Il grande favorito è il sovietico Brumel. Dal 1961 ha migliorato il record mondiale non meno di sei volte, portandolo da 2,23 a 2,28. In qualificazione passa un brutto quarto d'ora: sbaglia i primi due tentativi a 2,06, poi rimedia al terzo. In finale il suo rivale principale è lo statunitense Thomas, che cerca la rivincita di Roma 1960. La gara è dominata da tre atleti: Brumel, Thomas e l'altro statunitense Rambo. Giungono tutti e tre fino a 2,16, quando Brumel valica l'asticella al primo salto, Thomas al secondo e Rambo al terzo. A 2,18 Brumel e Thomas vanno su entrambi alla prima prova: è il nuovo record olimpico. Rambo invece esce dalla lotta. Dopo cinque ore di gara, i due rimasti in gara falliscono i 2 metri e 20. Vince Brumel per il minor numero di errori. Solo quinto il campione olimpico uscente, Robert Shavlakadze. Si classifica ottavo il vincitore dei Trials, Ed Caruthers.
Il 7 ottobre 1965 Brumel incorrerà in un grave incidente stradale che lo metterà fuori gioco per ben quattro anni. Non potrà quindi difendere l'oro a Città del Messico.
Bibliografia
(EN) International Olympic Committee, Athletics (PDF), in The Games of the XVIII Olympiad Tokyo 1964, Volume Two, Tokio, 1964, pp. 17-112. URL consultato il 7 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2011).
Collegamenti esterni
Risultati su sports-reference.com, su sports-reference.com. URL consultato il 27 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2008).