Anvita Abbi

linguista indiana

Anvita Abbi (Agra, 9 gennaio 1949) è una linguista indiana.

Anvita Abbi nel 2019

Nota soprattutto per le sue ricerche sulle lingue tribali e minoritarie dell'Asia meridionale, nel 2013 è stato insignita del Padma Shri.[1][2]

Biografia

Anvita Abbi è nata il 9 gennaio 1949 ad Agra[3][4] in una famiglia da cui provennero diversi scrittori in lingua hindi.[5]

Si è laureata in economia (BA Hons) presso l'Università di Delhi nel 1968.[3][4] Successivamente ha conseguito un master (MA) in linguistica presso la stessa università nel 1970;[3][4] ha proseguito i suoi studi ottenendo un dottorato di ricerca negli Stati Uniti d'America, presso l'Università Cornell di Ithaca nel 1975,[6] con specializzazione in linguistica generale e minore in linguistica dell'Asia meridionale.[3][4]

Studi

Coppia grande-andamanese - 1876

Ad Anvita Abbi è attribuita un'ampia ricerca sulle sei famiglie linguistiche in India [7] e in particolare sulle lingue e la cultura dei Grandi Andamanesi[8], che ha svolto nell'ambito del progetto Endangered Languages Documentation Project (ELDP) all'interno del programma Vanishing Voices of the Grande Andamanese (VOGA)[9][10] della School of Oriental and African Studies dell'Università di Londra.[11] I suoi studi del 2003-2004 hanno aiutato a identificare le caratteristiche distinte di due lingue andamanesi, lo Jarawa e l'Onge, che hanno consentito di affermare l'esistenza di una sesta famiglia linguistica tra le lingue parlate in India.[8][12] Ricerche successive sul popolo andamanese da parte di altri studiosi hanno confermato le scoperte di Abbi scoprendo due distinti aplogruppi della regione, M31 e M32.[7]

Ha ripreso la sua ricerca sull'argomento nel 2006, concentrandosi sulla morfo-sintassi e sul lessico di tre lingue morenti delle Isole Andamane e ha portato alla luce prove che dimostrano che la famiglia delle lingue grande-andamanesi appartiene a una famiglia linguistica diversa da quelle conosciute fino a quel momento.[3][4] Fu la Abbi a raccogliere le testimonianze dell'ultima parlante della lingua aka-bo, Boa Senior, registrandone i discorsi e le canzoni.[13][14]

Opere

Onorificenze

Note

Altri progetti

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