Diocesi di Cuenca

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La diocesi di Cuenca (in latino: Dioecesis Conchensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Toledo. Nel 2021 contava 176.573 battezzati su 196.139 abitanti. È retta dal vescovo José María Yanguas Sanz.

Diocesi di Cuenca
Dioecesis Conchensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Toledo
 
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoJosé María Yanguas Sanz
Presbiteri168, di cui 160 secolari e 8 regolari
1.051 battezzati per presbitero
Religiosi9 uomini, 180 donne
Diaconi1 permanente
 
Abitanti196.139
Battezzati176.573 (90,0% del totale)
StatoSpagna
Superficie17.140 km²
Parrocchie326
 
Erezione5 luglio 1183[1]
Ritoromano
CattedraleSanta Maria e San Giuliano
Santi patroniSan Giuliano di Cuenca
Maria Addolorata
IndirizzoCalle Obispo Valero 1, 16001 Cuenca, España
Sito webwww.diocesisdecuenca.es
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna
Scorcio della cattedrale e del palazzo episcopale di Cuenca, che ospita anche il museo diocesano.
La chiesa della Mercede di Cuenca; gli ambienti annessi ospitano anche il seminario diocesano di San Julián.
Il monastero domenicano di San Paolo, nei pressi della città di Cuenca.

Territorio

La diocesi comprende per intero la provincia di Cuenca, nella Castiglia-La Mancia.

Sede vescovile è la città di Cuenca, dove si trova la cattedrale di Santa Maria e San Giuliano.

Il territorio si estende su 17.140 km² ed è suddiviso in 326 parrocchie, raggruppate in 17 arcipresbiterati.

Storia

La città di Cuenca fu riconquistata agli Arabi nel mese di settembre del 1171. Qualche anno dopo fu eretta la diocesi, benché non sia chiaro l'anno ed il giorno della sua fondazione. Nell'archivio della cattedrale di Cuenca sono conservate tre bolle di papa Lucio III.[2] L'unica bolla con data certa (15 maggio 1183) è quella inviata dal papa al vescovo eletto di Cuenca, Juan Yáñez, a cui concede la facoltà di istituire il capitolo della cattedrale ed il compito di organizzare la nuova diocesi.

Le altre due bolle, datate 1º giugno, ma senza l'indicazione dell'anno, sono inviate allo stesso Yáñez e al re Alfonso VIII di Castiglia; in queste bolle Lucio III conferma la creazione della diocesi assegnandole il territorio che era stato delle antiche diocesi visigotiche di Ercávica e di Valeria. Molti storici ritengono che l'anno delle due bolle sia il 1182, ma non si esclude che sia il medesimo 1183; Ruiz, autore della voce su Cuenca nel Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, attribuisce loro il 1177[3].

Le due bolle del 1º giugno accennano all'unione delle antiche sedi di Ercávica e di Valeria. Alcuni autori ritengono che le bolle abbiano dimenticato l'antica sede di Segóbriga che, secondo il Liber Itacii (o Divisione di Wamba)[4], apparteneva al medesimo territorio; anzi, delle tre diocesi, era la più vicina alla città di Cuenca. Secondo Jorge Díaz Ibáñez[5] l'assenza di Segóbriga nelle due bolle di papa Lucio III fu dovuta al fatto che nel 1176 il metropolita Cerebruno di Toledo aveva riconosciuto la sede di Albarracín come erede della visigotica Segóbriga.[6]

Come cattedrale della nuova diocesi fu scelta una moschea di Cuenca, che a partire dal 1196 fu trasformata in stile gotico e ultimata nel 1257. Come indicato dalla bolla del 15 maggio 1183, il primo vescovo di Cuenca, Juan Yáñez, che figura come episcopus electus in documenti del 1178, del 1179 e del 1181, procedette ad istituire il capitolo della cattedrale, eretto il 28 luglio successivo e composto di 16 canonici regolari, che furono secolarizzati nel XIII secolo.[7]

Durante il medioevo il diritto di elezione dei vescovi era di competenza del capitolo della cattedrale, però vi esercitarono pesanti intromissioni sia gli arcivescovi di Toledo (soprattutto nei primi cento anni di vita della diocesi) sia i re di Castiglia. Le uniche elezioni capitolari ebbero effettivamente luogo nella seconda metà del XIII secolo.

Intensa fu nel periodo medievale l'attività sinodale, con ben 19 sinodi celebrati a partire dal 1364 fino al 1493.

Nel 1745 fu istituito il seminario diocesano, dedicato a san Giuliano, secondo vescovo di Cuenca e patrono della diocesi.

Nel 1902 venne ricostruita la facciata della cattedrale, distrutta da un crollo.

La guerra civile spagnola colpì duramente anche la diocesi di Cuenca: morirono di morte cruenta il vescovo Cruz Laplana y Laguna, di cui è in corso la sua causa di canonizzazione, 127 sacerdoti diocesani, 4 religiosi e 4 religiose, e oltre un migliaio di laici. Immensi anche i danni materiali, con la distruzione o il saccheggio di centinaia di chiese e conventi, e la perdita irrimediabile di opere d'arte di El Greco, di Ribera, di Rubens e di altri artisti.[8]

Il 2 novembre 1949 Cuenca ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Albacete.

Nel 1955, facendo seguito al concordato del 1953 che stabiliva di far coincidere i limiti delle diocesi con quelli delle province civili, la diocesi di Cuenca cedette 9 parrocchie all'arcidiocesi di Toledo e l'arcipresbiterato di Sacedón alla diocesi di Sigüenza, ed acquisì la parrocchia di Huélamo dalla diocesi di Teruel.[9]

Il 13 aprile 1962, con la lettera apostolica Acerborum gladio, papa Giovanni XXIII ha proclamato la Beata Maria Vergine Addolorata (Beata Maria Virgo «ab angustiis»), in spagnolo Nuestra Señora de las angustias, e San Giuliano patroni principali della diocesi.[10]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 196.139 persone contava 176.573 battezzati, corrispondenti al 90,0% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
1950445.450445.450100,0239205341.863106492397
1970254.680254.680100,03202804079540829337
1980232.248232.248100,03473311666920295336
1990210.000213.26898,52472351285014318326
1999200.212201.71299,3234225985538300325
2000198.500201.71298,4232223985543354325
2001196.700200.96397,9223214988286357325
2002198.213201.05398,628222656702133199335
2003198.634201.61498,531125457638126196335
2004199.722202.98298,4317260576301126320335
2006200.577207.75996,529627719677188351325
2013194.160218.03689,02072007937178290326
2016188.382203.84192,41961897961177217326
2019180.536197.22291,5182177599116205326
2021176.573196.13990,016816081.05119180326

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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