Anselmo Cessi
Anselmo Cessi (Castel Goffredo, 8 novembre 1877 – Castel Goffredo, 19 settembre 1926) è stato un insegnante italiano, vittima del fascismo.
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Biografia
Nacque a Castel Goffredo da Gelasio e Maria Mazzuconi, maestra elementare.[1]Era nipote del patriota Carlo Cessi (n. 1806), coinvolto nella congiura di Belfiore del marzo 1852.[2]
Nel 1889 entrò in seminario a Mantova, frequentando gli studi ginnasiali che concluse nel 1895.[3] Nel 1903 prese servizio come maestro alla scuola elementare di Castel Goffredo.[4] Il 3 settembre 1906 sposò Erminia Schinelli, maestra; ebbero sette figli, cinque dei quali morirono piccoli.[5]
Oltre all'attività di maestro elementare partecipò attivamente alla vita politica comunale[6] e provinciale militando nelle file dei democratico-cristiani di inizio novecento e successivamente nel Partito Popolare di don Sturzo, diventando prima segretario della sezione locale nel 1920 e quindi membro del Comitato provinciale a Mantova nel 1921. Assunse la presidenza provinciale dell'Associazione dei maestri cattolici dal 1913 fino alla morte.[7] Fu anche nominato nel 1921 direttore della locale cassa rurale locale.[8][9]
Nel giugno 1921 il fascismo si impose anche a Castel Goffredo[10] e nel 1922 il Cessi prese le difese di un gruppo di giovani cattolici presi di mira dalle camicie nere: iniziò un lungo braccio di ferro, anche con articoli sulla stampa cattolica.[11]Rimasto vedovo della prima moglie, si risposò nel 1925 con Santa Dalzini.[12]
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Da sempre predicatore della tolleranza e del rispetto, la sera del 19 settembre 1926, mentre tornava a casa con la moglie, due uomini lo assalirono; lo presero a bastonate e infine uno di questi gli sparò contro un colpo mortale.[13] Fu assassinato a causa del suo impegno politico per la difesa della libertà e della verità. Gli autori dell'omicidio, pur riconosciuti dalla moglie, furono mandati assolti[14] dalla Corte d'assise di Mantova nel 1928 e l'evento criminale fu destinato all'oblio.
La sua ferma testimonianza cristiana convinse Giovanni Paolo II ad annoverarlo, in occasione del Giubileo del 2000, fra i "martiri del nostro tempo".[15][16]
Il 25 aprile 2018 il comune di Castel Goffredo ha dedicato al maestro un monumento nell'omonima via, opera dello scultore mantovano Andrea Jori.[17]
Note
Bibliografia
- Giovanni Telò, Chiesa e Fascismo in una provincia rossa-Mantova 1919-1928, Mantova, 1987, ISBN non esistente.
- Giovanni Telò, Con la lucerna accesa. Vita e assassinio del maestro mantovano Anselmo Cessi (1877-1926), Mantova, 2000, ISBN non esistente.
- Giovanni Telò, Banche per "gli ultimi". Le Casse rurali mantovane e quella di Bozzolo dalla Rerum novarum al fascismo, in Impegno - Rivista della Fondazione don Primo Mazzolari ONLUS, vol. 34, n. 2, 2 novembre 2023, pp. 9-34.
- Massimo Castoldi, Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti, Roma, 2018, pp.23-30. ISBN 978-8868438661
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Azione cattolica di Mantova. Anselmo Cessi, su azionecattolicamantova.it. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2018).
- Comune di Castel Goffredo. Anselmo Cessi, su comune.castelgoffredo.mn.it.
- Un maestro, un giornale, la bandiera della libertà., su archiviostorico.corriere.it.