Editio princeps

prima edizione a stampa di un testo

La editio princeps (dal latino; plurale editiones principes) è la prima edizione a stampa di un'opera apparsa precedentemente all'invenzione della stampa e tramandata manoscritta sino ad allora. L'opera è stampata nella stessa lingua in cui fu originariamente scritta dal suo autore e pertanto l'editio princeps non è mai una traduzione.

Frontespizio dell'editio princeps della Divina Commedia (Foligno 11 aprile 1472).

L'espressione è usata per i testi dell'antichità e del Medioevo e soprattutto per le opere latine e greche,[1] ma, con lo stesso criterio appena enunciato, vale anche per le opere italiane (e di altre lingue) tramandate manoscritte sino all'invenzione della stampa. Perciò si parla correttamente di editio princeps della Divina Commedia di Dante Alighieri, mentre non è corretto parlare di editio princeps de I promessi sposi di Alessandro Manzoni.[2]

Molte editiones principes furono curate da grandi umanisti, come Demetrio Calcondila, Andrea Giovanni Lascaris, Marco Musuro, Marsilio Ficino, Beato Renano e tanti altri. Talvolta fanno riferimento ad esse le suddivisioni in capitoli e paragrafi che troviamo comunemente riportate nelle edizioni attuali.

A partire dalla fine dell'Ottocento, alcuni ritrovamenti papiracei avvenuti in Egitto, soprattutto dei papiri di Ossirinco, hanno permesso di pubblicare opere altrimenti perdute di autori greci come Bacchilide, Eroda e Menandro: tali edizioni sono a tutti gli effetti editiones principes. Lo stesso discorso va fatto per i papiri di Ercolano, il cui svolgimento sta riportando alla luce opere filosofiche epicuree.

Importanza

L'editio princeps è sempre imprescindibile per l'edizione critica di un testo, anche se non è necessariamente la redazione più attendibile di quel testo, per vari motivi. In particolare, se il testo ha una lunga tradizione di redazioni manoscritte, è possibile (e piuttosto probabile) che la prima redazione a stampa sia stata realizzata senza un accurato confronto delle fonti. Altri due motivi possono essere indicati nella fretta di pubblicare e diffondere i testi con il nuovo sistema di produzione appena inventato (la stampa a caratteri mobili) e nella gara fra i tipografi per essere i primi a stampare questo o quel classico. Infine, nessun'opera a stampa, come qualunque altra realizzazione umana, è esente da errori.

Molte editiones principes attestano un testimone della tradizione poi andato perduto. Manca per le vicissitudini del tempo, o perché l'hanno rovinato i tipografi nell'uso o è stato deliberatamente distrutto da essi dopo la prima stampa, divenuto inutile ai loro occhi. In qualche caso, addirittura, l'editio princeps fu redatta sull'unico testimone esistente poi scomparso: in questo caso ha il massimo valore che un'edizione può avere.

Qui di seguito appare un elenco di editiones principes suddivise per lingua[3]. Avvertenza:

  • Le sezioni delle opere latine sono state scorporate per la loro mole;
  • La sezione delle opere greche è completata da un elenco di "Traduzioni latine precedenti", storicamente rilevanti perché precedettero le editiones principes dei testi greci (il che avvenne in molti casi, sia perché il latino era più conosciuto sia perché i caratteri greci erano rari almeno nel Quattrocento), ma che non sono editiones principes in senso stretto, cioè non furono la prima edizione a stampa del testo originale.

Opere latine

Incunaboli

Lo stesso argomento in dettaglio: Editiones principes di opere latine - Incunaboli.

Cinquecentine

Lo stesso argomento in dettaglio: Editiones principes di opere latine - Cinquecentine.

Dal XVII al XIX secolo

Lo stesso argomento in dettaglio: Editiones principes di opere latine - XVII-XIX secolo.

Opere greche

DataAutore, OperaTipografoLuogoCommenti
1480 circaTeocrito, IdilliMilanoA cura di Bonus Accursius,[4] stampato forse da Giovanni Antonio Onate.[5] Di Teocrito contiene soltanto 12 idilli; i restanti furono pubblicati da Aldo Manuzio nel 1496 (v. infra).[6]
Esiodo, Le opere e i giorni
1486Omero, BatracomiomachiaLaonicoVeneziaÈ la prima edizione con data certa, essendo datata nel colophon 22 aprile 1486.[7] Esiste però un'edizione senza note tipografiche, il cui unico esemplare superstite è conservato nella John Rylands University Library, che Robert Proctor attribuisce a Tommaso Ferrando[8] di Brescia, collocandola cronologicamente attorno al 1474.[9]
1488Omero, Opera omniaDemetrius DamilasFirenzeA cura di Demetrio Calcondila (Δημήτριος Χαλκοκονδύλης)[10]. Il libro fu stampato usando i caratteri greci che Demetrius Damilas[11] aveva precedentemente usato a Milano. Il progetto editoriale fu completato grazie al supporto finanziario di Giovanni Acciaiuoli e al patronato di Neri e Bernardo de' Nerli insieme a Piero de' Medici, al quale venne dedicato in prefazione. Oltre all'Iliade e all'Odissea, l'edizione include anche i cosiddetti Inni omerici e la Batracomiomachia. Data nel colophon: 9 dicembre 1488.
1493IsocrateUlrich Scinzenzeler[12]MilanoA cura di Demetrio Calcondila.
1495Teodoro Prodromo, GaleomyomachiaAldo ManuzioVeneziaPubblicata anonima e senza data, con una prefazione di Aristobulo Apostolio. Trattasi di una delle primissime e più rare aldine.
1495 circaMuseo, Ero e LeandroAldo ManuzioVeneziaSenza data. Al colophon: «Ἐγράφη ἐν Ἐνετίαις δαπάνῃ καὶ δεξιότητι Ἄλδου τοῦ φιλέλληνος καὶ Ῥωμαίου», "Fu scritto a Venezia a spese e con la destrezza di Aldo filelleno e romano". Contiene anche la traduzione latina di Marco Musuro, forse stampata dopo.[13]
1495-1498Aristotele, OperaAldo ManuzioVeneziaComprende tutte le opere di Aristotele in cinque volumi, tranne la Poetica e la Retorica, e quelle di Teofrasto, tranne i Caratteri.[14] Si tratta della prima opera completa uscita dalla tipografia di Aldo Manuzio. L'edizione verrà sostituita definitivamente solo nel XIX secolo, con quelle di I. Bekker e J. G. Schneider[15].
1496 (1495 m.v.)Teocrito, IdilliAldo ManuzioVeneziaContiene 30 idilli, di cui dodici erano già stati pubblicati nel 1480 circa (v. supra) e sette erano stati latinizzati da Martino Filetico nel 1482 (v. infra). Comprende altre opere di Esiodo, Teognide e Dionisio Catone.
1496Apollonio Rodio, Le ArgonauticheLorenzo AlopaFirenzeA cura di Giano Lascaris.
1496Luciano di Samosata, DialoghiLorenzo AlopaFirenzeA cura di Giano Lascaris.
1496Manuele Crisolora, ErotemataLorenzo AlopaFirenze
1498Aristofane, CommedieAldo ManuzioVeneziaA cura di Marco Musuro, che scrisse la Prefazione ed inserì dotti scholia a margine del testo.
1499Alcifrone, LettereAldo ManuzioVeneziaA cura di Marco Musuro. Sta in: Epistolae diversorum philosophorum, oratorum, rhetorum sex & viginti. Contiene solo le lettere che nelle edizioni moderne costituiscono i primi due libri. Altre settantadue lettere, provenienti da manoscritti viennesi e vaticani, sono state pubblicate nel 1715 (v. infra) da Stephan Bergler, a costituirne il terzo libro.
1499SuidaGiovanni Bissoli[16] e Benedetto Dolcibelli[17]MilanoA cura e a spese di Demetrio Calcondila. Al colophon: «Impressum Mediolani impensa & dexteritate d. Demetrii Chalcondyli, Ioannis Bissoli, Benedicti Mangii Carpensium, 1499 die XV novembris». La tiratura fu di 800 copie, al prezzo di vendita di 4 scudi d'oro ciascuna.[16]
1502SofocleAldo ManuzioVenezia
1502Giulio Polluce, Onomastikon[18]Aldo ManuzioVenezia
1503EuripideAldo ManuzioVenezia
1503Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco AurelioAldo ManuzioVeneziaAl colophon: «Venetiis, in Aldi Neacademia, mense octobri M.D.III». Contiene anche opere di Senofonte [et al.].[19]
1504Quinto SmirneoAldo ManuzioVenezia
1504Demostene, OrazioniAldo ManuzioVeneziaA cura di Scipione Carteromaco. Al colophon: «Venetiis in aedib. Aldi mense Novem. M.D.IIII». Esiste una reimpressione, fatta dallo stesso Aldo sempre con la data del 1504, ma con differenze nella marca tipografica sul frontespizio, che dai bibliografi è assegnata cronologicamente al 1513 circa.[20]
1508Rhetores GraeciAldo ManuzioVeneziaDue volumi, contenenti, tra l'altro, la Poetica e la Retorica di Aristotele.
1509Plutarco, MoraliaAldo Manuzio e Andrea AsolanoVeneziaContiene Opuscula LXXXXII. A cura di Demetrius Ducas. Al colophon: «Venetiis, in aedibus Aldi & Andreae Asulani soceri, mense Martio M.D.IX».[21]
1513LisiaAldo Manuzio
1513PindaroAldo Manuzio
1513LicofroneAldo Manuzio
1513PlatoneAldo ManuzioVeneziaA cura di Marco Musuro.
1514Esichio, Lexicon[22]Aldo ManuzioVeneziaA cura di Marco Musuro. Fu ristampata nel 1520 e 1521 con leggere revisioni.
1516Senofonte, Opera omniaFilippo GiuntiFirenzeAl colophon: «Impressum Florentiae in Aedibus Philippi iuntae florentini anno a salutifera incarnatione. M.D.XVI. Quarto cal. Iunii».
1516Nuovo TestamentoJohann FrobenBasileaL'edizione di Erasmo da Rotterdam si intitolava Novum Instrumentum omne (vedi Textus Receptus). Il testo greco del NT del Cardinal Francisco Jiménez de Cisneros - la Bibbia Poliglotta Complutense - fu stampato prima dell'edizione di Erasmo, sebbene la sua pubblicazione venisse ritardata.
1516Pausania,

Periegesi della Grecia

eredi di Aldo Manuzio e Andrea TorresanoVeneziaA cura di Marco Musuro.
1516Strabone, Geografiaeredi di Aldo Manuzio e Andrea TorresanoVeneziaA cura di Benedetto Tirreno.[23]
1517Plutarco, Vite paralleleFilippo GiuntiFirenzeA cura di Eufrosino Bonini.[24] Con dedica di Angelo Colocci a papa Leone X. Al colophon: «Florentiae in aedibus Philippi iuntae anno virginei partus humanaeque salutis M.D.XVII. die xxvii mensis Augusti».[25]
1518Eschiloeredi di Aldo Manuzio e Andrea TorresanoVenezia
1520Elio Teone, Progymnasmata[26]Angelo BarbatoRoma
1520SeptuagintaBibbia Poliglotta Complutense
1521Alcino,

Epitoma disciplinarum Platonis

eredi di Aldo Manuzio e Andrea TorresanoVeneziaA cura di Francesco Torresano. È l'editio princeps del testo originale greco, contenuta in coda all'edizione aldina delle opere di Apuleio, col titolo Isagogicus liber Platonicae philosophiae per Alcinoum philosophum Graece impressus. La traduzione latina di Pietro Balbi era già uscita nel 1469 (v. infra).
1526Efestione, Enchiridion de metrisBernardo Giunti[27]Firenze
1526Ireneo di Lione[28]BasileaA cura di Erasmo da Rotterdam.
1525Galeno[29]eredi di Aldo Manuzio e Andrea TorresanoVenezia
1530Polibio, StorieJohann Setzer[30]Haguenau (Alsazia)A cura di Vincentius Opsopoeus
1533Tolomeo, GeografiaHieronymus Froben e Nikolaus EpiscopiusBasileaA cura di Erasmo da Rotterdam. Fu preceduta dalla traduzione latina di Jacopo d'Angelo stampata per la prima volta a Vicenza da Hermann Lichtenstein nel 1475 (v. infra).
1533Diogene Laerzio[31]Johann FrobenBasilea
1533Euclide, ElementiJohann HerwagenBasileaA cura di Simon Grynaeus (1493-1541).[32]
1533Teofilo Antecessor, Parafrasi greca delle IstituzioniBasileaA cura di Viglius van Aytta.
1534Eliodoro, EtiopicheJohann HerwagenBasileaA cura di Vincentius Opsopoeus.
1539Diodoro Siculo, Biblioteca storica, XVI-XXJohannes OporinusBasileaA cura di Vincentius Opsopoeus. Contiene solo cinque dei quindici libri superstiti; gli altri dieci furono pubblicati nel 1559 (v. infra).
1544Eusebio, Historia Ecclesiastica e Vita ConstantiniRobert Estienne[33]ParigiUnico volume in-folio, contenente opere di Eusebio, Socrate, Sozomeno, Evagrio Scolastico, Teodoreto di Cirro e Teodoro Lettore. I manoscritti usati sembrano esser stati il Codex Regius e il Codex Medicaeus.
Socrate Scolastico
Sozomeno
Evagrio Scolastico
Teodoreto di Cirro, Historia Ecclesiastica[34]
Teodoro Lettore, Excerpta dalla sua Historia Ecclesiastica perduta[34]
1544Eusebio, Demonstratio EvangelicaRobert EstienneParigi
1544Flavio Giuseppe, Opera omniaHieronymus Froben e Nikolaus EpiscopiusBasileaA cura di Arnoldus Arlenius Peraxylus (ca. 1510-1582), noto anche come Arnoud de Lens, filosofo e umanista olandese.
1545Claudio Eliano, Variae Historiae[35]Antonio BladoRomaA cura di Camillo Perusco.
Ps.-Melampus, Divinatio ex palpitatione[36]
1545Euripide, ElettraRoma[37]A cura Piero Vettori.[38]
1546Eusebio, Praeparatio evangelicaRobert EstienneParigi
1546-1547Dionigi di Alicarnasso, Antichità romaneRobert EstienneParigi
1548Porfirio, De abstinentiaGiunti[39]FirenzeA cura di Piero Vettori. Il volume conteneva anche le Sententiae di Porfirio, la Vita Porphyrii di Eunapio (che fa parte delle sue Vitae sophistarum) e i Commentari al De Partibus Animalium di Aristotele di Michele di Efeso.[40]
1551Appiano di Alessandria, Historia Romana, VIII, XI-XVII.Charles EstienneParigiA cura dello stesso Carolus Stephanus. Mancano i libri VI (Iberico) e VII (Annibalico), che furono editi nel 1557 a Ginevra da Henri Estienne, e il libro IX (Illirico), che fu edito nel 1599 ad Augusta da Hans Schultes a cura di David Höschel.[41]
1551 circaDione Crisostomo, OrazioniFederico TorresanoVeneziaSenza data.[42]
1552Filone di Alessandria, Opera variaAdrianus Turnebus e Robert EstienneParigiA cura dello stesso Adrien Turnèbe. Per altre opere varie di Filone in traduzione latina, vedi 3.1 (1527).
1552Teofrasto, I Caratterieredi di Aldo ManuzioVeneziaA cura di Giovanni Battista Camozzi, nel tomo IV della cosiddetta Aldina altera delle opere di Aristotele.[43]
1553Sinesio di Cirene, Opera variaAdrien TurnèbeParigiA cura dello stesso Adrianus Turnebus.
1554AnacreonteHenri EstienneParigiA cura dello stesso Henricus Stephanus. Sono le cosiddette Anacreontee.
1554Proclo, Paraphrasin Tetrabibli[44]BasileaA cura di Filippo Melantone.
1554Corpus Hermeticum[45][46]Guillaume Morel presso Adrianus Turnebus[47]ParigiL'opera fu stampata in greco con traduzione latina a fronte. È composta da 18 libri: i primi 14 appartengono a un manoscritto bizantino dell'XI secolo. Nel 1482 Ludovico Lazzarelli aggiunse tre libri (l'Asclepio). Nel 1554 il Turnebus pubblicò per primo il testo greco. Inserì dopo il XIV libro un altro trattato, pertanto i tre libri del Lazzarelli furono numerati XVI, XVII e XVIII. La versione latina dei primi quattordici libri è quella realizzata da Ficino nel 1460-63 (Pimander)[45].
1558Marco Aurelio, MeditationesAndreas GessnerZurigoA cura di Conrad Gessner, con la traduzione latina di Guilielmus Xylander. Titolo al frontespizio: De seipso seu vita sua libri XII. Data nella prefazione.
1559Diodoro Siculo, Biblioteca storica, I-V e XI-XVHenri EstienneGinevraA cura dello stesso Henricus Stephanus. Contiene tutti e quindici i libri superstiti, cinque dei quali (XVI-XX) erano però già stati pubblicati nel 1539 (v. supra), mentre una traduzione latina dei primi cinque era stata edita nel 1472 (v. infra).
1567Ipparco di Nicea, In Arati et Eudoxi Phaenomena commentarium[48]FirenzeA cura di Piero Vettori.[49]
1569Nonno di Panopoli, DionysiacaChristophe PlantinAnversaA cura di Gerardus Falckenburg (ca. 1538-1578).[50][51]
1573Eliodoro di Larissa, Capita opticorum[52]GiuntiFirenzeTesto critico e traduzione latina a cura di Egnazio Danti.
1580Plotino, EnneadiPietro PernaBasileaCon la traduzione latina di Marsilio Ficino.
1581Giovanni Ciparissiota, Expositio materiaria eorum quae de Deo a theologis dicunturDomenico BasaRomaCon la traduzione latina di Francisco Torres.
1598Longo Sofista, Dafni e CloeFilippo GiuntiFirenze
1601Fozio I di Costantinopoli, BibliotecaAugusta (Germania)A cura di David Höschel.
1612Diogeniano, Proverbia[53]AnversaA cura di Andreas Schottus.
1615Chronicon Paschale[35]MonacoA cura di Matthäus Rader.
1616Niceforo I di Costantinopoli, Breviarium historicum[54]Sébastien ChappeletParigiA cura di Denis Pétau.[54]
1621Sesto Empirico, Opera omniaPierre e Jacques ChouetGinevraSul frontespizio: «Graece nunc primum editum». Le traduzioni latine delle Pyrrhoniae hypotyposes e degli Adversus mathematicos furono pubblicate rispettivamente nel 1562 e nel 1569 (v. infra).
1621Diofanto di Alessandria, Arithmeticorum libri sexSébastien CramoisyParigiCon la traduzione latina di Guilielmus Xylander.
1623Procopio, Storia segretaJean JullieronLioneA cura di Nicolò Alemanni.[55] Pubblicata a spese del libraio e editore romano Andrea Brugiotti.
1630Giovanni Filopono, De opificio mundiGregor GelbhaarViennaA cura di Balthasar Cordier (col titolo De mundi creatione).[56]
1633Giovanni Climaco, Opera omniaSébastien CramoisyParigiCon la traduzione latina di Matthäus Rader (1561-1634).
1644Arriano, CynegeticusParigiA cura di Luca Olstenio.
1655Teofane ConfessoreBartolomeo JavarinaVeneziaA cura di Jacques Goar.
1661Ippolito di Roma, De AntichristoMarquard GudeMarquard Gude (Gumus) (1635 – 1689), archeologo e accademico classico tedesco.
1678Giamblico, De mysteriis Aegyptiorum[57]Cambridge (?)Thomas Gale, erudito inglese[58].
1715Alcifrone, LettereThomas FritschLipsiaA cura di Stephan Bergler. Sono pubblicate per la prima volta settantadue lettere, provenienti da manoscritti viennesi e vaticani, che costituiscono il terzo libro. I primi due libri erano già stati editi nel 1499 (v. supra).
1715Dionisio Trace, Techne grammatike[59]HamburgA cura di Johann Albert Fabricius (come vol. VII della sua Bibliotheca Graeca).
1733Giuseppe GenesioStephan BerglerStephan Bergler (c. 1680 - 1738) fu un accademico classico e antiquario della Transilvania.
1750Caritone, Cherea e CalliroePieter MortierAmsterdamA cura di Jacques Philippe d'Orville.
1780Omero, Inno a CerereSamuel et Johannes LuchtmansLeidaA cura di David Ruhnken (1723-1798).
1791San Gregorio II di Agrigento, Libri decem explanationis EcclesiastaeFratelli ColetiVeneziaTesto critico, traduzione latina e note a cura di Stefano Antonio Morcelli. Comprende anche una traduzione latina della Vita greca di san Gregorio attribuita a Leonzio, abate del monastero di San Saba a Roma.[60].
1850Iperide, Contro DemosteneJohn W. Parker e George BellLondraEdizione da un papiro scoperto a Tebe in Egitto nel 1847, a cura di Churchill Babington.
1853Iperide, Per Licofrone e Per EuxenippoUniversity PressCambridgeEdizione da un papiro scoperto a Tebe in Egitto nel 1847, a cura di Churchill Babington.
1891Eroda, MimiambiBritish MuseumLondraEdizione da un papiro conservato nel British Museum (P. Lond. Lit. 135), a cura di Frederic George Kenyon[61].
1891Iperide, Contro FilippideBritish MuseumLondraEdizione da un papiro conservato nel British Museum (P. Lond. Lit. 134), a cura di Frederic George Kenyon.
1897Bacchilide, Epinici e DitirambiHorace HartOxfordEdizione da un papiro conservato nel British Museum, a cura di Frederic George Kenyon.
1958Menandro, DyskolosBibliotheca BodmerianaColognyEdizione da un papiro della collezione Bodmer, a cura di Victor Martin, con traduzione francese, inglese e tedesca.

Traduzioni latine precedenti

DataAutore, OperaTipografoLuogoCommenti
1466 circaGiovanni Crisostomo, Nonaginta homiliae in MattheumJohannes MentelinStrasburgoTraduzione latina di Giorgio di Trebisonda,[62] eseguita tra il 1448 ed il 1450.
1469Alcino,

Epitoma disciplinarum Platonis

Sweynheym e PannartzRomaTraduzione latina di Pietro Balbi,[63] con dedica a Nicola Cusano. È inclusa nell'editio princeps delle opere di Apuleio, a cura di Giovanni Andrea Bussi (vai a Opere latine - Incunaboli).
1469Strabone, GeografiaSweynheym e PannartzRomaTraduzione latina di Guarino Veronese (libri I-X) e Gregorio Tifernate (libri XI-XVII). A cura di Giovanni Andrea Bussi.[64]
1470 circaPlutarco, Vite paralleleUlrich HanRomaTraduzione latina di vari umanisti (tra cui Francesco Filelfo, Giovanni Tortelli, Lapo Biraghi, Donato Acciaiuoli, Antonio Pacini, Guarino Veronese, Leonardo Bruni e altri), a cura di Giovanni Antonio Campano, con dedica all'allora cardinale Francesco Piccolomini.[65] Al colophon: «Imprimit ille [Udalricus Gallus] die: quantum non scribitur anno».
1470Eusebio, Praeparatio evangelicaNicolaus Jenson[66]VeneziaTraduzione latina di Giorgio di Trebisonda,[62] eseguita tra il 1448 ed il 1450. L'edizione omette l'ultimo dei 15 libri, a causa dell'utilizzo di un manoscritto incompleto. Iniziando con quella di Andrea Contrario del 1454, questa traduzione fu oggetto di molte critiche.[67]
1471Pimander[68]Gherardo de Lisa (Geraert van der Leye)[69]TrevisoTraduzione latina di Marsilio Ficino su committenza di Cosimo de' Medici, completata nel 1463. Il volume, il cui titolo per esteso è Pimander, sive De potestate et sapientia Dei, è la traduzione di 14 dei 18 testi che compongono il Corpus Hermeticum.[70][71]
1472Diodoro Siculo, Biblioteca storica, I-VBaldassarre AzzoguidiBolognaTraduzione latina di Poggio Bracciolini.[72] Contiene solo i primi cinque libri. L'editio princeps del testo originale greco fu pubblicata nel 1559 (v. supra).
1472Appiano di Alessandria, Storia romanaVindelino da SpiraVeneziaTraduzione latina di Pier Candido Decembrio. Comprende, oltre alla Praefatio, i libri completi Libico (VIII), Siriaco (XI), Mitridatico (XII) e i cinque delle Guerre civili (XIII-XVII), con frammenti ed excerpta del Celtico (IV) e dell'Illirico (IX).[73]
1472 circaDiogene Laerzio, Vitae philosophorumGeorg LauerRomaTraduzione latina di Ambrogio Traversari, compiuta tra il 1424 e il 1433.[74] L'edizione è senza note tipografiche.[75] L'editio princeps del testo originale greco fu pubblicata nel 1533 (v. supra).
1473Polibio, Historiarum libri quinque in Latiam conuersi linguamSweynheym e Pannartz[30]RomaTraduzione latina di Niccolò Perotti[30]. Uscita nel 1473, l'opera fu finita di stampare "giovedì 31 dicembre 1472".
1474Omero, IliadeHenricus Coloniensis & Statius GallicusBresciaTraduzione latina di Lorenzo Valla. Data nel colophon: «VIII Kalendas decembris 1474».
1474Erodoto, StorieVenezia[76]Traduzione latina di Lorenzo Valla. Nel 1502 anche Aldo Manuzio pubblicò l'opera, utilizzando la traduzione del Valla[76].
1474Eusebii Caesariensis historia ecclesiastica e graeco latine reddita, interprete RufinoGerardus de LeemptUtrechtTraduzione latina di Tirannio Rufino[77].
1475Tolomeo, GeografiaHermann LichtensteinVicenzaTraduzione latina di Jacopo d'Angelo. Reca la data del 13 settembre 1475.
1475Aristotele, RhetoricaJohannes Stoll e Petrus Caesaris WagnerParigiTraduzione latina di Giorgio di Trebisonda,[62] completata tra il 1443 e il 1446.
1480Dionigi di Alicarnasso, Antichità romaneBernardino Celeri[78]TrevisoTraduzione latina di Lampugnino Birago.[79]
1481Temistio, De animaTrevisoTraduzione di Ermolao Barbaro il Giovane,[80] con dedica all'umanista Giorgio Merula.[81]
1482Euclide,

Elementa

Erhard Ratdolt[82]VeneziaErhard Ratdolt (1442-1528), di Augusta, uno dei primi tipografi tedeschi, fu attivo a Venezia dal 1476 al 1486.
1482 circaTeocrito, IdilliEuchario SilberRomaTraduzione latina di Martino Filetico. Contiene soltanto 7 idilli. L'editio princeps del testo originale greco di 12 idilli fu pubblicata nel 1480 circa e dei restanti nel 1496 (v. supra).
1484Platone,

Opera omnia

Lorenzo AlopaFirenzeTraduzione di Marsilio Ficino. Fu stampato nella tipografia di San Jacopo di Ripoli, a spese di Francesco Berlinghieri e Filippo Valori, allievi del Ficino. Il contratto fu stipulato il 25 gennaio 1483 da Domenico da Pistoia e Lorenzo Alopa per la tiratura di 1025 esemplari, ma, dopo la morte di frate Domenico avvenuta nel luglio 1484, Lorenzo finì da solo di stampare il volume, firmandolo nel colophon (c. SS10v): «Impressum Florentie per Laurentium Venetum».[83]
1484Claudio Tolomeo, Quadripartitum. Centiloquium cum commento HaliErhard RatdoltVeneziaPubblicato il 15 gennaio 1484. Traduzione latina del Tetrabiblos effettuata su esemplari iberici manoscritti del XII secolo. Contiene anche il Centiloquium, attribuito a Tolomeo, consistente in una raccolta di sentenze astrologiche.
1492Santa Brigida, RevelationesLubeccaEdizione originale in lingua svedese (completata nel 1373), tradotta in latino dal confessore di Santa Brigida, Alfonso de Pecha (1330-1389), e poi stampata nel 1492 dai monaci brigidini di Vadstena[84].
1498Aristotele, Ars poeticaTraduzione latina di Giorgio Valla.[85]
1503Origenis homiliae in Genesim, Exodum, Leviticum, Numeros, Jesum Nave et librum Judicum divo Hieronymo interpreteAldo Manuzio[77]VeneziaTraduzione di Rufino [errata attribuzione a San Girolamo da parte dell'editore].
1512Origenis de principiis, sive de potestatibus libri IVParigiTraduzione del Perì Archôn.
1527Filone di AlessandriaAdam PetriBasileaA cura di Johann Sichard.[86] Prima parte pubblicata da Agostino Giustiniani a Parigi nel 1520.
1562Sesto Empirico, Pyrrhoniae hypotyposesHenri EstienneGinevraTraduzione latina dello stesso Henri Estienne. Sul frontespizio: «Graece nunquam, Latine nunc primùm editum».[87] L'editio princeps del testo originale greco fu pubblicata nel 1621 (v. supra).
1569Sesto Empirico, Adversus mathematicosChristophe PlantinParigiTraduzione latina di Gentien Hervet (1499-1584). Sul frontespizio: «Graece nunquam, Latine nunc primum editum». Contiene anche le Pyrrhoniae hypotyposes e l'opera di Galeno Contra academicos & Pyrrhonios. L'editio princeps del testo originale greco fu pubblicata nel 1621 (v. supra).
1575Diofanto di Alessandria, Rerum arithmeticarum libri sexEusebius Episcopius & haeredes Nicolai EpiscopiiBasileaTraduzione latina di Guilielmus Xylander.[88]

Opere italiane

DataAutore, OperaTipografoLuogoCommenti
1470Petrarca, Canzoniere e TrionfiVindelino da SpiraVeneziaA cura di Cristoforo Berardi?[89] Al colophon: «Finis. M.CCCCLXX». È il primo libro con data certa stampato in italiano.
1470?Boccaccio, DecameronS.n.t.Napoli?È la cosiddetta edizione "Deo gratias", perché finisce con tali parole. Pur essendo senza note tipografiche, è ritenuta l'editio princeps[90]. Fu seguita da quelle di Christoph Valdarfer (Venezia 1471) e di Pietro Adamo de' Micheli (Mantova 1472).
1472Dante Alighieri, Divina CommediaJohannes NumeisterFolignoFu finita di stampare a Foligno l'11 aprile 1472 dal tipografo Johannes Numeister, tedesco di Magonza, coadiuvato da Evangelista Angelini,[91] originario di Trevi.[92]
1472Burchiello, SonettiChistoph ArnoldVeneziaAl colophon: «M. xpof. Ar. prutenus Finit B.» (Magister Christoferus Arnoldus Prutenus finit Burchiellum). La stampa fu finanziata da Domenico Siliprandi.[93]
1473?Cecco d'Ascoli, L'AcerbaTommaso Ferrando[8]BresciaSenza note tipografiche. L'unico esemplare superstite è conservato nella John Rylands University Library.[94]
1473Andrea da Barberino, Il Guerrin MeschinoBartolomeo da Valdezocco[95]Padova
1476Fioretti di san FrancescoGiovanni Leonardo LongoVicenzaTrattasi propriamente di una traduzione italiana trecentesca degli Actus beati Francisci et sociorum eius. È Il primo incunabolo dei Fioretti con data certa e perciò ne è ritenuto l'editio princeps, ma potrebbe essere stato preceduto da un'altra edizione dello stesso tipografo che stampò il Liber Apocalipsis a Roma attorno al 1469, identificabile con Ulrich Han o Sixtus Riessinger.
1477Boccaccio, Trattatello in laude di DanteVindelino da SpiraVeneziaEditio princeps della Vita di Dante del Boccaccio, contenuta nella quinta edizione assoluta della Divina Commedia e la prima commentata, a cura di Cristoforo Berardi di Pesaro. Incipit: «Qui comincia la vita e costumi dello excellente poeta vulgari Dante alighieri di firenze honore e gloria delidioma fiorentino. Scripto e composto per lo famosissimo homo missier giouani Bocchacio da certaldo». In un sonetto al colophon: «De Spiera vendelin fu il stampatore / del mille quattrocento e settantasetti / correuan gli anni del nostro signore».
1500Caterina da Siena, LettereAldo ManuzioVeneziaA cura di Bartolomeo Alzano.

Opere in altre lingue

DataAutore, OperaTipografoLuogoCommenti
1466BibbiaJohannes MentelinStrasburgoStampata in tedesco, è la prima traduzione della Bibbia in una lingua volgare.
1520-1523TalmudDaniel BombergVeneziaSi veda la voce Stampa e pubblicazione del Talmud di Bomberg.
1524-1525Bibbia (HE)Daniel BombergVeneziaL'edizione include note masoretiche, i Targum aramaici e il commentario di Rashi. Si veda la voce Mikraot Gedolot.
1549Sefer YetzirahMantovaL'edizione include la redazione corta con 5 commentari e in appendice la redazione lunga. Si veda la voce Manoscritti.
1593Avicenna, Canon medicinaeTipografia MediceaRomaIn arabo.

Traduzioni latine precedenti

DataAutore, OperaTipografoLuogoCommenti
1473Avicenna, Canon medicinaeFilippo Cavagni[96]MilanoTraduzione latina di Gherardo da Cremona. Nel vol. III al colophon: «Mediolani, per magistrum Filippum de lauagnia huius artis stampandi in hac urbe primum latorem atque inuentorem, die xij februarij 1473».

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Note

Bibliografia

Voci correlate

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