Bernardo de' Rossi

vescovo cattolico italiano
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Bernardo de' Rossi (disambigua).

Bernardo de' Rossi (Parma, 26 agosto 1468Parma, 28 giugno 1527) è stato un vescovo cattolico italiano.

Bernardo de' Rossi
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 agosto 1468 a Parma
Nominato vescovo4 aprile 1487 da papa Innocenzo VIII
Deceduto28 giugno 1527 (58 anni) a Parma
 

Biografia

Nacque da Guido de' Rossi e Ambrogina Borromeo, dalla celebre famiglia dei Rossi di Parma. Suoi fratelli erano Bertrando e Filippo Maria.

Il padre, condottiero al soldo della Repubblica di Venezia, aveva intrapreso contro il Ducato di Milano la cosiddetta guerra dei Rossi. Con la pace di Bagnolo del 1484, la Serenissima non riuscì a conservagli i suoi possedimenti nel Parmense; in cambio, gli garantì una grossa condotta e prestigiose carriere per i figli. Ciononostante, essi continuarono a perseguire il loro obiettivo di tornare a signoreggiare in patria.

Dopo un periodo trascorso a Ravenna nel 1483, Bernardo visse a Verona dove gli fu assegnata una provvisione di 55 ducati mensili. Tuttavia, già nel 1484 prese a cercarsi una collocazione all'interno del clero, alla ricerca di una rendita che gli fruttasse almeno 1800 ducati.

Il governo lo designò inizialmente vescovo di Treviso (1485) ma, di fronte all'opposizione del papa e degli stessi Trevigiani, fu costretto a preferirgli Nicolò Franco. Il 4 aprile 1487, invece, ebbe la nomina a vescovo di Belluno.

Nel 1499 all'età di 31 anni, gli fu affidata la guida della diocesi di Treviso, che governò mediante alcuni vescovi ausiliari suffraganei: Angelo Lemino e Niccolò Lupi di Gravina vescovo di Scutari. Qui organizzò una piccola corte di artisti e letterati, tra cui è celebre il contributo del giovane Lorenzo Lotto.

Nel 1503 entrò in conflitto con il podestà veneziano della città, Girolamo Contarini, e con le altre autorità di Treviso, varando alcune riforme che avevano indebolito i controlli esterni sugli affari ecclesiastici. Nel settembre di quell'anno una congiura della famiglia Onigo cercò di farlo assassinare, ma il piano venne scoperto prima di essere messo in atto.

Nel 1509 a seguito di nuove controversie con la Repubblica Serenissima, fu costretto a lasciare la sede diocesana e si ritirò a Roma nel 1510. Nel 1522 era tornato alla rocca di San Secondo Parmense, feudo della sua famiglia, cercando di riconquistare terre che giudicava appartenenti al suo ramo. Si trovò quindi a combattere contro Giovanni delle Bande Nere, chiamato a difendere la sorellastra Bianca Riario, sposa di Troilo I de' Rossi nella battaglia di San Secondo. Fuggito a Parma nel 1524 (dove lasciò le sue collezioni artistiche), morì alcuni anni dopo, forse avvelenato dai nipoti, Giovan Girolamo e Bertrando.

Mecenatismo

Opere commissionate dal vescovo de' Rossi a Lorenzo Lotto:

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Pier Maria I de' RossiBertrando Rossi 
 
Eleonora Rossi 
Pier Maria II de' Rossi 
Maria Giovanna CavalcabòUgolino Cavalcabò 
 
 
Guido de' Rossi 
Guido TorelliMarsiglio Torelli 
 
Elena d'Arco 
Antonia Torelli 
Orsina ViscontiAntonio Visconti 
 
Anastasia Carcano 
Bernardo de' Rossi 
Vitaliano I BorromeoGiacomo de' Vitaliani 
 
Margherita Borromeo 
Filippo Borromeo 
Ambrosina FagnaniGiacomo Fagnani 
 
 
Ambrosina Borromeo 
Lancillotto ViscontiAlberto Visconti 
 
Bianchina 
Francesca Visconti 
Isabella ViscontiAzzo Visconti 
 
 
 

Bibliografia

  • Angelo Pezzana e Ireneo Affò (a cura di), Memorie degli scrittori e letterati parmigiani. Stamperia Reale, 1791.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN18292751 · CERL cnp00527239 · GND (DE129065900