Tranvia Chiasso-Riva San Vitale

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Tranvia Chiasso-Riva San Vitale
Servizio di trasporto pubblico
L'ex rimessa tranviaria di Capolago
Tipotranvia interurbana
StatiBandiera della Svizzera Svizzera
Apertura1910
Chiusura1948 (Mendrisio-Riva San Vitale)
1951 (Chiasso-Mendrisio)
 
GestoreTEM
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezza12 km
Scartamento1000 mm
Elettrificazione800 V cc
Trasporto pubblico

La tranvia Chiasso-Riva San Vitale, nota anche come tranvia Mendrisiense, era una linea tranviaria interurbana che collegava i maggiori centri abitati del Mendrisiotto, da Chiasso a Riva San Vitale.

Nel 1906 alcuni comuni del Mendrisiotto formarono un comitato con l'obiettivo di realizzare una linea tranviaria, che correndo lungo la strada cantonale collegasse Chiasso a Riva San Vitale, passando per Mendrisio. Al progetto partecipò anche la SATEC, esercente la rete tranviaria di Como, interessata ad un collegamento fra la città lariana e le rive del Ceresio.

Parata per le strade di Chiasso con il binario tranviario

Il 26 settembre 1907 venne accordata la concessione federale per l'impianto e la gestione della linea, di durata ottantennale; il successivo 29 dicembre il comitato costituì la società Tram Elettrici Mendrisiensi (TEM)[1] e la linea venne inaugurata il 9 maggio 1910.

La linea conobbe ben presto buoni livelli di traffico, sia locale sia turistico; erano infatti in vendita biglietti cumulativi con le tranvie comensi e con la ferrovia del Monte Generoso.

Negli anni trenta, a causa dell'obsolescenza del materiale e del progressivo aumento del traffico stradale, la società propose la sostituzione della tranvia con una moderna filovia, seguendo l'esempio di Como in cui era in costruzione la rete filoviaria. Non se ne fece nulla e il 1º maggio 1948 si giunse alla soppressione della tratta meno frequentata, quella da Mendrisio a Riva San Vitale; la tratta restante seguì lo stesso destino il 1º gennaio 1951, venendo sostituita da un servizio di autobus[2]. La TEM cambiò ragione sociale nel 1953 in Autolinea Mendrisiense (AMSA)[3].

Caratteristiche

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La Chiasso-Riva San Vitale era una linea tranviaria a scartamento metrico, elettrificata in corrente continua alla tensione di 800 V. Il binario era singolo e correva totalmente in sede promiscua lungo la strada cantonale.

La linea aveva una lunghezza di 11,854 km, armata per la maggior parte con rotaie Phoenix e in minor parte con rotaie Vignoles. La pendenza massima era del 75‰ e il raggio minimo delle curve di 25 m.

Il deposito con officina di riparazione era a Chiasso, in località Boffalora; esisteva anche una piccola rimessa vetture a Capolago.

Stazioni e fermate
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per Como
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per Maslianico/Como
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Ponte Chiasso
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Unknown route-map component "uexKBHFa"
0,0Chiasso Confine 235 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexBHF"
1,6Chiasso Boffalora deposito
Unknown route-map component "uexBHF"
2,1Chiasso Bisio 264 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexBHF"
3,1Balerna 308 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexBHF"
4,9Coldrerio 358 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexBHF"
6,6Mendrisio 359 m s.l.m.
Unknown route-map component "uexBHF"
7,8Cantina di Mezzo 351 m s.l.m.
Unknown route-map component "STR+l"Unknown route-map component "uxmKRZo"
linea per Chiasso
Station on trackUnknown route-map component "uexBHF"
11,1Capolago stazione FFS277 m s.l.m.
One way rightwardUnused straight waterway
ferrovia per Lugano
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11,9Riva San Vitale 276 m s.l.m.

La linea aveva inizio a Chiasso, immediatamente a nord della barriera confinaria, e pertanto a pochi metri di distanza dal capolinea delle tranvie comensi che si trovava dall'altro lato del confine. Quindi percorreva la strada cantonale toccando Balerna, Mendrisio e Capolago; qui la linea piegava verso ovest, sempre in sede stradale, giungendo infine a Riva San Vitale.

Parco rotabili

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Sulla linea erano in servizio 7 elettromotrici bidirezionali a due assi, costruite dalla Schlieren con parte elettrica Oerlikon; erano classificate, secondo l'uso svizzero, Ce 2/2 1 ÷ 7. Di queste, la n. 4 venne venduta nel 1918 alla rete di Zurigo.

Dopo la cessazione dell'esercizio tranviario, le elettromotrici 2, 3 e 5 furono cedute alla ferrovia Lugano-Cadro-Dino per l'effettuazione del servizio urbano, e rimasero in servizio fino al 1968. Le altre motrici furono vendute o demolite.

Bibliografia

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  • Adriano Betti Carboncini, Binari ai laghi, Salò, ETR, 1992, pp. 262–263. ISBN 88-85068-16-2.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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