Engelberto I, conte di Mark

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Engelberto I
conte di Mark
Stemma
Stemma
In carica1249 - 1277
PredecessoreAdolfo I
SuccessoreEberardo I
Nome completoEngelberto di Altena
Nascita1225 circa
MorteBredevoort, 16 novembre 1277
Luogo di sepolturamonastero di Cappenberg a Selm
PadreAdolfo I
MadreErmengarda di Gheldria
ConsorteCunegonda
Elisabetta di Valkenburg
FigliEberardo
Sofia
Agnese e
Riccarda, di primo letto
Gerardo
Matilde e
Adelaide, di secondo letto
Religionecattolico

Engelberto I di Mark in tedesco: Engelbert I. von der Mark (1225 circa – Bredevoort, 16 novembre 1277) fu conte di Mark, dal 1249 fino alla sua morte.

Secondo la Chronica Comitum de Marka, Engelberto era il figlio terzogenito del conte di Altena, poi conte di Mark, Adolfo I e della moglie, Ermengarda di Gheldria[1], che, come ci conferma la Chronica Comitum de Marka, era sorella del conte di Gheldria, Gerardo III[2], quindi figlia del conte di Gheldria, Ottone I e di Riccarda, figlia del conte di Jülich (graven docter van Gullick toe wiue, Richgerda)[3], Ottone I di Baviera (Otto dictus de Schiren), come ci viene confermato dalla Genealogia Ottonis II Ducis Bavariæ et Agnetis Ducissæ, che divenne duca di Baviera e generò cinque figlie, di cui una sposò Ottone I di Gheldria (Otto comes de Gelre)[4] e di Agnese di Looz.
Secondo la Chronica Comitum de Marka, Adolfo I, conte di Mark, era il figlio primogenito del conte della contea di Altena, Federico I[5] e della moglie, Alveradis di Krieckenbeck, citata dal figlio, Adolfo nel documento nº 72 del Westfälisches Urkundenburch Band III (mater mea Alveradis)[6]; secondo le Europäische Stammtafeln XVIII, 3 (non consultate), era figlia di Raniero di Krieckenbeck[7].

Engelberto, assieme al fratello maggiore, Ottone e l'altro fratello Gerardo (filiis nostris Ottone, Engelberto nec non Gerardo), viene citato nel documento nº 635 del Oorkondenboek der Graafschappen Gelre en Zutfen inerente ad una vendita fatta dal padre Adolfo (Adolphus comes de Marcha) in favore della vedova e della figlia del fratello primogenito, Eberardo (Mechtildem et filiam eius relictam pie memorie domini Everardi quondam...filii nostri)[8], morto, secondo la Chronica Comitum de Marka, in un torneo a Neus[9].

In quello stesso anno, 1243, secondo il documento n° CLX della Histoire du Limbourg, vol VI: Codex diplomaticus Valkenburgensis., su padre, Adolfo I, mise fine alla guerra e fece la pace col cugino, Teodorico, conte di Limburgo e conte di Isemberg, che abbandonò la contea di Altena[10].

Suo padre, Adolfo I, morì nel 1249; secondo la Chronica Comitum de Marka, Adolfo (comes de Marka Adulphus) morì alla vigilia della festa dei ss. Pietro e Paolo (in vigilia sanctorum Petri et Pauli) e gli succedette Engelberto (Engelbertus comes, eius filius)[11].

Secondo la Chronica Comitum de Marka, al fratello maggiore Ottone, che fino ad allora era stato canonico della cattedrale di Liegi e che, alla morte del padre era ritornato allo stato laicale, dovette cedere parte dell'eredità paterna con i castelli di Altena e Blankenstein[12], come ci conferma anche Allgemeine Deutsche Biographie[13].
Nel documento nº 369 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 2, datato 1251, Ottone viene citato come conte di Altena (fratrem nostrum Ottonem comitem de Althena)[14].
Nel documento nº 831 del Westfälisches Urkundenburch Band VII, datato 1254, oltre Ottone viene citato anche il fratello ultimogenito, Gerardo che aveva conservato lo stato clericale (fratrum nostrorum comitis de Altena Ottonis et Gerhardi prepositi sancte marie in Traiecto Superiori)[15].
Nel documento nº 508 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 2, datato 1261, Ottone viene citato per l'ultima volta (Otto de Altena et Engilbertus de Marcha, fratres comites)[16].

Suo fratello, Ottone, morì nel 1262 senza eredi, il pericolo di frammentazione per la contea fu felicemente scongiurato e l'intera proprietà fu riunita nelle mani di Engelberto[13].

In quello stesso periodo, dopo essere rimasto vedovo, ancora secondo la Chronica Comitum de Marka, a Engelberto fu proposta l'elezione a vescovo di Osnabrück (sede Osnaburgensis ecclesie vacante, in episcopum)[17].

Ancora secondo la Chronica Comitum de Marka, verso il 1263 Engelberto si scontrò con l'arcivescovo di Colonia, Engelberto di Valkenburg. Dopo molteplici scaramucce e devastazione dei reciproci territori, la pace fu conclusa nel 1265 e il conte Engelberto sposò la nipote dell'arcivescovo[18], con il quale rimase da allora in buoni rapporti.

In quello stesso anno, (1265), Engelberto fece una vendita al conte di Berg, Adolfo V (Adolphi comitis de Monte), col consenso di tutti i figli di primo letto (nostrorum heredum Everhardi nostri filii, Sophie, Agnetis et Richardis), come da documento nº 1201 del Westfälisches Urkundenburch Band VII, datato 1265[19].

Nel 1270, Engelberto fece una donazione al monastero di Cappenberg, col consenso della seconda moglie e dei due figli maschi (domine Elizabet comitisse uxoris nostre et filiorum nostrorum Everhardi et Gerhardi), come da documento nº 1377 del Westfälisches Urkundenburch Band VII[20].

Dopo la morte dell'arcivescovo di Colonia, Engelberto di Valkenburg, vi furono nuovamente conflitti con il nuovo arcivescovo, Siegfried von Westerburg, che cercava di espandere la sua influenza sul Reno e in Vestfalia. Nel 1277 diversi notabili conclusero un'alleanza. Anche Engelberto ed il figlio Eberardo (Engelbertus de Marka, Godefridus [error for Eberhardus] filius eius) furono tra coloro che dichiararono guerra all'arcivescovo di Colonia, Siegfried von Westerburg, come da documento n° CXXXIII del Akademische Beiträge zur Gülch- und Bergischen Geschichte, Volume III[21].
Ancora secondo la Chronica Comitum de Marka, il giorno di Ognissanti dello stesso anno, mentre Engelberto era in viaggio nella contea di Tecklenburg, che era sotto la sua tutela, Ermanno di Looz gli tese un'imboscata e lo fece prigioniero dopo averlo ferito, e lo condusse al castello di Bredenvort, dove morì il 16 novembre, più per l'incapacità di sopportare il fatto di essere stato catturato da dei banditi che per le ferite[22].
A Engelberto, nella Contea di Mark succedette il figlio Eberardo[23].

Il cadavere di Engelberto, nel 1278, fu consegnato al figlio, il conte Eberardo I, che aveva assediato il castello di Bredenvort, fu tumulato nel monastero di Cappenberg, e Eberardo portò a termine l'assedio e distrusse il castello[24].

Matrimoni e discendenza

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Engelberto, in prime nozze, prima del 1250, aveva sposato Cunegonda, di cui non si conoscono gli ascendenti (forse discendente dal Conte di Blieskastel[25]), Enrico e di Agnese di Sayn[26]; il matrimonio viene confermato dal documento nº 369 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 2, datato 1251, (uxore nostra Kunegundi)[14] e dal documento nº 178.8 del Codex diplomaticus Rheno-Mosellanus, Volume 2, datato 1258, (Engelbertus comes de Marcha cum uxore nostra Cunegundi)[27].
Engelberto da Cunegonda ebbe quattro figli[25][26]:

Engelberto, in seconde nozze, come ci conferma la Chronica Comitum de Marka, aveva sposato Elisabetta di Valkenburg, nipote dell'arcivescovo di Colonia, Engelberto di Valkenburg[28], figlia del conte Teodorico di Valkenburg e della moglie, Berta di Limburgo; Elisabetta viene citata nel documento nº 1377 del Westfälisches Urkundenburch Band VII (domine Elizabet comitisse uxoris nostre)[20].
Engelberto da Elisabetta ebbe tre figli[13][26]:

  • Gerardo[20] (1266 - † 1344), signore di Rodinchem;
  • Matilde ( † dopo il 1319), che aveva sposato il conte Fiorenzo di Berthout[29];
  • Adelaide ( † prima del 1308), che aveva sposato Ottone, conte di Kleve[30].
GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Eberardo I di BergAdolfo II di Berg 
 
Irmgarda di Schwarzenburg 
Federico I di Altena 
Adelaide di AmsbergGoffredo di Amsberg 
 
Ida di Amsberg 
Adolfo I, conte di Mark 
Raniero di Krieckenbeck 
 
 
Alveradis di Krieckenbeck 
 
 
 
Engelberto I di Mark 
Enrico I di GheldriaGerardo II di Gheldria 
 
Ermengarda di Zutphen 
Ottone I di Gheldria 
Agnese d'Arnstein 
 
 
Ermengarda di Gheldria 
Ottone I di BavieraOttone IV di Wittelsbach 
 
Heilika di Pettendorf-Lengenfeld 
Riccarda di Baviera 
Agnese di Loon 
 
 
 

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Predecessoreconte di MarkSuccessore
Adolfo I1249-1277Eberardo I
Controllo di autoritàVIAF (EN81563585 · CERL cnp01166368 · GND (DE137362595

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