Diocesi di Amiens

diocesi della Chiesa cattolica in Francia

La diocesi di Amiens (in latino Dioecesis Ambianensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Reims. Nel 2022 contava 498.000 battezzati su 569.662 abitanti. È retta dal vescovo Gérard Le Stang.

Diocesi di Amiens
Dioecesis Ambianensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Reims
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoGérard Le Stang
Presbiteri72, di cui 63 secolari e 9 regolari
6.916 battezzati per presbitero
Religiosi16 uomini, 109 donne
Diaconi16 permanenti
 
Abitanti569.662
Battezzati498.000 (87,4% del totale)
StatoFrancia
Superficie6.277 km²
Parrocchie49 (14 vicariati)
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleNotre-Dame
Indirizzo384 rue Saint-Fuscien, B.P. 43008, 80030 Amiens CEDEX 1, France
Sito webwww.amiens.catholique.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
L'antico palazzo episcopale di Amiens, che fu sede dei vescovi fino al 1905.
Vetrate della cattedrale.
I tre portali della facciata principale della cattedrale, costruiti tra il 1220 e il 1230.
La basilica minore Notre-Dame de Brebières ad Albert.
La chiesa abbaziale di Corbie.
La chiesa abbaziale di Saint-Riquier.

Territorio

La diocesi comprende il dipartimento francese della Somme.

Sede vescovile è la città di Amiens, dove si trova la cattedrale Notre-Dame; con i suoi oltre 7.000 m² di superficie, è la più vasta delle cattedrali francesi. In diocesi si trova anche la basilica minore di Notre-Dame de Brebières a Albert.

Il territorio si estende su 6.277 km² ed è suddiviso in 49 parrocchie, raggruppate in 14 settori apostolici (secteurs apostoliques).

Storia

La diocesi di Amiens è stata eretta verso la fine del III secolo. San Firmino, conosciuto tradizionalmente come il fondatore e primo vescovo della diocesi, non è che l'ultimo di una serie di missionari venuti ad evangelizzare il nord della Gallia nel corso del secolo; tra questi si ricordano i santi Quintino, Genziano, Vittorico e Fusciano. Contestualmente alla pace costantiniana risale la costruzione della prima cattedrale edificata sulla tomba di san Firmino ad Abladene, collina dove oggi si trova il quartiere Saint-Acheul di Amiens.

L'opinione più accreditata e l'unica sostenibile è che san Firmino abbia subito il martirio all'epoca delle persecuzioni di Massimiano e di Diocleziano, tra la fine del III secolo e l'inizio del IV.[1] Primo vescovo storicamente documentato è Eulogio, la cui firma si trova nel documento redatto nel 346 con il quale, nello pseudo-concilio di Colonia, un gruppo di vescovi fece sua la decisione del concilio di Sardica a favore di sant'Atanasio di Alessandria.

Samarobriva Ambianorum era la capitale e il centro amministrativo del popolo celtico degli Ambiani nella provincia romana della Gallia Belgica seconda, come testimoniato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[2] Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Amiens dipendeva dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims, sede metropolitana provinciale.

L'evangelizzazione delle campagne inizia solo dopo le invasioni barbariche, verso il VII secolo, ad opera di missionari eremiti, per lo più provenienti dalla Britannia, che sono all'origine delle grandi abbazie della diocesi: Saint-Valéry, Saint Riquier, Forest-Montiers e Corbie.

Nel XII e XIII secolo fanno l'apparizione in Piccardia nuove istituzioni religiose, come i canonici regolari, i premostratensi e i cistercensi, che fondarono nuovi ed importanti monasteri, come quelli di Valloires (1137), di Gard (1139) e quello femminile di Berteaucourt (1095).

Nel XIII secolo fu dato inizio alla costruzione dell'odierna cattedrale gotica.

Nel periodo della controriforma Amiens conosce l'arrivo dei Gesuiti, che nel 1604 aprono un collegio in città; nel 1624 è fondato dal vescovo François Lefèvre de Caumartin il seminario diocesano.

Tra i vescovi che si distinsero nella lotta contro il giansenismo e che si applicarono nel far osservare la bolla Unigenitus Dei Filius ci furono Pierre de Sabatier († 1733) ed il suo successore Orléans de La Motte († 1774).

All'insorgere della rivoluzione, la diocesi comprendeva i territori storici dell'Amiénois, del Corbiois, del Ponthieu e del Vimeu, per un totale di oltre 750 parrocchie, raggruppate in 2 arcidiaconati, Amiens e Ponthieu, e 26 decanati.[1]

Durante la rivoluzione francese, il vescovo Louis-Charles de Machault è costretto a fuggire in esilio a Tournai. Solo il concordato del 1801 ristabilisce la pace nella diocesi. Il 29 novembre 1801, in forza della bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII, il territorio della diocesi venne fatto coincidere con i dipartimenti della Somme e dell'Oise, incorporando quello della soppressa diocesi di Beauvais. Contestualmente fu resa suffraganea di Parigi.

Nel 1822 fu ristabilita la diocesi di Beauvais, e Amiens ritornò nella provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims. In seguito a queste modifiche territoriali, rispetto all'antica diocesi, Amiens cedette alcune parrocchie meridionali alla diocesi di Beauvais; settori settentrionali furono interscambiati con la diocesi di Arras, ma soprattutto acquisì oltre 130 parrocchie dall'antica diocesi di Noyon ad est.[3]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.I più antichi cataloghi episcopali di Amiens, che si arrestano a Thibault d'Heilly († 1204), sono conservati nella raccolta di Robert de Torigni[4] e in due martirologi dell'abbazia di Corbie, questi ultimi utilizzati dagli autori di Gallia christiana. Secondo Louis Duchesne, questi cataloghi sono affidabili solo a partire dal IX secolo; i nomi precedenti invece non sono tutti garantiti dalla storia, mancano nomi di vescovi certi, alcuni di essi sono mal disposti cronologicamente. Inoltre le liste episcopali iniziano con cinque nomi di persone venerate come santi all'epoca della stesura dei cataloghi, ossia nel XII secolo.

Statistiche

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 569.662 persone contava 498.000 battezzati, corrispondenti all'87,4% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
1955415.000464.15089,44934326184149900669
1970470.000512.11391,8387324631.21472524835
1980501.000553.10190,6285253321.757156442836
1990492.000548.00089,8209178312.35425335198
1999482.000547.82588,0146130163.30165726054
2000489.000556.10087,9142129133.44375025351
2001489.000556.10087,930181216.30074823252
2002489.000556.10087,9128115133.82064323854
2003489.000556.10087,9118107114.14484123249
2004489.000556.10087,9117106114.17994021149
2006491.000558.00088,010710074.588113620149
2012503.200586.20085,8888085.718162617149
2015498.000571.15487,2756786.640162614949
2018509.500583.64187,3696277.384172111549
2020497.600569.66287,4756696.634182112049
2022498.000569.66287,4726396.916161610949

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN136845843 · LCCN (ENnr2005009910 · BNF (FRcb12005208z (data) · J9U (ENHE987007605448505171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2005009910