Etosuccimide

farmaco
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L'etosuccimide è un farmaco antiepilettico facente parte della classe delle succinimidi.

Etosuccimide
Nome IUPAC
(RS)-3-etil-3-metil-pirrolidin-2,5-dione
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC7H11O2N
Massa molecolare (u)141,168
Numero CAS77-67-8
Numero EINECS201-048-7
Codice ATCN03AD01
PubChem3291
DrugBankDBDB00593
SMILES
CCC1(CC(=O)NC1=O)C
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità93%
Legame proteicoBasso
MetabolismoEpatico
EmivitaDalle 30 alle 50 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P--- [1]

Farmacocinetica

L'etosuccimide è ben assorbito dopo dispensazione orale, con massima concentrazione plasmatica raggiunta dopo 3 ore dall'assunzione. Il legame alle proteine plasmatiche è basso e le concentrazioni liquoriali raggiungono quelle plasmatiche dopo pochi giorni dalla inizio della terapia. L'emivita, di circa 30 ore nel bambino, raggiunge 40-50 ore nell'adulto; l'escrezione è prevalentemente renale (attenzione dunque all'utilizzo in pazienti nefropatici), con eliminazione di farmaco immodificato (25%) e del suo derivato idrossietilico (40% circa).

Farmacodinamica

Lo stesso argomento in dettaglio: Epilessia.

L'etosuccimide agisce soprattutto a livello del sistema nervoso centrale, interferendo con le correnti del calcio a livello dei neuroni talamici.[2][3][4][5][6][7][8] Questo effetto spiega la spiccata azione sulle assenze tipiche, essendo il talamo il principale responsabile della genesi dei complessi punta-onda a 3 cicli per secondo (Hz) osservabili nel tracciato elettroencefalografico durante le crisi di assenza.

Utilizzo clinico

Lo stesso argomento in dettaglio: Epilessia tipo assenza infantile.

L'etosuccimide è il farmaco di elezione per il trattamento delle crisi d'assenza[9], per i minori effetti collaterali rispetto all'acido valproico. Quest'ultimo deve però essere utilizzato qualora alle crisi di assenza si associno crisi tonico-clonico.[10]

Effetti avversi

I più frequente effetti, dose dipendenti, sono: nausea, vomito, diarrea, letargia, vertigini, cefalea e singhiozzo. Effetti comportamentale come ansia ed agitazione psicomotoria sono rari, benché possano manifestarsi con maggiore frequenza nei soggetti con precedente disturbi psichiatrici. Effetti non dose dipendenti, rari sono orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, mielotossicita, nefrotossicità ed epatotossicità.

Stereochimica

L'etosuccimide è una droga chirale, recante uno stereocentro. Terapeuticamente si adopera il racemo, la miscela 1:1 di isomeri S e R.[11]

Enantiomeri di ethosuccimide

CAS: 39122-20-8

CAS: 39122-19-5

Note

Bibliografia

  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 88-386-3911-6.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  • British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.
  • C. Loeb, E. Favale, Neurologia di Fazio Loeb, Roma, Società Editrice Universo, 2003, ISBN 88-87753-73-3.

Voci correlate

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