Francesco d'Aragona

duca di Sant'Angelo e marchese di Bisceglie

Francesco d'Aragona (16 dicembre 146126 ottobre 1486) fu duca di Sant'Angelo e marchese di Bisceglie.

Francesco d'Aragona
Duca di Sant'Angelo
Stemma
Stemma
In carica1485 –
26 ottobre 1486
Altri titoliMarchese di Bisceglie
Nascita16 dicembre 1461
Morte26 ottobre 1486 (24 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di Sant'Anna dei Lombardi, Napoli
DinastiaTrastámara-Napoli
PadreFerdinando I di Napoli
MadreIsabella di Chiaromonte
ReligioneCattolicesimo

Biografia

Francesco nacque il 16 dicembre 1461, ultimo dei sei figli di Ferrante d'Aragona e Isabella di Chiaromonte.

Fu costantemente impiegato dal padre nella difesa del regno di Napoli durante le frequenti guerre che lo interessarono. Durante la congiura dei baroni del 1486 gli fu affidato un esercito e la luogotenenza della Puglia.

Nell'estate fu colpito da una malattia che l'ambasciatore estense definisce "cataro che tuta volta li descende, et assai se dubita et teme non cadi in tisim".[1] Della "egritudine del signor infante don Francesco" parlano anche gli ambasciatori fiorentini, riferendo che "sputa sangue e dimostra segni da essere incurabile".[2]

«Era reputato et è zentile et digno signore, virtuoso de più virtù et bono, et però ni dole a gente assai»

Morì il 26 ottobre 1486.[3]

«Beati mortui qui in Domino moriuntur. Cussì se pò credere, Ill.mi S.ri mei, deba essere dell'ill.mo S. d. Francesco [...] l'anima del quale N. S. Dio l'ha chiamato ad sé [...] et morto cum tanta contrictione et cussì christianamente quanto non solum pochi altri S.ri, ma come se fusse stà uno religioso observentissimo, havendo havuto sempre usque ad exitum spiritus optimo sentimento; per il che et per la optima vita sua precedente non se dubita iam sit collucatus in numero beatorum [...] de la virtù et bontà del quale S.re omni uno non se può saciare de dirne et predicare, però tanto più a ciascuno è doluta et lacrimata la morte sua.»

Il cronista Girolamo Ferrarini lo ricorda "in le arme audace, savio e gaiardo",[4] Bernardino Zambotti come "adolescente animoso e strenuo e sapientissimo in le arme".[5] Gli ambasciatori fiorentini lo dicono "molto gentile".[2]

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Ferdinando I di AragonaGiovanni I di Castiglia 
 
Eleonora d'Aragona 
Alfonso V d'Aragona 
Eleonora d'AlburquerqueSancho Alfonso d'Alburquerque 
 
Beatrice del Portogallo 
Ferdinando I di Napoli 
Enrico Carlino 
 
 
Gueraldona Carlino 
Isabella Carlino 
 
 
Francesco d'Aragona 
Deodato II di Clermont-LodèveGuglielmo IV di Clermont-Lodève 
 
Guillemette de Nogaret 
Tristano di Chiaromonte 
Isabella di RoquefeuilArnaud III de Roquefeuil 
 
Jacquet de Combret 
Isabella di Chiaromonte 
Raimondo Orsini del BalzoNicola Orsini 
 
Giovanna di Sabrano 
Caterina Orsini del Balzo 
Maria d'EnghienGiovanni d'Enghien 
 
Sancia del Balzo 
 

Note

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN316417550 · BAV 495/59755 · CERL cnp00523852 · GND (DE129018937 · WorldCat Identities (ENviaf-316417550