa collezione di ceramiche orientali.

A far da cornice, un vasto parco collinare[17] dove è possibile ammirare alberi quali cedri del Libano, cedri dell'Himalaya, cedro d'Atlante, Liriodendron Tulipifera, magnolie e rovere secolari, platani, faggi rossi, sequoie.

Altro

  • Villa De Strens, ora adibita a sede comunale, edificata a inizio XX secolo in stile Liberty dal marchese Emilio De Strens[24].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[25]

Amministrazione

Gemellaggi

Sport

Dall'estate 2006 ha sede il Basketball Club 7 Laghi.

Associazioni sportive attive:

  • A.S.D. Polisportiva Educativa Gasch
  • A.S.D. Gruppo podistico Gazzada Schianno
  • Club Alpino Italiano, Sezione di Gazzada Schianno
  • Insubria Calcio A.S.D.
  • Motoclub Schianno A.S.D.
  • Società Pesca Dilettantistica S.P.D.

Note

Bibliografia

  • Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968, pp. 118-134.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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