BRICS

raggruppamento geopolitico di 10 economie emergenti

BRICS è un raggruppamento delle economie mondiali emergenti formato dai Paesi del precedente BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) con l'aggiunta di Sudafrica (nel 2010) e di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti (nel 2024). L'acronimo originale "BRIC" fu coniato nel 2001 dall'economista della Goldman Sachs Jim O'Neill[1] per descrivere le economie in rapida crescita che avrebbero dominato collettivamente l'economia globale entro il 2050.

BRICS
In blu, gli stati membri al 1º gennaio 2024.
TipoOrganizzazione intergovernativa
Fondazione
  • 16 giugno 2009 (come BRIC)
  • 14 aprile 2011 (come BRICS)
Scopopolitico ed economico
Membri9 (2024)

Questi paesi condividono una situazione economica in via di sviluppo e abbondanti risorse naturali strategiche, ma, soprattutto, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e del peso nel commercio mondiale, specie agli inizi del XXI secolo.

Tali economie, dunque, si propongono di costruire un sistema commerciale e finanziario globale attraverso accordi bilaterali non basati sul dollaro (de-dollarizzazione)[2]; in particolare, ciò potrebbe avvenire con il lancio di una nuova moneta, potenzialmente condivisa.[3]

Storia

I capi dei BRICS nel 2023, da sinistra a destra: il presidente brasiliano Lula da Silva, il presidente cinese Xi Jinping, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, il primo ministro indiano Narendra Modi e il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov (in rappresentanza del presidente russo Vladimir Putin).

Nel novembre 2010 il Fondo Monetario Internazionale ha incluso i Paesi BRIC tra i dieci Paesi suoi maggiori azionisti, insieme a Stati Uniti d'America, Giappone e ai quattro Paesi più popolati dell'Unione europea (Francia, Germania, Italia e Regno Unito).[4]

A seguito della mancata ripartizione delle quote, giacente presso il Congresso degli Stati Uniti, una cui redistribuzione era stata avanzata dai Paesi del BRICS, questi ultimi hanno dato vita a una propria strutturazione finanziaria autonoma alternativa al FMI, la Nuova Banca di Sviluppo, durante il loro sesto vertice a Fortaleza, in Brasile, il 15 luglio 2014.

Il Presidente cinese Xi Jinping ha annunciato l’accelerazione del processo di espansione dei BRICS ad Argentina e Iran in occasione del 14º incontro dei capi dei BRICS a Pechino a fine giugno 2022. L’Iran e l’Argentina hanno annunciato di aver presentato richiesta formale di adesione al gruppo. A maggio, per la prima volta nella storia del gruppo, hanno partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri dei BRICS i loro omologhi di Kazakistan, Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Indonesia, Nigeria, Senegal, Emirati Arabi Uniti, Thailandia e di altri Paesi.[5] Sempre nel 2022 l’Algeria ha presentato la domanda di adesione ai BRICS, mentre Arabia Saudita, Indonesia ed Egitto ne hanno espresso l'intenzione.

Nel 2023 Il Parlamento egiziano ha ratificato un decreto del governo che consentirà al Paese di aderire alla Nuova Banca di Sviluppo, mentre il Venezuela ha depositato la domanda per l’ingresso nei BRICS.[6]

Durante il summit a Johannesburg del 22-24 agosto 2023, i 5 membri del BRICS hanno ufficialmente invitato ad unirsi al gruppo Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran;[7][8] di questi, solo Egitto, Emirati Arabi, Etiopia e Iran sono ufficialmente diventati membri effettivi a partire dal 1º gennaio 2024.

L'Arabia Saudita, pur inizialmente accreditata come entrata a far parte dell'organizzazione, confermò in seguito di non aver ufficialmente aderito ai BRICS.[9]

Con l'insediamento del governo Milei in Argentina, la ministra degli affari esteri Diana Mondino ha dichiarato l'intenzione del nuovo esecutivo di allontanarsi dai BRICS e chiedere, in alternativa, l'adesione all'OCSE.[10][11] Più in generale, durante la campagna elettorale presidenziale del 2023, Milei e il suo partito avevano più volte espresso l'appoggio a una collocazione internazionale filo-atlantista e meno legata a Russia e Cina.[12][13][14]

Riunioni

La seguente tabella elenca i dettagli essenziali degli incontri ufficiali (i primi due relativi al BRIC).

N.DataPaese
ospitante
PresidenteLocalitàSito webNote
16 giugno 2009  RussiaDmitrij MedvedevEkaterinburgBRIC
15 – 16 aprile 2010  BrasileLuiz Inácio Lula da SilvaBrasilia[15]BRIC
14 aprile 2011  CinaHu JintaoSanya
29 marzo 2012  IndiaManmohan SinghNuova Delhi
26 – 27 marzo 2013  SudafricaJacob ZumaDurban
14 – 16 luglio 2014  BrasileDilma RousseffFortalezaVI Vertice BRICS
8 – 9 luglio 2015  RussiaVladimir PutinUfa
15 – 16 ottobre 2016  IndiaNarendra ModiPanaji
3 – 5 settembre 2017  CinaXi JinpingXiamen
10º25 – 27 luglio 2018  SudafricaCyril RamaphosaJohannesburg
11º13 – 14 novembre 2019  BrasileJair BolsonaroCuritiba
12º21 – 23 luglio 2020 (rinviato a causa della pandemia di COVID-19)

17 novembre 2020 (video conferenza)[16]

 RussiaVladimir PutinSan Pietroburgo[17]
13°9 settembre 2021 (video conferenza)  IndiaNarendra ModiNuova DelhiBRICS 2021
14°23 giugno 2022 (video conferenza)  CinaXi JinpingPechino
15°22 – 24 agosto 2023  SudafricaCyril RamaphosaJohannesburgBRICS 2023

Allargamenti

Al 15º vertice del BRICS, tenutosi a Johannesburg il 22-24 agosto 2023, 22 Paesi hanno formalmente richiesto di aderire all'Organizzazione:[18]

Di questi 22 Stati, a partire dal 1º gennaio 2024 sono entrati nei BRICS i seguenti 4:[19]

  1.  Egitto
  2.  Emirati Arabi Uniti
  3.  Etiopia
  4.  Iran

A questi, tuttavia, avrebbe dovuto aggiungersi anche l'Argentina, ma tale decisione è stata annullata dal presidente Milei il 29 dicembre 2023.[20] Similmente, l'Arabia Saudita ha confermato di non aver ufficialmente aderito all'organizzazione pur essendo stata inviata a farlo.[9]

In via ipotetica, è stato utilizzato anche l'acronimo BRICST, per l'inclusione della Turchia tra i Paesi emergenti nell'ambito dell'economia mondiale,[21][22] sebbene comunque questa non faccia parte dell'associazione.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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