Anarchismo e Friedrich Nietzsche

La relazione tra anarchismo e Friedrich Nietzsche è stata ambigua. Sebbene il filosofo tedesco abbia criticato l'anarchismo[1], il suo pensiero si dimostrò influente per molti pensatori all'interno di quello che può essere definito come movimento anarchico[2]. Infatti, "c'erano molte cose che attiravano gli anarchici a Nietzsche: il suo odio per lo Stato, il suo disgusto per la condotta sociale irrazionale del "gregge", il suo anti-cristianesimo, la sua diffidenza nei confronti dell'effetto del mercato e dello Stato sulla produzione culturale, il suo desiderio superomista, ossia il desiderio di un nuovo essere umano che non doveva essere né padrone né schiavo[2] e portatore di nuovi valori.

Panoramica

Durante il XIX secolo, Nietzsche è stato spesso associato ai movimenti anarchici, nonostante il fatto che nei suoi scritti egli sembri avere una visione negativa degli anarchici[1]. Ciò potrebbe essere il risultato dell'associazione, in questo periodo, tra le idee del filosofo e quelle di Max Stirner[3]. Nietzsche fu dichiarato "anarchico" da Emma Goldman, ed influenzò altri anarchici, quali Biófilo Panclasta,[4] Guy Aldred,[5] Rudolf Rocker,[6] Max Cafard[7] e, in tempi recenti, anche Michel Onfray. L'anarchico individualista stirneriano Renzo Novatore venne inoltre influenzato molto, anche nello stile di scrittura, da Nietzsche.

Note

Voci correlate