Classe Leninec

La classe Leninec, anche detta classe L o Serie II[1], fu una classe di sommergibili della Marina militare sovietica, composta da 24 unità (più una venticinquesima mai completata) entrate in servizio tra i primi anni 1930 e i primi anni 1940.

Classe Leninec
Il sommergibile L-4 Garibal'diec
Descrizione generale
Tiposommergibile
Numero unità25
In servizio con Voenno-morskoj flot
Entrata in servizio1933-1943
Caratteristiche generali
Dislocamento
  • in emersione: 1.040 - 1.056 t
  • in immersione: 1.335 - 1.356 t
Lunghezza77,9 m
Profondità operativa75 m
Propulsionedue motori diesel da 2.600 hp, due motori elettrici da 1.250 hp
Velocità in immersione 9 nodi
Velocità in emersione 14 nodi
Equipaggio53
Armamento
Artiglieria1 cannone da 100 mm
1 cannone da 45 mm
Siluri6 tubi lanciasiluri da 533 mm
Altro14-20 mine
Note
Dati tecnici riferiti al capoclasse L-1
dati tratti da[1] e [2]
voci di classi di sommergibili presenti su Wikipedia

Seconda classe di sommergibili progettata in Unione Sovietica, i Leninec erano una versione aggiornata dei precedenti battelli classe Dekabrist tramite una serie di migliorie tecniche ricavate dall'analisi di un sommergibile britannico recuperato dalle acque del Mar Baltico dopo essere stato affondato nel corso della guerra civile russa. Inizialmente intesi come posamine, furono poi modificati per operare anche come unità d'attacco.

I Leninec furono assegnati a tutte e quattro le principali flotte dell'Unione Sovietica, venendo ampiamente impiegati nel corso della seconda guerra mondiale; tra gli eventi più significativi che li riguardarono, il sommergibile L-3 si rese protagonista, il 16 aprile 1945, dell'affondamento del mercantile tedesco Goya carico di rifugiati in fuga dalla Prussia Orientale, uno dei peggiori disastri navali della guerra. Sei battelli della classe furono perduti per cause belliche nel corso del conflitto, i restanti furono radiati dal servizio e demoliti verso la fine degli anni 1950.

Caratteristiche

Silouette delle varie versioni della classe Leninec: dall'alto, unità del primo gruppo (serie II), del secondo gruppo (serie XI), del terzo gruppo (Serie XIII) e del quarto gruppo (Serie XIII modificata)

Il progetto dei Leninec prese avvio alla fine degli anni 1920 nell'ambito dei primi piani di ricostruzione della flotta sovietica, uscita semidistrutta dalla lunga guerra civile russa. Le nuove unità dovevano rappresentare una versione migliorata dei precedenti sommergibili classe Dekabrist (la prima classe di sommergibili progettata in Unione Sovietica dopo la guerra civile), ma un grosso aiuto nella progettazione delle nuove unità e nello sviluppo di nuove tecniche costruttive fu dato dal recupero nelle acque russe del sommergibile britannico HMS L55, unità della classe L della prima guerra mondiale finita affondata nel Golfo di Kopor'e durante la campagna britannica nel mar Baltico; l'analisi dello scafo dell'unità britannica, riportata a galla nel 1928 e rimessa in servizio dai sovietici, suggerì una serie di migliorie poi implementate sui Leninec, consentendo di risolvere molti dei problemi tecnici che affliggevano i Dekabrist[2].

I Leninec erano sommergibili a doppio scafo parziale, realizzati in quattro serie distinte dalle caratteristiche leggermente diverse le une dalle altre a mano a mano che nuove migliorie venivano aggiunte al progetto iniziale. Le unità del primo gruppo avevano uno scafo lungo 77,9 metri e un dislocamento in emersione di 1.040[1] o 1.056[2] tonnellate, che saliva a 1.335[1] o 1.356[2] tonnellate con il battello in immersione; le unità dei gruppi successivi avevano uno scafo più lungo (81 metri) e un dislocamento aumentato a 1.219 tonnellate in emersione e 1.574 tonnellate in immersione[2]. La profondità massima di collaudo raggiungibile era di 75 metri[2], ma i tempi di immersione erano piuttosto lunghi, aggirandosi sui tre minuti per le unità del primo gruppo[1]; l'equipaggio ammontava a 53 tra ufficiali e marinai.

Il sistema propulsivo, migliorato sulle unità del terzo e quarto gruppo, si basava su due otori diesel da 2.600 hp per la navigazione in emersione e due motori elettrici da 1.250 hp per la navigazione in immersione. La velocità massima per le unità del primo gruppo si aggirava sui 14 nodi in superficie e sui 9 nodi in immersione; l'autonomia ammontava a 7.400 miglia a 9 nodi in superficie e 154 miglia a 4 nodi in immersione[2][1].

Inizialmente i Leninec dovevano essere intesi unicamente come battelli posamine, ma dopo consultazioni con comandanti di sommergibili e ingegneri navali si decise di installare anche un armamento silurante e di artiglieria di tutto rispetto, facendone così delle unità polivalenti impiegabili anche nell'attacco diretto al traffico di superficie. Il sistema di posa delle mine si basava su due lunghi tubi installati all'interno dello scafo resistente, capaci di ospitare e rilasciare 14[2] o 20[1] mine navali; l'armamento silurante si basava su sei tubi lanciasiluri da 533 mm fissi a prua con una scorta di 12 siluri, mentre l'armamento di artiglieria si basava su un cannone da 100 mm antinave installato su una sovrastruttura sul ponte e un cannone da 45 mm antiaereo sulla torretta[2][1].

Unità

Primo gruppo

NomeImpostazioneCantiereVaroEntrata in servizioDestino finale
L-1 Leninec6 settembre 1929Baltiysky Zavod, Leningrado28 febbraio 193122 ottobre 1933assegnato alla Flotta del Baltico; radiato dal servizio per obsolescenza nell'agosto 1941, lo scafo fu affondato l'8 novembre 1941 a Leningrado dal fuoco dell'artiglieria tedesca ma fu recuperato nel 1944 e poi demolito nel 1949[3]
L-2 Stalinec6 settembre 1929Baltiysky Zavod, Leningrado21 maggio 193124 ottobre 1933assegnato alla Flotta del Baltico; affondato il 15 novembre 1941 dopo aver urtato tre mine al largo dell'isola estone di Keri[4]
L-3 Frunzenec6 settembre 1929Baltiysky Zavod, Leningrado8 luglio 19315 novembre 1933assegnato alla Flotta del Baltico; ritirato dal servizio il 17 agosto 1953 e avviato alla demolizione[5]
L-4 Garibal'diec15 marzo 1930Marti, Nikolaev31 agosto 19318 ottobre 1933assegnato alla Flotta del Mar Nero; radiato dal servizio il 2 novembre 1954 e avviato alla demolizione nel febbraio 1956[6]
L-5 Čartist15 marzo 1930Marti, Nikolaev5 giugno 193230 ottobre 1933assegnato alla Flotta del Mar Nero; ritirato dal servizio attivo il 29 dicembre 1955 e avviato alla demolizione[7]
L-6 Karbonarij15 aprile 1930Marti, Nikolaev3 novembre 19329 maggio 1935assegnato alla Flotta del Mar Nero; affondato il 15 aprile 1944 dal cacciasommergibili tedesco UJ 104 al largo del porto di Costanza[8]

Secondo gruppo

NomeImpostazioneCantiereVaroEntrata in servizioDestino finale
L-7 Vorošilovec10 aprile 1934Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok15 maggio 193510 dicembre 1936assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio nel 1956 e poi demolito[9]
L-8 Dzeržinec10 aprile 1934Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok10 settembre 193529 dicembre 1936assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[10]
L-9 Kirovec10 giugno 1934Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok25 agosto 193529 dicembre 1936assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[11]
L-10 Menžinec10 giugno 1934Marti, Nikolaev e Zavod imeni Leninskogo Komsomola, Komsomol'sk-na-Amure18 dicembre 193617 dicembre 1937assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[12]
L-11 Sverdlovec10 giugno 1934Marti, Nikolaev e Zavod imeni Leninskogo Komsomola, Komsomol'sk-na-Amure4 dicembre 19365 novembre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[13]
L-12 Molotovec10 giugno 1934Marti, Nikolaev e Zavod imeni Leninskogo Komsomola, Komsomol'sk-na-Amure7 novembre 19369 dicembre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[14]

Terzo gruppo

NomeImpostazioneCantiereVaroEntrata in servizioDestino finale
L-1325 aprile 1935Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok2 agosto 19362 ottobre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio nel 1956 e poi demolito[15]
L-1425 aprile 1935Baltiysky Zavod , Leningrado e Dalzavod, Vladivostok20 dicembre 193610 ottobre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[16]
L-155 novembre 1935Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok26 dicembre 19366 novembre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico e poi alla Flotta del Nord; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[17]
L-165 novembre 1935Marti, Nikolaev e Dalzavod, Vladivostok9 luglio 19379 dicembre 1938assegnato alla Flotta del Pacifico; salpato da Vladivostok nel settembre 1942 per trasferirsi via Canale di Panama a Murmansk in forza alla Flotta del Nord, fu affondato per errore dal sommergibile giapponese I-25 al largo delle coste dello Stato di Washington l'11 ottobre 1942[18]
L-1725 gennaio 1936Marti, Nikolaev e Dalzavod, Vladivostok5 novembre 19375 giugno 1939assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[19]
L-1830 dicembre 1935Baltiysky Zavod, Leningrado e Dalzavod, Vladivostok12 maggio 193810 ottobre 1939assegnato alla Flotta del Pacifico; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[20]
L-1926 dicembre 1935Marti, Nikolaev e Dalzavod, Vladivostok25 maggio 19384 novembre 1939assegnato alla Flotta del Pacifico; perso in mare per cause sconosciute il 24 agosto 1945, probabilmente caduto vittima di una mina nello Stretto di La Pérouse[21]

Quarto gruppo

NomeImpostazioneCantiereVaroEntrata in servizioDestino finale
L-2010 giugno 1938Baltiysky Zavod, Leningrado14 aprile 194028 agosto 1942assegnato alla Flotta del Nord; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[22]
L-2110 giugno 1938Baltiysky Zavod, Leningrado14 luglio 194031 agosto 1943assegnato alla Flotta del Baltico; affondato in un attacco aereo tedesco a Leningrado il 24 maggio 1942 prima del completamento, poi recuperato e ripristinato; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[23]
L-224 dicembre 1938Baltiysky Zavod, Leningrado23 settembre 193928 agosto 1942assegnato alla Flotta del Nord; radiato dal servizio alla fine degli anni 1950 e poi demolito[24]
L-2317 luglio 1938Marti, Nikolaev29 aprile 194031 ottobre 1941assegnato alla Flotta del Mar Nero; perduto in mare il 17 gennaio 1944, probabilmente caduto vittima del cacciasommergibili tedesco UJ 106 al largo della Penisola di Tarchankut[25]
L-2428 gennaio 1938Marti, Nikolaev17 dicembre 194029 aprile 1942assegnato alla Flotta del Mar Nero; perduto in mare tra il 14 e il 29 dicembre 1942 al largo di Šabla in Bulgaria, probabilmente caduto vittima di una mina[26]
L-2523 ottobre 1938Marti, Nikolaev26 febbraio 1941mai entrato in servizioevacuato ancora incompleto da Nikolaev a Tuapse ma mai completato; affondato il 18 dicembre 1944 mentre, ancora incompleto, veniva trainato da Tuapse a Sebastopoli[27]

Note

Bibliografia

  • Kenneth Poolman, Sottomarini alleati della seconda guerra mondiale, La Spezia, Fratelli Melita Editori, 1993, ISBN 88-403-7387-X.

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