È compreso tra 164,7 ± 4,0 e 161,2 ± 4,0 milioni di anni fa (Ma),[1] preceduto dal Bathoniano e seguito dall'Oxfordiano, il primo stadio del successivo Giurassico superiore.
Lo stadio Calloviano fu descritto per la prima volta dal paleontologo francese Alcide d'Orbigny nel 1852. Il suo nome è la forma latinizzata di Kellaways Bridge, un piccolo villaggio situato circa 3 km a NE di Chippenham, nella contea inglese del Wiltshire.
La base del Calloviano è definita dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici del genere ammoniticoKepplerites, situato alla base della biozona della Macrocephalites herveyi.
Il limite superiore del Calloviano, nonché base del successivo Oxfordiano, è data dalla prima comparsa della specie ammonitica Brightia thuouxensis.
La Matmor Formation, che fa parte della biozona della Peltoceras athleta del Calloviano, a Makhtesh Gadol in Israele.
Il Calloviano è a volte suddiviso in tre sottostadi (o sottoetà): inferiore, medio e superiore.
Nel dominio Tetide, il Calloviano comprende sei biozone ammonitiche:
zona della Quenstedtoceras lamberti
zona della Peltoceras athleta
zona della Erymnoceras coronatum
zona della Reineckeia anceps
zona della Macrocephalites gracilis
zona della Bullatimorphites bullatus
Paleogeografia
Durante il Calloviano, l'Europa era un arcipelago composto da una dozzina di grandi isole separate da vaste aree di piattaforma continentale. Questo ha dato luogo a depositi marini da acque basse risalenti al Calloviano in Russia, Bielorussia, Polonia, Germania, Francia, Spagna e Inghilterra. Attorno alle antiche linee di costa si trovano spesso sedimenti di origine terrestre, come in Scozia.[3]
Si ritiene che i depositi salini di origine evaporitica di Louann Salt e Campeche Salt, nel Golfo del Messico, abbiano avuto origine da una simile formazione di baie dell'Oceano Pacifico, dove l'acqua bassa è successivamente evaporata, nella zona che corrisponde all'attuale Messico.[4]
Carnivoro opportunista che si nutriva di pesci, belemniti, altri animali marini e forse anche carogne. Il Metriorhynchus raggiungeva dimensioni medie attorno ai tre metri, ma gli esemplari più grandi potevano competere con il grande coccodrillo del Nilo.
Piccolo dinosauro degli ornithischia, che si distingue per una caratteristica autapomorfia, la presenza di una marcata concavità che si estende sulla superficie laterale della zona postorbitale.
Quadrupede erbivoro lungo circa 4,5 metri, con testa piccola e coda con spine. Aveva la caratteristica duplice fila di placche verticali lungo il dorso tipica di tutti gli stegosauri, e due paia di lunghe spine orizzontali alla fine della coda.
Il Lexovisaurus era tradizionalmente rappresentato con grandi spine sulle anche e sulle spalle, più alcune placche piatte e dalle punte arrotondate lungo il dorso e la coda. La lunghezza doveva aggirarsi attorno ai cinque metri.
Teropode cinese di cui manca ancora una descrizione ufficiale.
†Ammonitida
I membri dell'ordine delle Ammonitida si distinguono dalle altre ammoniti soprattutto per le loro linee di sutura. Le selle e i lobi sono suddivisi molto finemente e le suddivisioni sono di tipo arrotondato. Le ammonoidea di questo tipo rivestono una notevole importanza dal punto di vista biostratigrafico. Questo tipo di sutura è caratteristico delle ammoniti del Giurassico e del Cretacico, ma era già presente fin dal Permiano.