Diocesi di Adria-Rovigo

diocesi della Chiesa cattolica in Italia

La diocesi di Adria-Rovigo (in latino Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea del patriarcato di Venezia appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2022 contava 190.000 battezzati su 193.890 abitanti. È retta dal vescovo Pierantonio Pavanello.

Diocesi di Adria-Rovigo
Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis
Chiesa latina
Suffraganea delpatriarcato di Venezia
Regione ecclesiasticaTriveneto
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoPierantonio Pavanello
Vicario generaleDamiano Furini
Presbiteri125, di cui 98 secolari e 27 regolari
1.520 battezzati per presbitero
Religiosi50 uomini, 97 donne
Diaconi7 permanenti
 
Abitanti193.890
Battezzati190.000 (98,0% del totale)
StatoItalia
Superficie1.193 km²
Parrocchie109 (5 vicariati)
 
ErezioneVII secolo
Ritoromano
CattedraleSanti Pietro e Paolo
ConcattedraleSanto Stefano papa e martire
Santi patroniBellino di Padova
IndirizzoVia Giacomo Sichirollo 18, 45100 Rovigo, Italia
Sito webwww.diocesiadriarovigo.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
La concattedrale di Santo Stefano a Rovigo.
Il palazzo vescovile di Adria.
Il palazzo vescovile di Rovigo.

Territorio

La diocesi comprende i territori di tutti i 44 comuni dell'alto e medio Polesine, ad eccezione dei territori di Ca' Emo, Fasana Polesine, Mazzorno Sinistro e Cavanella Po, frazioni di Adria (diocesi di Chioggia), e di Villa d'Adige, frazione di Badia Polesine (diocesi di Verona); include la frazione Lusia del comune di Barbona, in provincia di Padova.[1]

Sede vescovile è la città di Rovigo, dove si trova la concattedrale di Santo Stefano papa. Ad Adria sorgono la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e l'adiacente cattedrale vecchia di San Giovanni, inglobata nella struttura più recente.

Il territorio è suddiviso in 5 vicariati e 109 parrocchie.

Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo.

Storia

Non è possibile determinare la data di fondazione della diocesi di Adria. La tradizione pone come fondatore sant'Apollinare, vescovo di Ravenna alla fine del II secolo, ma anche se l'influenza dell'esarcato di Ravenna sulla diocesi di Adria è certa nessun documento conferma questa tradizione. Per lungo tempo si è considerato autentico il privilegio di Valentiniano III (419-455) che dichiarava Giovanni Angeloptes metropolita di Ravenna concedendogli la giurisdizione di 14 chiese suffraganee tra le quali Adria. Cesare Baronio nel suo Annales ad annum 432 dimostrò che il documento era falso ed era stato composto tra il VII e l'VIII secolo.

Gli atti del concilio lateranense svoltosi nel 649 indetto da papa Martino I, sono il primo documento certo in cui si parla della diocesi di Adria; infatti nell'elenco dei vescovi partecipanti è nominato Gallinostius Hadrianensis episcopus.

Nell'iscrizione posta sulla fonte battesimale di Santa Maria della Tomba ad Adria, risalente al VII o VIII secolo, c'è il nome del secondo vescovo, Bono, mentre nel battistero di San Giovanni c'era un'iscrizione, posta ora sull'architrave della porta di sinistra della facciata di Santa Maria della Tomba, nella quale è nominato il terzo vescovo, Giovanni I. Da questo momento le notizie sui vescovi e sulla diocesi di Adria si basano su documenti sicuri.

Il 14 marzo 863 papa Niccolò III, affidando un diploma al vescovo Leone, in pratica aggiunse il potere temporale alla giurisdizione spirituale sulla diocesi, dando inizio a quello che alcuni storici chiamano il Feudo vescovile. Inizialmente furono concessi dei poteri sulla contea di Gavello, a cui seguirono altri beni ed altre terre.

Nel 920 il vescovo Paolo lasciò Adria a causa delle pressioni delle popolazioni barbariche da nord e delle continue alluvioni per trasferirsi a Rovigo; papa Giovanni X con il breve Et per te[2] gli concesse in feudo la Curtem Bonevigo quae vocatur Rodige.

Attorno al 1200 con l'avvento degli Estensi la diocesi perse gli ultimi possedimenti temporali. Dopo gli estensi seguiranno via via i Carraresi, i Veneziani, i francesi e gli austriaci prima dell'annessione all'Italia.

Nel 1776 il vescovo Arnaldo Speroni degli Alvarotti diede inizio alla costruzione della nuova cattedrale, che verrà consacrata da Carlo Pio Ravasi l'11 dicembre 1826, e fece erigere il nuovo seminario diocesano a Rovigo nel 1779.

A livello territoriale nel corso dei secoli la diocesi ha subito notevoli variazioni dei suoi confini. Il 7 settembre 1792, dopo la soppressione dell'abbazia della Vangadizza, il senato veneto aggregò alla diocesi 12 parrocchie corrispondenti alle località di Badia (San Giovanni), Baruchella, Salvaterra, Crocetta, Villafora, Rasa, Barbuglio, Saguedo, Cavazzana, San Martino di Venezze, Borsea e Fratta.

Papa Pio VII con due bolle, De salute dominici gregis del 1º maggio 1818 e Cum non gravibus del 9 marzo 1819, modificò di nuovo il territorio diocesano. Le parrocchie di Crespino e Sant'Apollinare passarono dalla giurisdizione di Ravenna a quella di Adria, mentre quelle di Cornacervina, Rero con Finale, Guarda Ferrarese, Ro, Ruina, Zocca, Serravalle e Mesola, passarono all'arcidiocesi di Ferrara, in cambio da questa passarono alla diocesi di Adria Melara, Bergantino, Bariano con San Pietro (oggi Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine), Massa Superiore (oggi Castelmassa), Ceneselli, Calto, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Gurzone, Santa Maria Maddalena, Canaro, Fiesso, Trecenta, Pissatola, Sariano, Salara, Bagnolo, Zelo, Occhiobello e Barbona fu associata alla diocesi di Padova. Dopo queste modifiche la diocesi contava 150.000 abitanti e 78 parrocchie.

Adria fu da sempre suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna; nel 1803, per volere del governo napoleonico, entrò a far parte della nuova provincia ecclesiastica di Ferrara, fino al 1818, quando divenne suffraganea del patriarcato di Venezia.

Il 7 luglio 1909 con il decreto Ea semper fuit della Sacra Congregazione Concistoriale la curia vescovile fu traslata da Adria a Rovigo. A seguito di questo trasferimento il popolo di Adria aggredì il vescovo Tommaso Pio Boggiani e contro la città di Adria fu scagliato un interdetto di quindici giorni[3].

Il 30 settembre 1986 la diocesi ha assunto il nome attuale in forza del decreto Cum procedere oporteret della Congregazione per i Vescovi e il duomo di Rovigo è stato elevato alla dignità di concattedrale.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, armi di alcuni vescovi che si sono succeduti a capo della diocesi di Adria.
Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, altre armi.

Statistiche

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 193.890 persone contava 190.000 battezzati, corrispondenti al 98,0% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
1950269.000270.00099,6231195361.1645057898
1959251.540251.569100,0212181311.18640785106
1969205.968206.14299,9232210228874676399
1980207.400207.60099,924020634864158484112
1990200.151200.97599,620317330985138417109
1999199.983201.74599,1183156271.09240316109
2000199.983201.74599,1186158281.07542296109
2001199.990202.17298,9182154281.09842258109
2002199.990202.17298,9177149281.12942253109
2003200.128202.86498,7175147281.14344195109
2004200.128202.87898,6176145311.13748190109
2006202.069204.17999,0169138311.19548185109
2012198.000204.46496,8159129301.245256160109
2015197.975204.52596,8146120261.355649137109
2018194.653200.29297,2137110271.420646139109
2020190.041198.33595,812195261.570745125109
2022190.000193.89098,012598271.52075097109

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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