Arcade (Italia)

comune italiano

Arcade (Arcade in veneto[4]) è un comune italiano di 4 487 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Arcade
comune
Arcade – Stemma
Arcade – Bandiera
Arcade – Veduta
Arcade – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoDomenico Presti (FdI) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate45°46′46.28″N 12°13′25.18″E
Altitudine65 m s.l.m.
Superficie8,27 km²
Abitanti4 487[1] (31-1-2024)
Densità542,56 ab./km²
Comuni confinantiGiavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Povegliano, Spresiano, Villorba
Altre informazioni
Cod. postale31030
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026002
Cod. catastaleA360
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 441 GG[3]
Nome abitantiarcadesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Arcade
Arcade
Arcade – Mappa
Arcade – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Origini del nome

Il toponimo farebbe riferimento alle arcate costruite nell'antichità per difendere il territorio dalle inondazioni del Piave.[5][6][7]

Storia

Abitata almeno dall'epoca romana, come testimoniano i reperti, nel medioevo Arcade fu feudo dei Collalto. Dopo un periodo di aspre lotte, dalla fine del XIV secolo entrò a far parte della Repubblica di Venezia. Fu questo un momento di prosperità economica, coincidente con l'edificazione di numerose ville.

Nel tumultuoso periodo che vide avvicendarsi le amministrazioni francese e austriaca, subì numerosi danni in quanto sede di alloggiamenti militari. Dalla fine dell'Ottocento la povera economia rurale costrinse numerosi arcadesi ad emigrare in America, e poi in Francia, Svizzera e Australia.

Posta in vicinanza del fronte del Piave, la Grande Guerra fu disastrosa per il paese, con un gran numero di vittime, profughi e distruzioni. Dall'ottobre 1916 era sede del campo di aviazione di Arcade.Notevoli furono anche i danni causati dal secondo conflitto.

Nel 1960 Arcade perse le tre frazioni di Giavera, Cusignana e Santi Angeli che andarono a formare il nuovo comune di Giavera del Montello[5].

Simboli

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 24 dicembre 1928.[8]

«Campo di cielo, al ponte al naturale, con tre archi murati di nero, sopra un fiume fluttuante d'azzurro e d'argento, accompagnato in capo da un arcobaleno, posto in banda. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 422, ovvero il 9,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:[11]

  1. Romania: 83
  2. Marocco: 104
  3. Kosovo: 53
  4. Cina: 29
  5. Albania: 24
  6. Macedonia del Nord: 18

Amministrazione

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
13 luglio 198513 giugno 1990Vittorio RossettoDCSindaco[12]
13 giugno 19901º febbraio 1993Mario PavanDCSindaco[13]
1º febbraio 19937 giugno 1993Vittorio Labrocca-Commissario prefettizio
7 giugno 199314 luglio 1995Paolo BoscaratoPDSSindaco[14]
14 luglio 199520 novembre 1995Pietro Signoriello-Commissario straordinario
20 novembre 199517 aprile 2000Paolo Boscaratolista civicaSindaco[15]
17 aprile 20005 aprile 2005Pier Giorgio TurriLega NordSindaco[16]
5 aprile 200530 marzo 2010Emanuela Pollista civicaSindaco[17]
30 marzo 20101º giugno 2015Domenico PrestiLega Nord-liste civicheSindaco[18]
1º giugno 201522 settembre 2020Domenico PrestiLega Nord-liste civicheSindaco[19]
22 settembre 202025 ottobre 2022Fabio GazzabinLega Nord-liste civicheSindaco[20][21]
25 ottobre 202215 maggio 2023Alessandra CendronLega Nord-liste civicheVicesindaco
15 maggio 2023in caricaDomenico PrestiFdISindaco

Gemellaggi

Altre informazioni amministrative

Nel 1960 sono state distaccate le frazioni di Giavera del Montello, Cusignana e Santi Angeli per essere erette in comune autonomo con denominazione Giavera del Montello (Censimento 1951: pop. res. 3684)[23]. Va ricordato che Giavera era già stata comune autonomo durante il periodo napoleonico.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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