Clorosilano

composto chimico

Il clorosilano o cloruro di silile è un alosilano avente formula H3Si-Cl, molecola analoga a quella del cloruro di metile H3C-Cl ed ad essa isoelettronica di valenza. A temperatura ambiente questo composto si presenta come un gas incolore, più denso dell'aria e molto reattivo.

Clorosilano
Nome IUPAC
monoclorosilano
Nomi alternativi
cloruro di silile, sililcloruro
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareSiH3Cl
Aspettogas incolore
Numero CAS13465-78-6
Numero EINECS236-705-7
PubChem61622
SMILES
[SiH3]Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,145
Solubilità in acquasi decompone
Temperatura di fusione-118 °C (155 K)
Temperatura di ebollizione-30,4 °C (242,75 K)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma-90 °C (183 K)
Simboli di rischio chimico
Estremamente infiammabile Tossico Corrosivo

Struttura molecolare e proprietà

La molecola, derivante formalmente da quella tetraedrica del silano (SiH4) per sostituzione di un H con un atomo di cloro, è ancora di tipo tetraedrico, ma non regolare, la cui simmetria è più bassa (C3v invece di Td);[1] questo accade poiché l'atomo di silicio centrale ibridato sp3[2] non è legato a quattro atomi uguali. Come atteso per la presenza del Cl che è più elettronegativo di Si e H, la molecola è polare (μ = 1,31 D),[3] ma parecchio meno di CH3Cl (1,8974 D[4]); la sua minore polarità si riflette anche in una maggiore volatilità rispetto ad esso, testimoniata dal punto di ebollizione più basso (-30,4 °C contro -24 °C.), come pure si verifica per i punti di fusione (-118 °C contro -97 °C).[5]

Da indagini spettroscopiche roto-vibrazionali (microonde e infrarosso) è stato possibile ricavare, tra l'altro, distanze ed angoli di legame:[6]

r(Si–H)) = 147,5 pm; r(Si–Cl) = 205,1 pm;

∠(HSiH) = 110,62°; ∠(HSiCl) = 108,295°.

I legami Si–H sono impercettibilmente più corti di quelli in SiH4 (148,0 pm[7]), mentre il legame Si–Cl è lievemente più lungo del normale (202 pm).[8]

Gli angoli HSiH sono un po' più ampi del valore tetraedrico di109,5°, mentre quelli HSiCl ne sono un po' minori: questo è in accordo con la ripartizione del carattere s e p nell'ibrido, che è in favore del primo per atomi meno elettronegativi, e viceversa, in accordo con la regola di Bent.[9][10]

Pur essendo termodinamicamente stabile (ΔHƒ° = -141,84 kJ/mol),[11] il clorosilano è estremamente reattivo nei confronti dell'ossigeno, pericolosamente infiammabile all'aria (può essere piroforico)[2] e estremamente reattivo nei confronti dell'umidità,[5] con la quale si idrolizza rapidamente, e ancor più velocemente con l'acqua, formando acido cloridrico e, inizialmente, il silanolo (H3Si-OH).[12]

Sintesi e reattività

Il clorosilano si forma, in miscela con altri clorosilani SiH4-nCln, trattando il silano SiH4 con HCl in presenza di AlCl3 come catalizzatore; dato che i punti di ebollizione di questi clorosilani sono sufficientemente distanziati, è possibile recuperare ciascun componente per distillazione.[13] In laboratorio si ottiene più convenientemente, e più puro, facendo reagire il silano con cloruro di argento a 260 °C:[14]

SiH4 (g) + 2 AgCl (s) → SiH3Cl (g) + HCl (g) + 2 Ag (s)

Reagisce con l'ammoniaca per dare la trisililammina:[15]

3 SiH3Cl + 4 NH3 → (SiH3)3N + 3 NH4Cl 

Reagisce con reattivi alchillitio per dare monoalchilsilani; ad esempio, con il butillitio fornisce il butilsilano:

SiH3Cl + n-BuLi → n-Bu-SiH3 + LiCl

Un'analisi della decomposizione termica (533 °C) mostra che SiH3Cl genera durante il processo il sililene SiHCl, che risulta dall'iniziale rapida eliminazione di una molecola di idrogeno, come accade comunemente anche per altri clorosilani e silani in genere.[16]

Note

Voci correlate

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