Arcidiocesi di Spalato-Macarsca

Arcidiocesi della Chiesa cattolica in Croazia
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L'arcidiocesi di Spalato-Macarsca (in latino Archidioecesis Spalatensis-Macarscensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Croazia. Nel 2022 contava 390.270 battezzati su 419.646 abitanti. È retta dall'arcivescovo Zdenko Križić, O.C.D.

Arcidiocesi di Spalato-Macarsca
Archidioecesis Spalatensis-Macarscensis
Chiesa latina
Diocesi suffraganee
Cattaro, Lesina, Ragusa di Dalmazia, Sebenico
 
Arcivescovo metropolitaZdenko Križić, O.C.D.
Arcivescovi emeritiMarin Barišić
Presbiteri351, di cui 196 secolari e 155 regolari
1.111 battezzati per presbitero
Religiosi168 uomini, 435 donne
 
Abitanti419.646
Battezzati390.270 (93,0% del totale)
StatoCroazia
Superficie4.008 km²
Parrocchie187 (13 vicariati)
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleSan Doimo
ConcattedraleSan Pietro apostolo
Santi patroniSan Doimo, San Marco, San Rainerio di Cagli
IndirizzoPoljana kneža Trpimira 7, 21000 Split, Hrvatska
Sito websmn.hr
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Croazia
L'ex cattedrale di Macarsca dedicata a San Marco.
Il palazzo arcivescovile di Spalato.

Territorio

L'arcidiocesi si estende su parte delle regioni spalatino-dalmata e raguseo-narentana.

Sede arcivescovile è la città di Spalato, dove si trovano la cattedrale di San Doimo e la concattedrale di San Pietro apostolo. A Macarsca, Scardona e Traù sorgono le ex cattedrali, dedicate rispettivamente a San Marco, a San Giacomo e a San Lorenzo.

Il territorio è suddiviso in 187 parrocchie, raggruppate in 13 decanati.

Storia

La diocesi di Salona fu eretta nel III secolo. Primo vescovo conosciuto è il martire san Venanzio, morto sotto il regno di Valeriano nel 257.

Nel V secolo fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana; inizialmente la metropolia si estendeva a tutta la Dalmazia, dall'Istria all'Epiro e all'interno fino al Danubio.

Nei sinodi di Salona del 530 e del 533, ne risulta che dalla metropolia di Salona dipendevano 9 diocesi suffraganee, alle quali si aggiunsero tre nuove sedi istituite in questi due sinodi. Le diocesi erano: Arbe, Zara, Scardona, Narona, Epidauro, Martar o Ad Matrices, Bistue, Sisak, Baloe o Baroe, più le tre nuove di Ludrum, Sarsenterum e Macarsca.[1]

Nel VII secolo la città di Salona cadde in rovina (636). Dopo quattordici anni di sede vacante, la sede arcivescovile venne trasferita a Spalato. Protagonista della rinascita dell'arcidiocesi fu il vescovo Giovanni di Ravenna († 680).

Nel concilio di Spalato del 925 fu definita la provincia ecclesiastica di Spalato, che comprendeva le diocesi di Veglia, Ossero, Arbe, Zara, Ragusa, Cattaro, Nona e Stagno. Nel X secolo si aggiunse anche la diocesi di Traù. Negli atti del sinodo del 925 l'arcivescovo di Spalato si fregia del titolo di Dalmatiae ac totius Croatiae primas. Papa Leone VI confermò gli atti del sinodo.

Questo sinodo fu importante anche per la storia politica croata perché in esso fu riconosciuta la sovranità di Tomislao I di Croazia come re e non più solo come duca. Lo stesso re partecipò al concilio, nel quale fu decisa l'adozione definitiva per tutta la Croazia del rito latino e la rinuncia all'uso del glagolitico, come pure la permanenza della Croazia alla diretta dipendenza ecclesiastica di Roma.[2]

Nell'XI e XII secolo la metropolia di Spalato si ridusse per l'elevazione a sedi metropolitane prima di Ragusa nel 999, poi di Antivari nel 1034 e infine Zara nel 1145, mentre alcune sedi vescovili della Slavonia e della Bosnia divengono suffraganee di arcidiocesi ungheresi. Nel 1155 Zara riconobbe la giurisdizione primaziale del patriarcato di Grado: quando la sede patriarcale sarà trasferita a Venezia, i patriarchi continueranno a fregiarsi del titolo di primate della Dalmazia, benché non avessero mai esercitato nessuna giurisdizione reale.

Nel 1636 la Sacra Rota risolvette la questione primaziale assegnando a Venezia i diritti sulla metropolia di Zara e a Spalato quelli sulla metropolia di Ragusa. Tuttavia nel 1690 papa Alessandro VIII concesse al Senato Veneto il diritto di nominare vescovi e arcivescovi della Dalmazia.

Con la bolla Locum beati Petri di papa Leone XII del 30 giugno 1828, messa in atto nel 1830, la diocesi di Macarsca fu unita all'arcidiocesi: a Macarsca risiedeva un vescovo ausiliare con l'incarico di vicario generale e la chiesa principale di Macarsca divenne concattedrale. Spalato, tuttavia, perse i diritti metropolitici e il titolo arciepiscopale, assumendo il nome di diocesi di Spalato e Macarsca, suffraganea dell'arcidiocesi di Zara. Con la stessa bolla furono anche soppresse le diocesi di Curzola, Stagno, Cittanova, Traù, Nona, Scardona, Arbe, e Ossero.

Il 27 luglio 1969 in forza della bolla Qui vicariam di papa Paolo VI la diocesi di Macarsca è stata unita a quella di Spalato con unione estintiva; contestualmente Spalato ha mutato il proprio nome in Spalato-Macarsca ed è stata nuovamente elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con le attuali diocesi suffraganee.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Sede di Salona

Sede di Spalato

Sede di Spalato e Macarsca (poi Spalato-Macarsca)

  • Pavao Klement Miošić † (15 marzo 1830 - 10 ottobre 1837 deceduto)
  • Benigno Albertini † (23 giugno 1838 - 24 agosto 1838 deceduto)
  • Giuseppe Godeassi † (27 aprile 1840 - 22 giugno 1843 nominato arcivescovo di Zara)
  • Luigi Pini † (17 giugno 1844 - 11 gennaio 1865 deceduto)
  • Marco Calogerà † (29 ottobre 1866 - 4 dicembre 1888 deceduto)
  • Filip Frane Nakić † (30 dicembre 1889 - 26 dicembre 1910 deceduto)
  • Antun Gjivoje † (11 luglio 1911 - 27 febbraio 1917 deceduto)
  • Juraj Carić † (8 giugno 1918 - 17 maggio 1921 deceduto)
    • Sede vacante (1921-1923)
  • Kvirin Klement Bonefačić † (6 giugno 1923 - 9 maggio 1954 dimesso[3])
    • Sede vacante (1954-1960)
  • Frane Franić † (24 dicembre 1960 - 10 settembre 1988 ritirato)
  • Ante Jurić † (10 settembre 1988 - 21 giugno 2000 ritirato)
  • Marin Barišić (21 giugno 2000 - 13 maggio 2022 ritirato)
  • Dražen Kutleša (13 maggio 2022 succeduto - 14 febbraio 2023 nominato arcivescovo coadiutore di Zagabria)[4]
  • Zdenko Križić, O.C.D., dall'8 settembre 2023

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 419.646 persone contava 390.270 battezzati, corrispondenti al 93,0% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
1950260.000236143931.101107350149
1970313.000365.00085,82841501341.102184517165
1980349.450432.86080,73201721481.092216514191
1990473.726495.35095,63341881461.418201526177
1999412.261472.08887,33602001601.145182534185
2000415.000475.00087,43571991581.162189535186
2001409.584473.88786,43662031631.119198531186
2002409.584473.88786,43692041651.109190517186
2003427.420473.88790,23691991701.158201505186
2004428.382464.32992,33531991541.213182497186
2010437.989468.80193,43802011791.152209460186
2014441.036456.02996,73501891611.260186481187
2017446.000475.00093,93592041551.242181374187
2020425.000445.00095,53711971741.145193463187
2022390.270419.64693,03511961551.111168435187

Santi

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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